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mercoledì 29 giugno 2022

Recensione "Le tre figlie"

 Buongiorno lettori e lettrici 😁

Oggi sono super felice di presentarvi l'ultima pubblicazione di Anna Dalton "Le tre figlie" che è anche la prima collaborazione con la casa editrice Garzanti che ringrazio moltissimo per la collaborazione. 


le tre figlie

SCHEDA

Titolo: Le tre figlie 

Autrice: Anna Dalton 

Lunghezza stampa: 288 pagine

Lingua: Italiano

Editore: Garzanti

Data di pubblicazione: 14 giugno 2022





Ho amato Anna Dalton come attrice nella serie tv dell' Allieva in cui ha recitato divinamente Cordelia (tra l'altro uno dei miei personaggi preferiti nei libri della serie), ma soprattutto l'ho apprezzata ancora di più dopo aver letto la trilogia dell' Apprendista Geniale.  

Non potevo quindi farmi scappare questo suo nuovo romanzo, molto diverso dalla trilogia che per ora è uno stand-alone di genere romanzo familiare.

Ma poi quanto è bella la copertina? 😀

Ma veniamo alla storia. 

Dalia è un'attrice famosa che ora ha deciso di ritirarsi dagli schermi per vivere la sua vita in tranquillità nella casa Villa Fiorita. La villa in cui abita è lussuosa e ricca di piante e fiori e si trova a Roma, in campagna. 

Dalia manda a tutte e tre le sue figlie (che portano anche loro il nome di un fiore) Iris, Viola e Margherita, una lettera in cui comunica di aver scritto un libro che vuole pubblicare e che riguarda la sua vita. 

Le tre sorelle si allarmano perché la madre non può rendere pubblica tutta la sua vita e quindi anche la loro e far conoscere a tutti i segreti di famiglia, così decidono di partire e andare a Roma, a Villa Fiorita per saperne di più e convincere la madre a non pubblicarlo. 

Per ognuna di loro tornare alla casa d'infanzia significa riaprire vecchi ricordi del passato. 

Il loro padre è morto per una malattia e la loro madre Dalia non è mai stata molto affettuosa e disponibile con loro per via della sua carriera. 

I cancelli della villa si aprono e ad accoglierle c'è Dolores, la governante che le conosce da quando erano bambine e per lei è una gioia rivederle tutte e tre assieme. 

Durante la lettura si conoscono approfonditamente tutte e tre le sorelle, che sono molto diverse tra loro e conducono vite di tipo diverso, anche se a loro modo sono unite una con l'altra. 

Viola sta per diventare suora e vive già in un convento ad Assisi, Margherita è sposata con Guido e ha due figli, ma il suo sogno è la carriera politica e diventare parlamentare, Iris è la sorella più piccola, che vive da sola in un appartamento in compagnia di un gatto e insegna pianoforte. 

Tornare a casa per loro significa anche litigare, le loro strade per vari motivi si erano divise e ora rivedersi porta a chiarirsi su alcuni punti e discuterne faccia a faccia. 

Tutte e tre però sono d'accordo: devono impedire alla madre di pubblicare il libro. 

Delia è felice di vedere le sue figlie riunite a tavola come una volta, lei ora è cambiata, veste in modo diverso e si è affidata a uno scrittore professionista che l'aiutasse a scrivere il libro e a un guru per alleviare la sue tensioni mediante la meditazione. 

Le tre sorelle pensano che sua madre sia pazza e hanno solo il weekend per farle cambiare idea sulla pubblicazione del romanzo. 

In questo contesto famigliare verranno a galla molti segreti nascosti e le sorelle più volte cederanno alle loro debolezze. Viola riprende il vizio del bere tipico della sua gioventù, Margherita ripensa alla sua vita da moglie e madre prendendo una vacanza prolungata alla villa e Iris riscopre le sue fragilità. 

Ma in tutto ciò la madre pubblicherà il libro? E se i segreti di famiglia si venissero a sapere? 

Mi è piaciuto questo romanzo soprattutto perché è una storia tutta al femminile. Ho amato come sia una storia totalmente diversa dalla trilogia precedente scritta da Anna, questo ha delle protagoniste più mature ed è basato sui segreti di famiglia. 

Per quanto riguarda i personaggi infatti, ho amato come ogni donna (al di là che ognuna ha un nome di un fiore e questo è super cute), sia ben caratterizzata e ben costruita. Ogni donna ha un aspetto fisico e psicologico ben evidenziato e mi sono affezionata a tutte e tre le sorelle, forse un po' di più a Iris per ciò che viene a scoprire e verso di lei ho provato davvero tanta tenerezza. Il loro legame è fatto di alti e bassi come un rapporto normale tra sorelle, ma sono comunque molto unite. 

Per quanto riguarda lo stile trovo che in questo romanzo Anna abbia uno stile più maturo, forse ciò è dato anche per il genere di romanzo in sé, ma ho trovato una scrittura molto più curata, con vari flashback, con le varie caratteristiche dei personaggi che vengono snocciolate pian piano, con una certa suspense che mi invitava a leggere per capire dove andasse a parare la storia e per la curiosità di scoprire tutti i segreti. 

Una menzione la devo fare anche sul finale, secondo me questa storia necessita di un seguito, anche se so che non è previsto. Penso che ci siano molte situazioni che devono essere risolte e soprattutto molti segreti che secondo me devono essere ancora svelati. Questo quindi è un mio invito all'autrice di continuare a scrivere questa saga familiare perché mi piacerebbe leggere ancora di queste sorelle e della loro madre. 

Detto ciò penso che Anna in questo romanzo si sia superata, sia per la scrittura che per la trama stessa. Il romanzo è super coinvolgente e l'ho terminato in soli due giorni. 

Ho anche ritrovato un po' del mio Veneto con la città di Bassano, anche se poi la villa si trova a Roma. 

E' un romanzo che consiglio assolutamente perché è uno specchio di tutte le famiglie della nostra società, con i problemi e i segreti che ogni famiglia ha.

Leggendo il romanzo mi sono affezionata a questa famiglia, ai loro modi, alle loro scelte, a tutti i loro momenti felici e tristi come ci possono essere in ogni famiglia quotidianamente. 

Premio il romanzo per l'originalità, l'intensità e per la complessità come le relazioni familiari sanno essere. 

  

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Le tre figlie


TRAMA

Dopo tanti anni, il sontuoso cancello di Villa Fiorita si apre di nuovo per accogliere Margherita, Viola e Iris. Tre sorelle. Tre giovani donne che, per ragioni diverse, si sono lasciate alle spalle la casa in cui sono cresciute e tutto quello che significava per loro. Ma ora è lì che devono tornare. Perché Dalia, la loro madre, vuole scrivere un'autobiografia che racchiude tutta la storia della famiglia. Non solo i dettagli della sua luminosa carriera di attrice che, all'apice della fama, ha deciso di ritirarsi dalle scene; ma anche segreti che le tre sorelle non vogliono che vengano svelati. Perché hanno ormai la loro vita. Perché finalmente nessuno sa chi sono e non sono più circondate da giornalisti e fotografi. Perché quello che è stato è giusto che resti sepolto. La verità non sempre è la scelta giusta. Margherita, Viola e Iris hanno solo un weekend per far cambiare idea a Dalia, una donna che non le ha mai ascoltate perché sempre concentrata su sé stessa. Ma la posta in gioco è troppo alta e loro non sono più tre ragazzine. Sono cresciute e il loro futuro dipende da quello che verrà scritto in quel libro. Solo unite potranno raggiungere il loro obiettivo. Ma il rapporto tra sorelle può essere sia un rifugio sia una prigione e la famiglia a volte è un luogo in cui lasciare che ogni segreto rimanga tale per sempre. Dopo "Apprendista geniale", "La ragazza con le parole in tasca" e "Tutto accade per una ragione", Anna Dalton torna con un romanzo maturo e potente. La storia del legame speciale che unisce tre sorelle. La storia di una madre che ha sempre imposto le proprie scelte. Una storia che racconta le ombre che albergano in ogni famiglia e le luci che colpiscono inaspettate.

martedì 28 giugno 2022

Recensione "Ultimo sangue: 31"

 

ultimo sangue


Buongiorno lettori e lettrici 😀

Dopo avervi parlato della protagonista Alisa nell'articolo dedicato al blogtour (che trovate qui 👉https://www.lalibreriadianna.it/2022/06/seconda-tappa-blogtour-ultimo-sangue-la.html) oggi con piacere vi parlo di "Ultimo sangue: 31" con la recensione. 

