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lunedì 17 marzo 2025

Intervista doppia a Matteo Targioni e Venere Woods

Buongiorno lettori e lettrici 😉

Grazie a Eds Italia ho avuto l'opportunità di intervistare Matteo Targioni e Venere Woods che sono arrivati terzi ad un concorso promosso proprio da Eds Italia. 

Ecco a voi l'intervista doppia! 

Buona lettura :) 



Ciao, benvenuti sul blog, vi do del tu, vi va di presentarvi brevemente a chi ci legge?

Venere:

Sono un’autrice romance e Venere Woods è il mio alter ego senza censure, la mia parte

complessa e dark che a volte, spesso in realtà, sente il bisogno di emergere. Quando

leggo una storia solitamente tifo per il cattivo; mi piace raccontare di inetti e psicopatici

perché li trovo tremendamente affascinanti. Vorrei che il sesso smettesse di essere un

argomento tabù che è un po’ come dire che vorrei la pace nel mondo.


Matteo:

Ah be’, difficile descrivermi in poche righe, sono un bel frullato di contraddizioni. Tenetelo a

mente, appiccicatemi un’etichetta e siate pronti a strapparla via.

Da bosco e da riviera… poco bosco, molta riviera. Le persone che parlano spesso di

lavoro mi annoiano, la vita è troppo breve e imprevedibile per non concentrarsi di più sul

piacere. Studio per gusto, scrivo per provare a trasmettere ciò che ho dentro. Amo i

dettagli, gli ambienti ricercati, i salotti di confronto; l’eleganza con qualche macchietta. E

prediligo sempre la compagnia femminile.


Quando hai iniziato a scrivere?

Venere:

Ho iniziato a scrivere a quindici anni, la prima storia era un fantasy romance, ovviamente

agegap, che tu Anna conosci bene. Ho continuato scrivere anche negli anni successivi

con alti e bassi. Mi sono laureata in Lettere per poter trasformare la passione in lavoro. A

gennaio 2023 ho iniziato a pubblicare con CE e da giugno 2024 mi occupo di editing.


Matteo:

Dal 2022. Da quando ho sentito premere forte il bisogno di esternare il mio amore per le

relazioni, e tutto ciò che ne consegue. Scrivo di sesso e sentimenti, poco m’interessa

trattare di qualcos’altro senza che questi due elementi siano presenti. D’altronde scrivo

romance, e mi piacciono le sfumature dark, i personaggi un po’ rotti, tormentati, che

amano spasmodicamente, e che nel lasciarsi travolgere dalla passione abbattano i propri

limiti. Ho pubblicato il primo romanzo – Rouge Noir – , nell’estate del 2024.


Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti su Instagram, leggendo i nostri rispettivi libri. Dopo aver letto le opere

l’uno dell’altro, abbiamo iniziato a scambiarci opinioni e riflessioni, dando il via a un

dialogo che ci ha fatto capire di avere parecchie opinioni in comune.


Siete contenti che il vostro racconto sia arrivato terzo? Avevate già partecipato a

questo tipo di concorsi?

Sì, siamo molto contenti del risultato anche se, naturalmente, si punta sempre alla vittoria.

Per Venere era la prima volta in un concorso di eds, mentre io avevo già partecipato in

passato, ma questa è stata la prima volta che sono salito sul podio. È stata un’esperienza

emozionante e gratificante per entrambi.


Di cosa parla brevemente il racconto che è arrivato terzo al concorso Eds?

Il nostro racconto esplora l’intensità della passione che nasce all’improvviso tra due

sconosciuti, che si riconoscono istintivamente come anime affini. Si incontrano per caso, in

un contesto particolare legato a un’intervista, e in quel breve lasso di tempo scatta

qualcosa di irresistibile, un’attrazione folle e inesorabile, come se il destino avesse già

scritto la loro storia. Il fulcro del racconto è proprio questo riconoscersi profondo e

inspiegabile, che trascende la logica e li spinge l’uno verso l’altra senza possibilità di

opporsi.


Come è stato scrivere un racconto a quattro mani? Come vi siete coordinati?

Scrivere a quattro mani è stato un’esperienza molto divertente e naturale per entrambi. Fin

da subito ci siamo trovati in sintonia, complice il fatto che scriviamo lo stesso genere e

abbiamo uno stile che si armonizza bene. Abbiamo iniziato suddividendo i punti di vista,

ognuno lavorando sulla propria parte, e poi li abbiamo rivisti insieme più volte, affinando il

testo fino a ottenere un racconto coeso e bilanciato. Il nostro feeling nella scrittura ha reso

il processo fluido e stimolante.


C’è qualcosa del vostro ambito personale che avete voluto riportare?

Venere:

Per quanto mi riguarda, ho vissuto in prima persona l’intensità di una passione improvvisa,

quasi innaturale, che travolge senza lasciare scampo. Ho cercato di trasmettere questa

sensazione nel racconto, sperando che emerga in modo autentico e coinvolgente. Credo

che le esperienze personali, soprattutto quelle più forti ed emozionanti, diano profondità

alla scrittura e permettano al lettore di percepire la verità delle emozioni raccontate.