Ringrazio ancora l'autore Diego, Elisa dell'Agenzia Saper Scrivere e Giovanna della casa editrice La Corte Editore. 


ultimo sangue
SCHEDA

Autore: Diego Di Dio

Titolo: Ultimo sangue: 31

Lunghezza stampa: 366 pagine

Lingua: Italiano

Editore: La Corte Editore

Data di pubblicazione: 26 maggio 202





Ero certa che Diego non avrebbe deluso le mie aspettative di lettura, in quanto è un autore e un insegnante molto preparato e professionale. 

Con questo noir "Ultimo Sangue: 31" ne ho avuto la conferma perché è un romanzo perfetto e curato dalla dedica della prima pagina all'ultima parola alla fine del libro. 

I protagonisti della storia sono Alisa e Buba, due sicari che vengono chiamati a svolgere il loro lavoro per conto di Donna Teresa. 

Lei è il boss dell'organizzazione e vive in una villa con varie guardie del corpo tra cui un uomo che somiglia al cantante Eminem e per questo soprannominato così (cosa che mi ha fatto molto sorridere 😀)

Donna Teresa è abituata a dare ordini, sia ai suoi uomini, che alla cameriera filippina, ma ora dà l'ordine a Alisa e Buba di andare a riscuotere del denaro da una persona debitrice. 

Alisa e Buba svolgono il loro lavoro perfettamente e Buba è costretto anche ad uccidere, ma lui è abituato, Alisa invece quando si tratta di uccidere è sempre un po' restia. 

Dopo questo incarico Donna Teresa li riceve nella sua villa e gli dice che questa era una prova per loro, perché il vero incarico è trovare Lucia, la ragazza che ha ucciso suo figlio Gabriele. 

Donna Teresa cerca così vendetta e per questo ha ingaggiato due sicari professionisti, perché non è un compito facile: Lucia, oltre ad essere stata la fidanzata di suo figlio è anche la figlia del boss Don Pasquale, una famiglia rivale. 

Alisa e Buba iniziano così a fare delle ricerche per cercare di ritrovare Lucia, che sicuramente è tenuta nascosta dal padre. 

Dopo un colpo andato male perché sono stati incastrati e un altro in cui purtroppo hanno visto Lucia in macchina di Don Pasquale ma non sono riusciti a colpirla, Alisa e Buba ne parlano con Donna Teresa che si arrabbia, ma li perdona. 

Ora sembrerebbe che Lucia abbia cambiato nascondiglio e che si trovi alla villa del padre, ma la villa è super sorvegliata e sicuramente non riuscirebbero a entrare. 

Nel frattempo giungono alcune notizie che Don Pasquale vorrebbe trasferire la figlia in Germania, per questo Alisa, Buba e gli altri uomini di Donna Teresa che li aiutano, decidono di pedinarli fino all'aeroporto. 

Alla fine riusciranno a trovare Lucia? E se lei rivelasse che sono proprio Alisa e Buba a essere finiti in trappola? 

Ciò che è certo in questa lettura, è che ci sono tantissimi colpi di scena, molta azione e momenti di vera ansia per la sorte dei protagonisti. 

Per quanto riguarda i personaggi ho amato i protagonisti, Alisa e Buba sono una coppia nel lavoro, ma anche nella vita. Inizialmente Buba vuole mantenere le distanze da lei perché la vuole proteggere, ma lei riesce a convincerlo e a tenerlo stretto a sé per non perderlo, perché solo lui può essere l'uomo giusto per lei. Mi è piaciuto molto il loro rapporto fatto di alti e bassi, ma comunque di sostegno uno con l'altro, sono due personaggi dal carattere forte e determinato. Soprattutto Alisa è una donna forte, dal passato difficile che riflette sulla sua vita e che ne desidera una "normale" non più fatta di criminalità e morte. 

Un altro personaggio che ho amato è Jamila, questa donna africana che Alisa incontrerà in riva al mare e che nonostante non parli l'italiano per lei sarà una confidente, un'amica e una madre. Le loro vite sono molto più simili di quanto si possa pensare e le loro pagine sono davvero emozionanti. 

La trama è veramente costruita con incastri perfetti, ci sono infatti dei capitoli in cui compare un uomo mascherato, che indossa una maschera solo per metà viso e che non viene mai nominato, quindi non si capisce chi sia. Solo verso la fine del romanzo si scopre la sua identità e come lettrice non ho potuto che rimanerne stupita ed esclamare: "Non ci posso credere!" 

Anche gli altri personaggi, da Donna Teresa, a Lucia ecc. sono perfettamente costruiti e caratterizzati e posso dire che sembrano veri. Ogni personaggio infatti potrebbe tranquillamente essere una persona reale sia per come viene presentato, sia per l'aspetto psicologico. 

Per quanto riguarda invece l'ambientazione, il romanzo è ambientato a Napoli e Castel Volturno in inverno. Sinceramente Napoli è una città che non ho mai visitato di persona, ma che mi piacerebbe. Ho comunque avuto un'idea dalle descrizioni dell'autore di una città in cui c'è un bel mare, ma anche una società criminalizzata. Ogni città ha i suoi pregi e i suoi difetti e qui ne vengono ampiamente descritti. 

Leggendo il romanzo ho davvero provato moltissime emozioni contrastanti. Sicuramente un mix di ansia e adrenalina per le parti di azione, ma anche di tenerezza per il passato di Alisa e per l'incontro con Jamila. Mi sono poi commossa per il finale, mi raccomando procuratevi dei fazzoletti per le pagine finali perché sono uno strazio e devo dire che non me l'aspettavo. Detto ciò, dopo aver metabolizzato per un po' di giorni e aver letto i ringraziamenti finali, penso che comunque sia un finale che ho apprezzato in linea proprio con il realismo e la veridicità della storia. La parte "drama" io comunque l'apprezzo sempre perché i romanzi sembrano molto più veri e reali. 

Mi sono immedesimata moltissimo nella storia, si legge davvero in pochissimo tempo proprio perché "prende" e quando una storia è così ben scritta si legge in un soffio.

Lo stile di Diego è sicuramente accattivante e molto scorrevole. L'autore è super preciso a non tralasciare nulla, i personaggi sono ben descritti, le ambientazioni anche. Ho apprezzato molto come ci sia il presente alternato al passato dei protagonisti, i loro ricordi e le loro emozioni. Lo stile è incalzante per tutta la storia senza mai annoiare, ma anzi coinvolgendo il lettore in ogni pagina. Mi è piaciuto anche che i capitoli siano tutti titolati e siano suddivisi facilitando la lettura.   

Vogliamo parlare della copertina? Non trovate sia molto originale? Sicuramente attira il lettore e il titolo scritto in rosso sangue sicuramente già identifica il genere del libro. 

Tante sono le tematiche che ho riscontrato nella storia, ma quella principale è sicuramente quella del cambiamento. I due protagonisti, ma soprattutto Alisa vuole riscattarsi dal suo passato e non vuole più vivere in un ambiente criminale. Capisce che la vita va vissuta al meglio facendo ciò che più ci piace e soprattutto in maniera tranquilla. Per entrambi i protagonisti c'è voglia di rinascita, di prendere in mano la loro vita e prendere la giusta direzione.  

Che dire di più? Se cercate un noir ricco di azione, adrenalina, ma anche tanto amore non vi resta che leggerlo! 

Bumaye, Alì. Bumaye







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Ultimo sangue


TRAMA

Alisa e Buba sono due sicari professionisti. Lavorano spalla a spalla nella Napoli in cui si consuma una guerra taciturna tra due imperi criminali. Quando don Luigi e suo figlio Gabriele vengono brutalmente uccisi, però, tutto cambia. Donna Teresa, ora vedova e assetata di vendetta, assolda i due killer per porre fine, una volta per tutte, all'intera vicenda. La boss del crimine ha una missione per loro: trovare e ammazzare la figlia di don Pasquale, responsabile di aver ordito il piano che ha portato allo sterminio della sua famiglia. In questo mondo di corruzione, fatto di armi e incline ai tradimenti, si muovono Alisa e Buba, che nel frattempo devono fare i conti con un passato dal quale non vorrebbero fare altro che fuggire. Perché non sono solo assassini. Sono due sopravvissuti. E in una realtà divorata dall'odio e consumata dal desiderio incontrollabile di potere, sanno che possono fidarsi solamente l'uno dell'altra. Ma sarà sufficiente? Un'ultima missione, un'ultima rivincita, un ultimo sangue.

venerdì 24 giugno 2022

Intervista a Alessia Malvestio e Michele Boschiero

 


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi qui con la rubrica "L'intervista del mese". 

Come sapete ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Con il mese di giugno, ho intervistato Alessia Malvestio e Michele Boschiero, autori del romanzo "Breve come la notte" per la Bre Edizioni. 

Io ho avuto il piacere di leggere e recensire il romanzo 👉 https://www.lalibreriadianna.it/search?q=breve+come+la+notte

Vi lascio la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 

breve come la notte

TRAMA

Irene è una ragazza con un presente nebuloso e un passato che la tormenta. Introversa e disponibile, ama Riccardo e adora Alice, l’amica di una vita, ma il lavoro non la soddisfa. Ha sempre sognato di diventare pasticcera, non ce la fa più a consegnare pasti alle mense aziendali a bordo del suo sgangherato furgoncino. Aspetta solo una telefonata che potrebbe cambiarle la vita. È quando sembra che le cose vadano per il meglio, che scoppia un nuovo temporale: riappare Andrea. Perché l’ex fidanzato è tornato dalle macerie del passato? Cosa ne sarà di lei ora? Sarà disposta a dubitare delle proprie certezze? Ignorarlo è impossibile, cercarlo inevitabile. Nella vita, nel lavoro e in amore è necessario fare delle scelte. Bisogna rischiare e spesso le soluzioni non sono scontate. Sul suo cuore sta per calare una nuova Notte, troppo breve per dipanare ogni incertezza. Siamo davvero disposti a perdere noi stessi senza sapere cosa ci aspetta?



Ciao Alessia e Michele, vi va di presentarvi a chi ci legge?

Siamo Alessia e Michele, autori di “Breve come la notte”, e per quanto possibile cercheremo di parlare al plurale. Ognuno di noi si è avvicinato alla scrittura ormai diversi anni fa. Crediamo che questa passione sia intrinseca in noi stessi, come qualcosa di innato a cui non possiamo e non vogliamo rinunciare. È uno strumento che sfruttiamo per sfogarci, ma anche per imparare a esprimere emozioni e sensazioni quotidiane.



Quando avete iniziato a scrivere?

Alessia: la mia nonna ha una vecchia macchina da scrivere che mi ha sempre incuriosito. Ѐ stato proprio con questa che ho scritto le mie prime storie, prima di dedicarmi alla scrittura con l’attuale consapevolezza.

Michele: sono prima di tutto un appassionato lettore e la voglia di scrivere nasce proprio dai romanzi che ho letto. Fin da ragazzino ho invidiato le storie che leggevo, desiderando raccontarne altrettanto belle per affascinare altri lettori come me.


Parlateci del vostro libro “Breve come la notte”

Breve come la notte racconta la quotidianità, con le sue difficoltà e contraddizioni. Tutti noi abbiamo degli obiettivi da raggiungere e dei sogni a cui aspirare. Irene è esattamente questo: cerca la stabilità emotiva ed economica. Dopo anni di tormenti, finalmente tutto sembra andare per il verso giusto, con un lavoro, un fidanzato e una migliore amica, ma basta poco per far vacillare ogni certezza. L’ex Andrea ritorna nella sua vita con una proposta troppo allettante: un lavoro in una pasticceria, quello che ha sempre desiderato.

Irene è davvero disposta a mettere in discussione le proprie certezze?


Di che genere è? 

“Breve come la notte” è un romanzo rosa ma anche e soprattutto un romanzo di formazione. Attraverso le storie d’amore di Irene, prima quella con Andrea e poi quella con Riccardo, la nostra protagonista ha l’occasione di interrogarsi sulla propria vita, sul lavoro, su ciò che davvero vuole per se stessa. Nel corso del romanzo cercherà di trovare una risposta alle centinaia di domande che le daranno il tormento in seguito al ritorno di Andrea.


Che temi tratta il vostro romanzo? 

Il romanzo tratta temi delicati come la violenza sulle donne, fisica e psicologica. Riccardo infatti non è il fidanzato perfetto, ma è spesso preda della sua stessa rabbia, che in passato ha sfogato su Irene. Inoltre, cerca in tutti i modi di ostacolarla, di impedirle di prendere scelte che potrebbero avvicinarla alla realizzazione dei suoi sogni. E, purtroppo, anche questa è una forma di violenza.


Dedicate del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Certo, siamo convinti che non si possa essere bravi scrittori se non si è anche lettori. Entrambi leggiamo molto, spesso generi diversi. Ci piace la tranquillità e la spensieratezza che solo perdersi tra le pagine ci permette di ottenere.


Che genere di libri amate leggere?

Alessia: Amo leggere soprattutto storie drammatiche, che riescano a trasmettermi emozioni. 

Michele: leggo volentieri romanzi classici e d’avventura, ma anche narrativa contemporanea.


Che altre passioni avete oltre la scrittura/lettura?

Ci piace viaggiare, fare lunghe passeggiate tra i boschi e andare alla ricerca di posti nuovi da scoprire. Ultimamente molto meno, per i motivi che ormai tutti conosciamo, ma contiamo di rimetterci presto lo zaino in spalla. 


Avete altri progetti editoriali per il futuro? 

Entrambi stiamo continuando a scrivere, perché semplicemente non potremmo vivere senza. Stiamo sviluppando due storie diverse che speriamo possano raggiungere il pubblico molto presto. Al momento non possiamo dirvi altro, ma sentirete ancora parlare di noi.


Contatti

Per qualsiasi curiosità potete contattarci su Instagram, dove siamo presenti come @alessia_malvestio e @michele.bosk, su Facebook con i nostri account personali, e Alessia anche con la sua pagina “Alessia Malvestio autrice”. Ovviamente per conoscerci meglio potete leggere “Breve come la notte”. Si capisce molto delle persone leggendo ciò che scrivono.






giovedì 23 giugno 2022

Recensione "Non andare via"

 Buongiorno lettori 😀

Eccomi oggi a parlarvi di "Non andare via", romanzo di Kety Franzolin che ringrazio per la collaborazione e per la copia cartacea. 


non andare via
SCHEDA

Titolo: Non andare via

Autriece: Kety Franzolin 

Lunghezza stampa: 260 pagine

Lingua: Italiano

Data di pubblicazione: 15 giugno 2020






Non potevo non accettare la collaborazione con Kety, che è un'autrice veneta come me, che ha presentato questo libro anche a Casa Sanremo 2022. 

E' stata una lettura sorprendente e ho trovato una trama molto originale, un mix di romance, fantasy  e fantascienza in cui amore, odio e morte sono i protagonisti. 

Ma andiamo con ordine. 

Karen e Helen sono migliori amiche fin dai tempi del liceo. Helen è la migliore amica anche di Nicholas con cui spesso trascorre del tempo assieme. Nicholas, però, è innamorato di Karen e Helen, anche se un po' gelosa perché è innamorata di Nicholas, convince Karen ad uscire con lui. 

Karen e Nicholas iniziano a conoscersi e ad amarsi fino a quando Nicholas non le fa la proposta di matrimonio. 

Il loro matrimonio va a gonfie vele, se non per un tragico incidente in cui Karen rimane coinvolta. 

Nicholas, che lavorava con un genetista, il dott. Pavoni, decide di portarla da lui per cercare di guarirla e di fare tutto il possibile per tenerla in vita. 

Il loro esperimento (a cui stavano studiando già da un po' su cavie animali) però non va secondo i piani previsti, anche se Karen riesce a rimanere viva.

Ora Karen si è innamorata del fratello di Helen, Liam, a cui racconta che ha vissuto per anni in un laboratorio, che per lei era una prigione dalla quale non vedeva l'ora di uscire. 

Helen non aveva notizie di Karen da qualche anno e appena la vede con suo fratello non può che esserne stupita. 

Ma sarà la vera Karen? Cosa è accaduto durante questo tempo?

Tre personaggi: Nicholas, Helen e Liam ruoteranno intorno a Karen, che è cambiata diventando più fredda e lei stessa dice di non ricordarsi nulla della sua vita prima dell'incidente. 

Le storie di tutti i personaggi si incrociano tra passato e presente, tutti hanno conosciuto Karen, una ragazza simpatica e dolce e ora cercano di aiutarla a ricordare, anche se è diventata un pericolo per tutti e per la città stessa. 

Per quanto riguarda i personaggi, Karen fin dalle prime pagine è un personaggio avvolto nel mistero, mi sono ritrovata a continuare a leggere proprio per capirne di più. E' una ragazza che ha sofferto, ha perdonato e ora cerca la sua felicità e un nuovo amore, anche se non è più la stessa di prima. 

Nicholas è un personaggio dolcissimo, mi è piaciuto molto, è un ragazzo innamorato e questo l'ho compreso in un secondo momento, quando dopo l'incidente fa di tutto per salvare Karen, il suo amore. Addirittura è disposto a donare sé stesso per far tornare in vita la sua amata e anche se poi la vede assieme a Liam e per lui è una sofferenza, accetta questa sua nuova relazione, ma si pente di aver fatto un errore al laboratorio. 

Helen è l'amica di Karen, lei è sempre stata innamorata di Nicholas anche se dicevano a tutti che erano solo amici. Purtroppo a volte non dire la verità ai migliori amici è un errore che si paga e questo lo sa bene Helen che non aveva mai detto a Karen che con Nicholas prima del matrimonio c'era stata una relazione. Ora però Helen vuole aiutare Karen, vuole aiutare la sua amica che non la riconosce più. Per questo motivo sarà lei il motore della ricerca, che andrà a cercare Nicholas dopo anni per scoprire la verità. 

Liam invece è il nuovo fidanzato di Karen, lui è innamoratissimo e quando Karen si apre con lui e gli racconta chi è davvero, lui inizialmente ne rimane stupito, ma poi decide di accettare Karen così com'è e questo aspetto l'ho apprezzato molto. 

Per quanto riguarda invece lo stile dell'autrice, Kety scrive tutta la storia in terza persona, alternando capitoli presenti a quelli passati svelando così pian piano tutta la vicenda. Lo stile è semplice e scorrevole. 

Sicuramente è una lettura che mi ha preso molto, penso che questa tecnica di alternare i capitoli di ieri con quelli di oggi mi abbia messo ancora più suspense. 

All'inizio a dir la verità non capivo dove andasse a parare la storia, ero talmente presa da questo incontro "normale" tra Liam e Karen che non mi immaginavo che poi si sviluppasse una storia così ingarbugliata e piena di colpi di scena. Addirittura più volte sono tornata indietro a rileggere il prologo per cercare di capirci qualcosa, invece poi ho capito che i vari indizi arrivavano pian piano. 

Ci sono parti che mi hanno lasciato a bocca aperta perché non me le immaginavo proprio e altre che emozionano. 

Ho amato soprattutto le pagine finali che fanno riflettere sulla morte, nessuno vorrebbe lasciare andare una persona cara, ma purtroppo a volte si è costretti a farlo con coraggio, forza e molta tristezza. 

Una lettura davvero sorprendente e originale che mi ha appassionato e mi ha fatto riflettere sul tema amore e morte. 

Complimenti all'autrice e sicuramente non mi farò scappare altri suoi romanzi. 


 


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Non andare via


TRAMA

Che cosa significa “per sempre”? È la durata di un bacio? L’attimo dilatato di un addio? Nicholas Green se lo chiede da sette anni con la coscienza sporca di sangue e la mente affollata da mille dubbi. Ha perso la ragione cercando di darsi una risposta, ma ad essere onesti la testa l’ha persa quando ha conosciuto Karen, il suo amore al tempo del liceo. La stessa Karen di cui si innamora follemente anche Liam Cardy, ambizioso fotografo, incontrandola anni dopo davanti una vetrina del centro di Boston. La stessa Karen che Helen considera come una sorella, invidiandola e amandola al tempo stesso. Tre vite, tre storie che s’aggrovigliano inesorabilmente l’una all’altra, gravitando attorno ad un’unica persona: Karen. Lei è dolce e tenera, arrogante e sfacciata. Una donna irresistibile, avida di vita e assetata d’amore, disposta a tutto pur di vivere il suo “per sempre”. Anche a costo di sacrificare la vita degli altri. Ma “per sempre” finisce con la morte? È questo che Nicholas Green si sta chiedendo, mentre beve il suo whisky: sfidereste la morte per amore?


martedì 21 giugno 2022

Seconda tappa blogtour "Ultimo sangue" - La protagonista

 





Buongiorno lettori e lettrici 😀

Oggi sono super emozionata sia perché inizia l'estate, sia perché partecipo a un blog tour e questo è un blog tour davvero speciale. 

Il libro in questione infatti è "Ultimo sangue" di Diego di Dio edito La Corte Editore. Grazie a Elisa dell' Agenzia letteraria Saper Scrivere per questa opportunità. 

Non vedevo l'ora di leggere questo nuovo romanzo di Diego con cui tra l'altro sto facendo un corso di editing online. 

Il libro l'ho terminato giusto giusto l'altro giorno e posso solo dirvi che è stupendo, ma di questo ne parlerò dettagliatamente nella recensione nei prossimi giorni. 

Dopo la tappa di ieri del Blog Paper Purr (che trovate qui👉http://paperpurrr.blogspot.com/2022/06/blog-tour-ultimo-sangue-di-diego-di-dio.html)  oggi vi presento la seconda e quindi vi parlerò della protagonista del romanzo, Alisa. 


Il calendario del Blog tour: 

20 giugno: Paper Purrr – Il ruolo della donna nel noir tradizionale e contemporaneo

21 giugno: La libreria di Anna – La protagonista

22 giugno: Buona Lettura – Intervista all’autore

23 giugno: Amore per i libri e non solo – I personaggi

 Il giornale di Roberto B. – Intervista doppia ad Alisa e Buba

24 giugno: Les Fleurs Du Mal – La Camorra e il contesto malavitoso

 Hope and Paper – Le ambientazioni






La protagonista di "Ultimo sangue" si chiama Alisa e il suo nome si verrà a scoprire soltanto alla pagina trentacinque del romanzo. 
La sua è una narrazione in prima persona ed è così molto semplice affezionarsi a questo personaggio. 

E' un personaggio femminile che inizialmente appare un po' intimorito dalla situazione, ciò che fa nella sua vita si svolge in un contesto malavitoso e quando il suo collega e compagno Buba uccide senza scrupoli una persona che doveva restituire del denaro che non ha, ne rimane un po' risentita; agli spari e alle uccisioni infatti non ci si abitua mai. 

Nonostante il contesto sia malavitoso e costituito perlopiù da uomini, Alisa nel corso del libro cambia il suo carattere e si mostra per quello che realmente è.  

Si scopre una Alisa molto forte, una donna che non ha paura di sparare e addirittura che prende decisioni e dice ad altri colleghi cosa devono fare. 

E' una donna che "sta sempre sul pezzo", veloce, scaltra, molto sveglia e dinamica. 
Non ha niente da invidiare agli uomini e anzi non fa leva sulla sua bellezza e femminilità, ma si comporta con naturalezza mostrando tutta la sua agilità. 

Pagina dopo pagina si conosce il suo passato: Alisa ha sempre vissuto con il padre in quanto la madre è morta. Il padre però era violento con lei, la picchiava e la rinchiudeva in uno sgabuzzino senza farla mangiare. La cosa più brutta è che il padre è stato il responsabile di averla venduta, per un patto, a delle persone malavitose che ne hanno approfittato.

Alisa purtroppo ha ancora questi ricordi, anche nel presente, il suo passato e ciò che ha subito se lo ricorderà per tutta la vita. 


Alisa del presente è una donna che spera di avere una vita diversa, sente sempre di più il bisogno di crearsi una famiglia e di vivere una vita "normale" lontano da armi, spari e criminalità. 

Ora ha una relazione con Buba, il suo addestratore militare, la loro storia è iniziata in un'istituto dove si sono scambiati il primo bacio ed è poi continuata fino a convivere insieme in un rifugio segreto. Entrambi essendo sicari vivono nascosti la loro relazione fatta di alti e bassi. Buba infatti ha messo in chiaro che non vuole una relazione con lei e anzi la vuole allontanare, la fa dormire in una stanza diversa anche se non è il suo volere. Lui cerca di mantenere le distanze per proteggerla, ma lei anche se ci rimane male non ci crede e fa di tutto per avvicinarsi a lui perché solo lui può essere l'uomo giusto per lei. 

Mi è piaciuto molto il rapporto che Alisa ha con il suo amico Diegarmando, lui è stato l'unico che le è stato vicino mentre il padre la picchiava e le ha salvato la vita. Alisa ne rimarrà molto turbata quando scopre che è morto perché per lei era più di un amico. 

Il rapporto più tenero e commovente è comunque quello tra Alisa e Jamila, una donna africana che ogni giorno in spiaggia guarda il mare nella speranza che gli porti suo figlio. La storia di Jamila è davvero commovente e ve ne parlerò nella recensione, quello che mi preme sottolineare è che questa donna che non conosce quasi nulla di italiano dà molto ad Alisa: è la sua confidente, la sua mamma, la sua amica. Alisa è molto affine a questa donna e le loro pagine sono ricche di emozioni. 

Leggendo il libro posso dire che ho amato il personaggio di Alisa, ma non perché sia la protagonista, proprio per la donna che è. Il suo carattere così determinato, la sua tenacia a non arrendersi mai, è un messaggio per tutte le donne di girl power. Lei più di tutte è l'eroina di questa storia che riesce a riscattarsi da un brutto passato per vivere una vita migliore. 

Non so se per la scrittura in prima persona o per come l'autore Diego abbia ben caratterizzato questo personaggio, mi sono ritrovata nel romanzo a tifare per lei, a vivere le sue avventure, le sue disavventure e mi sono davvero affezionata. 
Sicuramente Alisa è un personaggio che vi porterà a riflettere, ma vi farà anche tanto emozionare. 

Non mi resta che invitarvi a leggere il romanzo, seguire le prossime tappe del blogtour e rimanere sintonizzati per la recensione. 









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lunedì 20 giugno 2022

Recensione "Margherita tra relazioni e amore"


Buongiorno lettori e lettrici 😀

Oggi vi parlo di "Margherita tra relazioni e amore" romanzo di Daniela Montanari edito Edizioni del Faro. Ringrazio l'autrice per la collaborazione e per la copia digitale. 



margherita tra relazioni e amore
SCHEDA

Titolo: Margherita tra realzioni e amore 

Autrice: Daniela Montanari

Editore ‏ : ‎ Edizioni del Faro (25 novembre 2019)

Copertina flessibile ‏ : ‎ 277 pagine

 






"Margherita tra relazioni e amore" è un romanzo molto particolare, che ho trovato quasi psicologico in quanto ruota tutto attorno alla figura protagonista di Margherita. 

Margherita è una donna sposata con Leo. Un giorno però, conosce ad una presentazione di libri Norberto, un autore di libri. Lei in biblioteca aveva preso il suo libro e rimanendone piacevolmente sorpresa ha deciso di ricercare l'autore su Facebook dove c'era il calendario delle presentazioni. 

Incuriosita decide di andarlo ad incontrare di persona ad una presentazione.  All'incontro Margherita è emozionata e con l'autore Norberto si scambiano pochissime parole. 

Margherita decide così di mandargli un messaggio su messanger al quale lui risponde e si danno appuntamento in un locale.  

Margherita mette in chiaro subito che è sposata, anche se lui alla fine dell'appuntamento le ruba un bacio lo stesso. 

Lei sa che sta facendo una pazzia ad uscire con un altro uomo e che sta tradendo suo marito, ma queste emozioni che prova con Norberto la fanno stare bene e la rendono felice. 

Margherita e Norberto continuano a sentirsi su messanger e si danno nuovamente appuntamento, lei vuole andare oltre con lui, ma lui non le dà modo e per un po' di tempo non si sentono. 

A Margherita vengono così mille dubbi e perplessità, perché Norberto non vuole una relazione seria con lei?

Intanto Margherita riprende un hobby che aveva in gioventù, cioè di vendere le cose create da lei ai mercatini e questo la rende felice. 

Anche se è una donna adulta, sta cambiando la sua vita, forse sta riemergendo la Margherita che era una volta, forse sta cambiando il suo carattere, quel che è certo è che ha riconosciuto di volere qualcosa di diverso per vivere appieno la sua vita. 

Sicuramente il personaggio di Margherita è molto complesso, lei è la prima che si pone molte domande e cerca di darsi della risposte. Finalmente dopo vari dubbi è riuscita ad accettarsi e a vivere la vita che desidera. 

Per quanto riguarda lo stile, Daniela in ogni capitolo all'inizio inserisce una citazione. Il romanzo è scritto in prima persona e non ci sono molti dialoghi per dare spazio alle riflessioni introspettive di Margherita. 

Penso che tutti possiamo identificarci in Margherita, una donna che cerca la sua strada, cosa vuole dalla vita. Tutti noi abbiamo delle ambizioni e dei sogni ed è giusto cercare di raggiungerli per vivere al meglio il nostro viaggio che è la vita. 

Margherita l'ha capito da adulta, ma l'importante è capire che direzione prendere e soprattutto accettarsi per ciò che si è. 

Mi è piaciuto riscontrare come tematica, oltre all'amore, al tradimento e le relazioni, anche i social network. Da anni ormai i social sono fonte di relazioni, ed è una cosa positiva, anche se bisogna sempre usarli al meglio e stare attenti. 

Una lettura molto introspettiva, è stato come leggere nella mente di Margherita, i suoi pensieri e le sue riflessioni e da lettore si percepisce il suo cambiamento di personalità. 

Una storia che fa riflettere e che ci ricorda che prima di amare gli altri bisogna accettare e amare sé stessi. 

Buona lettura. 


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Margherita tra relazioni e amore


TRAMA

"Margherita tra relazioni e amore" narra una relazione nata sui social network. Anche, ma non solo, una relazione tra adulti: una donna sposata, un uomo impenitente, il loro incontrarsi, non incontrarsi, prendersi mai né lasciarsi, né arrendersi. È anche, ma non solo, una relazione d'amore e sensualità, di erotismo e poesia, di pulsioni e ardore, manifestate attraverso elucubrazioni cervellotiche che solo a volte si concretizzano nel corpo fisico. Lei, Margherita, passionale, esuberante, autocritica, cervellotica e artistica. Norberto, il lui che le ha spostato gli equilibri intestini e mentali, ingessato nei suoi stessi anfratti al limite dell'anaffettivo, sempre dedito a scrivere di meandri sacri pur di capire il mondo e se stesso. Nessuno dei due pare cedere alla loro relazione. Accanto, nelle giornate di sole o di nebbia e nelle lunghe notti, appare Leo, il marito pacato dedito al lavoro, divoratore di libri e documentari, che ama cucinare. E portando con sé l'eleganza dei mandorli in fiore, arriva Nina, una originalissima sarta capace di cucire perfino la felicità su misura. La relazione di cui tanto si narra in questo romanzo non è, dunque, per raccontare del rapporto tra un uomo e una donna, né della storia ordinaria e convenzionale secondo cui la donna per amore è subito pronta a lasciare il marito, mentre l'uomo non vuole altro che incontrarla sporadicamente per avere tutto il sesso possibile. "Margherita tra relazioni e amore" è la storia di come ogni cosa sia in relazione. Da come ci relazioniamo dipende tutta quanta la nostra esistenza. E quel che sente Margherita, che brama, che le brucia dentro, è l'antenna, il suo captare la vita per imparare a connettersi. Per riuscire ad avere la Relazione d'Amore più speciale al mondo.


giovedì 16 giugno 2022

Recensione "Dentro di me"

 Buongiorno lettori e lettrici 😀

Eccomi oggi a parlarvi di una collaborazione con l'autore Yari Loiacono. Il suo libro si intitola "Dentro di me" ed è edito Publishing Flower. 

Ringrazio l'autore e la casa editrice per la copia digitale 


dentro di me
SCHEDA 

Titolo: Dentro di me

Autore: Yari Loiacono 

Lunghezza stampa: 175 pagine

Lingua: Italiano

Data di pubblicazione: 9 dicembre 2021






Inizio la recensione ponendo l'attenzione che "Dentro di me" è un dark fantasy e quindi contiene scene molto dure e forti da leggere. Oltre al dark fantasy mi sono ritrovata quasi in un horror per gli avvenimenti e crudeltà in cui avvengono certi episodi. 

Ma andiamo con ordine.

Amelie è la protagonista della storia, una ragazza che vive con i genitori e cinque fratelli. A causa di un incendio, la sua famiglia si è dovuta trasferire in villaggio che fin dai primi momenti sembra cupo e spettrale. 

Amelie è sempre stata la ribelle della famiglia, così decide di esplorare il villaggio in cui è capitata.  

Incontrerà Erika, una ragazza molto particolare che le racconterà di una maledizione che si abbatte sul villaggio e di un baule magico nella foresta. 

Presto Amelie dovrà fare i conti con questa maledizione e conoscerà Petunia, una ragazza di cui scoprirà il suo passato e la sua voglia di vendetta che si riversa sull'uccidere le persone del villaggio. 

Ma anche la famiglia di Amelie è in pericolo. Lei è l'unica che conosce la maledizione, l'unica che può salvare i genitori e i fratelli, loro infatti non le credono e pensano che sia immaginata tutto e che sia pazza.  

La maledizione invece esiste davvero e la sua famiglia lo scoprirà presto: poco a poco qualcuno dei suoi fratelli muore, soprattutto Amelie ci rimane male del fratello Draimon con cui aveva una relazione amorosa che manteneva nascosta. 

Da qui iniziano molti colpi di scena e avventure, Amelie cerca di difendere la sua famiglia ribellandosi anche all'autorità dei genitori, soprattutto del padre autoritario che non le crede e non vuole che esca di casa. 

Ma riuscirà Amelie a salvare la sua famiglia? E soprattutto riuscirà a salvarsi da Petunia? 

Senz'altro ci sono dei momenti molto forti e cruenti tipici dell'horror, ma comunque la storia scorre molto fluidamente e soprattutto la suspense attira l'attenzione del lettore. 

Per quanto riguarda i personaggi Amelie è senz'altro una protagonista dal carattere forte, che vuole ribellarsi. Fin da piccola ha subito abusi e violenze da parte del padre, la madre non ha mai mosso un dito e non le dimostrava affetto ed è sempre stata vista come la pecora nera della famiglia. E' sicuramente curiosa e un po' ingenua in alcuni momenti, ma è legata ai suoi fratelli. 

Anche gli altri personaggi della famiglia sono ben caratterizzati e inseriti nella storia. 

Per quanto riguarda ambientazione e tempo, non vengono definiti nel racconto. 

Per quanto riguarda lo stile, come già un po' anticipato, ho apprezzato come la storia scorra fluida con i giusti dialoghi, anche se con un maggior editing alcuni punti li avrei perfezionati; ho trovato comunque pochissimi refusi. 

La storia in sé mi è piaciuta, la trama è ben sviluppata, nonostante la crudeltà e la violenza che può piacere o non piacere. L'unica pecca e l'unico dubbio è che non sono riuscita a empatizzare con i personaggi, nemmeno con la protagonista. Ho apprezzato che sia lei l'eroina della famiglia, ma non mi ha trasmesso molte emozioni. 

Altro dubbio post lettura è che di solito cerco di ricavare un messaggio da un libro, una morale che l'autore vuole trasmettere. In questo libro ho trovato un po' troppe tematiche tutte insieme, mi spiego meglio: si parla di violenza sui minori, violenza sulle donne, amore tra fratelli, amore lgbt, omicidio. Tutte tematiche importanti e molto delicate e mi è sembrato un po' too much inserirle tutte nello stesso romanzo in neanche 200 pagine.

Mi è sembrato come di vedere un film, una scena dopo l'atra, un omicidio dopo l'altro senza dare la giusta attenzione alle tematiche perché tutto si risolve troppo di fretta. Avrei preferito per esempio leggere un po' meglio il passato di Amelie e quello di Petunia in modo approfondito, creando magari una dilogia o trilogia. 

Nonostante ciò (che sono solo mie opinioni e consigli) è un romanzo dark che ha sicuramente del potenziale e con le dovute sistemazioni e curandolo meglio potrebbe davvero essere un bel dark fantasy visto la trama e lo stile dell'autore. 

Un romanzo con atmosfere dark e horror che comunque consiglio a tutti gli amanti del genere. 


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Dentro di me


TRAMA

A causa di un irruente incendio, una famiglia è costretta ad abbandonare il proprio villaggio per dirigersi verso una nuova casa.

Tra i genitori Kristus e Emeline e i figli Draimon, Eda, Yosiel, Melia, Amelie e Thomas, nasce una discussione che porta Amelie a distaccarsi.

La giovane, sin dalla prima sera, nota delle stranezze. A peggiorare la situazione, già ardua di per sé, vi è pure il clandestino rapporto incestuoso con Draimon, che deve evitare e sopprimere in ogni modo possibile.

Il mattino seguente si recherà al villaggio più vicino. L'incontro con la piccola cittadina non andrà a buon fine, dato che, otterrà solamente un terribile dialogo con Erika.

Tutto comincia ad andare storto. Amelie comincerà a gironzolare per i boschi e incontrerà un gruppo di giovani ragazzi. Scoprirà dei dettagli che le riguardano e a cui non darà peso, pensando addirittura che sia soltanto un sogno.

Una serie di sciagurati eventi la porteranno a dover affrontare situazioni complicate.

Chi è in realtà Amelie? Sarà in grado di guardare al futuro riprendendo in mano la sua vita?

mercoledì 15 giugno 2022

Recensione "Rotta verso il Nepal"

 Buongiorno lettori e lettrici 😀

Oggi vi parlo di "Rotta verso il Nepal" di Claudio Longo che ringrazio molto per la collaborazione e per la copia cartacea 😀


rotta verso il Nepal
SCHEDA

Titolo: Rotta verso il Nepal

Autore: Claudio Longo 

Lunghezza stampa: 250 pagine

Lingua: Italiano

Data di pubblicazione: 6 novembre 2020






"Rotta il verso il Nepal" è un diario di viaggio dell'autore Claudio Longo. 

Ammetto che mi incuriosiva questo libro soprattutto perché mi immaginavo di scoprire posti che non ho mai visto dal vivo, ma solo in tv e così è stato. 

Claudio racconta in prima persona il cammino che ha fatto in Nepal. Mi ha sorpreso come lui avesse il suo lavoro da cuoco e abbia abbandonato tutto per partire alla ricerca di sé stesso. La sua vita aveva bisogno di una svolta che solo lasciando tutto e partire poteva rendere viva e unica. 

Dopo aver visitato molte nazioni e continenti approda in Nepal, dove inizia il suo cammino a piedi. 

La sua avventura inizia con un'atmosfera di umidità altissima, l'autore racconta che i vestiti erano sempre bagnati e alla sera era difficile asciugarli per il giorno dopo. 

In un viaggio in pullman sgangherato e che perdeva pezzi di carrozzeria incontra Rafa, un ragazzo spagnolo, con cui farà amicizia e saranno compagni di viaggio lungo quasi tutto il cammino fino a raggiungere l'Himalaya. 

L'autore in ogni capitolo descrive il paesaggio che lo circonda, la vegetazione, ma anche la popolazione che lo abita, sempre molto ospitale e generosa con i turisti stranieri. 

Vengono descritti i bambini nepalesi, il cibo e le bevande del posto, ma anche gli ostacoli che ha dovuto affrontare. 

La parte che mi ha colpito di più è stata senz'altro quella che riguarda le sanguisughe. 

L'autore spiega dettagliatamente che il viaggio non è solo divertimento e conoscere posti nuovi, ma è soprattutto fatica, spirito di adattamento e prendere del tempo con sé stessi, per questo durante il cammino molte volte sia lui che Rafa hanno bisogno di alcune pause per meditare. 

Posso dire che è stata una lettura molto profonda e intensa, scoprire questi luoghi anche solo dalla lettura mi ha permesso di immergermi nel paesaggio e immaginare davvero quei posti. 

Ho apprezzato moltissimo come l'autore tra un capitolo e l'altro inserisca delle foto che ha scattato lui e sono perlopiù primi piani di nepalesi che lui stesso ha incontrato. Mi sono emozionata a vedere i primi piani dei bambini e degli anziani che nonostante la loro povertà hanno sempre il sorriso sulle labbra. 

Penso che fare un viaggio del genere non sia semplice, ci vuole molto coraggio a lasciare tutto e partire, ma anche molta forza e resistenza, soprattutto in paesi come il Nepal con condizioni climatiche molto particolari. 

Sicuramente un viaggio così non è per tutti, ci vuole allenamento e tenacia e per questo ammiro molto Claudio per la sua forza, anche in momenti spiacevoli ha cercato di andare avanti, anche quando c'è stato un problema con la sua macchina fotografica non si è arreso e ha cercato di ripararla. 

Una lettura che consiglio a chi ama i diari di viaggio perché è un racconto introspettivo in cui l'autore con uno stile comunque ricercato e con alcune frasi filosofiche si mette a nudo e racconta tutto ciò che gli succede in modo diretto. 

Auguro all'autore molti bei e lunghi viaggi alla scoperta del nostro meraviglioso mondo e gli consiglio di continuare a scrivere i suoi diari di viaggio arricchiti da fotografie. 


Buona lettura 


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Rotta verso il Nepal


 TRAMA

Ho scelto Il Nepal per cercare me stesso.


Seguendo la direzione di un viaggio che mi ha concesso una nuova forma di evoluzione per combattere nella mia interiorità tutti i limiti che fino a prima non mi avevano concesso di osservare i miei sogni.


Perché non avevo ancora compreso che dentro i miei sogni c'era l'immagine di quella felicità sempre apparentemente distante.


E allora il destino mi ha condotto fino a 4000m, sul meraviglioso cammino di trekking dell’Annapurna, dove ho trovato la concessione e il desiderio spirituale di una libertà che ha visto i suoi colori nascere lungo ogni alba infuocata sull’Himalaya, davanti alla scenica di vette pronte a togliere il fiato.


Il Nepal. Il luogo per urlare apertamente al mondo tutto ciò che non funziona in me. Per cercare ampiezza negli sguardi puri di quei volti orientali, spiccanti nel donarti sacralità ed un senso diretto con una vita che non ero stato capace di riconoscere con il dovuto senso di sfida.


È stato il viaggio a salvarmi la vita e “Rotta verso il Nepal” nasce come un diario introspettivo che, attraverso paesaggi divini, ritratti di anime libere e versi vagabondi, spalanca con agognata sincerità il desiderio di voler credere in se stessi, di realizzarsi e procedere, ascoltando il nostro cuore come unica leva ispiratrice.


giovedì 9 giugno 2022

Recensione "Rules"




Buongiorno lettori e lettrici 😀

Eccomi oggi a parlarvi di "Rules" il terzo libro della serie Johns Hopkins Medical. Questo terzo romanzo è stato scritto da Sarah Rivera. 

Ringrazio l'autrice per la collaborazione e per la copia digitale. 

Recensione primo volume 👉 https://www.lalibreriadianna.it/2022/04/recensione-rebirth.html

Recensione secondo volume 👉 https://www.lalibreriadianna.it/2022/05/recensione-reveal.html


rules
SCHEDA

TITOLO: Rules – Vol. 3

AUTRICE: Sarah Rivera

SERIE: Johns Hopkins Medical

AUTOCONCLUSIVO: Sì

GENERE: Medical Romance

EDITORE: Self Publishing

DATA PUBBLICAZIONE: 27 Maggio 2022




Continuiamo il nostro viaggio con il terzo volume di questa serie Medical Romance scritta da varie autrici. In questo volume ho conosciuto la scrittura di Sarah. 

Dopo aver letto di Noah e di Maud e di Bradley e Abigail, in questo volume ho conosciuto la storia di Emanuel e Lea. 

Lea è un primario di Neurochirurgia all'ospedale Johns Hopkins, che già conosciamo come ambientazione dai volumi precedenti. 

Lea ha due figli maschi, il più grande James e il più piccolino Theo e un marito di nome Donald, che per lavoro e per vari impegni è sempre fuori casa e rincasa tardi la sera. 

Il rapporto tra Lea e Donald non è più come un tempo, quando si sono innamorati e sposati. Tra loro c'è poca intimità, mai una carezza o un'abbraccio e a malapena si parlano. 

Lea si rende conto che il loro rapporto è cambiato, ma non vuole lasciarlo, non pensa infatti che lui la stia tradendo, ma che essendo sempre fuori casa non le dia attenzioni. 

Emanuel, invece, è un giovane neurochirurgo che ha fatto domanda per entrare al Johns Hopkins, lui lavora già a Boston ed è anche molto bravo perché specializzato nella malattia di Chiari. 

Quando riceve la chiamata per un colloquio all'ospedale di Baltimora, Emanuel è super felice, anche se questo può voler dire trasferirsi e avere una relazione a distanza con la sua ragazza Helen. 

Quando Emanuel è ormai sicuro che verrà assunto, lo comunica alla sua ragazza, ma lei si arrabbia e lo lascia, perché secondo lei non doveva dirglielo all'ultimo minuto e doveva renderla partecipe di questa decisione di trasferirsi. 

Emanuel però non può rinunciare al suo sogno e si trasferisce, pronto a lavorare con Lea, il famoso primario che aveva conosciuto solo per fama. 

Appena la vede Emanuel ne rimane affascinato, Lea è una bellissima donna in carriera, molto seria e rigida nel suo lavoro, ma anche sensuale nel portamento e nel modo di vestire sotto al camice. 

Emanuel cerca subito un feeling amichevole con lei, vuole darle del tu e scherza con lei, ma Lea mantiene le distanze e lo rimprovera di attenersi alle regole, visto che è lei il capo. 

Emanuel cerca in tutti i modi di abbassare quel muro del carattere rigido di Lea, anche se è più giovane di lei, non può non pensare continuamente a lei e soprattutto prova il desiderio di volerla baciare, anche se sa che è sposata e ha una famiglia.  

Quando poi, un giorno, si trovano soli scatta il loro primo bacio, anche se devono stare attenti a non farsi vedere in ospedale, perché le voci e i pettegolezzi corrono veloci. 

Emanuel così le fa una sorpresa, facendo rimanere Lea a bocca aperta: la porta in un cottage per avere più intimità e per rimanere più tranquilli al di fuori dal lavoro. 

Qui Lea si confida con lui, le rivela del suo matrimonio difficile, ma si lascia anche andare tra le sue braccia. 

Come andrà a finire la loro storia? Lea e Emanuel saranno destinati a stare insieme oppure no?

Devo dire che il colpo di scena finale che riguarda Donald non me l'aspettavo, mi ero immaginata il tradimento, ma un'uscita di scena così non me l'aspettavo proprio. Comunque mi è piaciuta molto la storia d'amore dei protagonisti, anche se hanno età diverse, il loro legame è solido fin dall'inizio quando si conoscono. 

Per quanto riguarda i personaggi Lea è una donna in carriera, forte, ma è anche amorevole con i figli. Riconosce subito che Emanuel è un bravo ragazzo, che magari ha obiettivi diversi nella vita dai suoi, ma che sicuramente ci tiene a lei. All'inizio non vuole cedere al tradimento perché vuole cercare di sanare il matrimonio, ma poi, ormai stanca e arrabbiata si rende conto che non può vivere per sempre accanto a un uomo che non la ama più e non le dà attenzioni. 

Emanuel è un protagonista dolcissimo, tra l'altro è un medico di origini italiane, il suo cognome è Ferrari come il suo marchio di auto preferito. Ho amato come pian piano lui si sia avvicinato a Lea capendo che la sua vita matrimoniale non stava andando bene. Mi è piaciuta anche la relazione che lui ha con Maxwell, un amico su cui può sempre contare. 

Per quanto riguarda lo stile, Sarah ha uno stile diretto e semplice, mi è piaciuto come anche in questo caso ci sia il pov alternato e ogni capitolo sia introdotto da una citazione. Il libro scorre molto fluidamente e si legge in breve tempo. Ho apprezzato come vengano utilizzati termini medici e menzionate malattie in modo consapevole, frutto di ricerche e approfondimenti dell'autrice. 

Una storia a sfondo medico che mi è piaciuta per la scelta dei personaggi, soprattutto per aver scelto come protagonista un primario donna a dimostrazione che Lea è una donna in carriera che si occupa non solo del lavoro ma anche della famiglia andando incontro a vari stereotipi della nostra società.

Una storia che si legge in tranquillità, che insegna che l'amore vero arriva quando meno te l'aspetti e non ha età. 


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Rules


TRAMA

Il successo deriva da due fattori: ambizione e costanza. Questo è ciò che contraddistingue il dottor Emanuel Ferrari, giovane neurochirurgo di origini italiane che ambisce a essere primario in uno dei primi ospedali al mondo: il Johns Hopkins. La sua carriera è in ascesa e non sembra conoscere una battuta d'arresto.

Quando metterà piede al JH le sue certezze inizieranno a sgretolarsi, a partire dalle fondamenta.

Una regina, algida, bellissima e dalla vita apparentemente perfetta invaderà i suoi pensieri. Le sue convinzioni si dissolveranno, perché il loro legame è quanto di più sbagliato possa esserci.

Il prezzo da pagare sarà molto alto, richiederà compromessi inimmaginabili da accettare e, proprio nel momento della resa dei conti, arriverà la consapevolezza di desideri sfuggenti e inafferrabili. Riuscirà Emanuel a liberare la sovrana del suo cuore dal castello in cui si è barricata?


Terzo romanzo autoconclusivo della JOHNS HOPKINS MEDICAL SERIES