Matteo: 

C’è sempre del mio in ciò che scrivo: vissuto, desiderio, fantasie, letto, ascoltato, visto… e

io ascolto e vedo tanto. Ho una indole istintiva, almeno nei racconti, a differenza della vita

reale, posso far prevalere questa mia caratteristica senza troppi freni.

La parte dell’incidente aereo era molto più lunga, abbiamo dovuto tagliare parecchie parti

per rientrare nei limiti dei 30 k, mi sono divertito molto nello scrivere quella scena perché

sono stato pilota di velivoli a elica e anche se non ho mai fatto alcuna “bravata” per

impressionare una bella fanciulla, direi che una donna potrebbe essere l’unico vero motivo

per cui valga la pena di farne qualcuna.


Oltre alla scrittura, vi piace la lettura? Che genere amate leggere?

Venere:

Ovviamente sì, amo leggere! Il romance è il mio genere preferito, in tutte le sue sfumature,

con una predilezione per il dark, ma non mi limito solo a quello, mi piace spaziare tra vari

generi. Credo che la lettura sia fondamentale per chi scrive, non solo per ispirarsi, ma

anche per crescere e affinare il proprio stile. Il miglior libro che ho letto nel 2024 è stato

L'ultima cosa bella sulla faccia della terra di Michael Bible, centotrenta pagine di narrativa

americana cruda e realista, ben lontano da quello che è il mio genere di riferimento.

Matteo:

Certamente sì. Spazio i generi, ma cerco sempre qualcosa che sia affine con quello di cui

scrivo io. Sono piuttosto selettivo, nella vita in generale, un cosa deve catturarmi, mettermi

voglia di approfondire, oppure aiutarmi a implementare qualcosa che già conosco,

insomma deve servirmi, altrimenti evito a piè pari.


Collaborerete ancora in futuro? Avete già qualche progetto?

Assolutamente sì! Ci siamo trovati molto bene a lavorare insieme e sicuramente ci

saranno altre collaborazioni in futuro. Per ora non possiamo svelare nulla, ma possiamo

dirvi che abbiamo già qualche idea in cantiere… Stay tuned!


Dove possiamo seguirvi? 

Venere:

@venerewoodswriter

Matteo:

@matteotargioni


sabato 16 dicembre 2023

Intervista a Manuela Chiarottino

 Buongiorno lettori e lettrici 😀

Grazie all'iniziativa di @ultime_dai_libri ho avuto l'occasione di intervistare l'autrice Manuela Chiarottino che ringrazio per il tempo e per la disponibilità. 

La recensione del suo romanzo "La libreria delle storie rimaste" la trovate qui 👉 https://www.lalibreriadianna.it/2023/12/recensione-la-libreria-delle-storie.html


Ciao Manuela, benvenuta sul blog, ti do del tu, ti va di presentarti brevemente a chi ci legge?

Ciao e grazie per essere tua ospite. Per presentarmi non posso che parlare del mio mondo, del tutto immerso nella scrittura, in quanto, oltre a essere autrice lavoro come editor, ghostwriter e ho seguito anche il percorso come operatrice di scrittura terapeutica.


Quando hai iniziato a scrivere?

Credo da quando ho preso la penna in mano, scrivendo storie che però rimanevano nel cassetto.

Il passaggio vero è proprio c’è stato nel 2014, dopo un periodo difficile in cui la scrittura è venuta in mio aiuto.


Parlaci del tuo libro “La libreria delle storie rimaste”, come è nato?

Volevo scrivere una storia reale ma nello stesso tempo un po’ magica e volevo ambientarla in quello che potrebbe essere il mio luogo ideale: un paesino immerso nel verde delle campagne inglesi, una vecchia libreria dove puoi trovare un gatto che dorme sullo scaffale, un’atmosfera di serenità.


Perché un lettore dovrebbe rimanere incollato alle pagine del tuo libro? Cosa ha di speciale?

Io definisco questa storia una carezza sul cuore del lettore, era il mio intento. C’è l’amore per i libri, la lettura e la poesia. C’è la semplicità delle piccole cose, il senso di solidarietà che a volte sembra essere smarrito. È una storia che parla di paure, ma anche di come queste possano essere vinte, insieme, fidandosi dell’altro e di se stessi. Parla di sentimenti, di vita e naturalmente di amore. E poi c’è un pizzico di magia, ma solo per chi vorrà vederla.


C’è qualcosa del tuo ambito personale che hai voluto riportare nel romanzo?

L’amore per i libri e la lettura come prima cosa, ma anche il mio essere “gattara”. Non per niente oltre ai protagonisti umani ci sono dei veri protagonisti felini alquanto particolari e uno naturalmente è un gattone nero come il mio Ronfo, il principino della casa.


Se dovessi descrivere il tuo romanzo con tre aggettivi, quali sceglieresti?

Romantico, magico, edificante nel senso collegato al genere up-lit.


Nel tuo nuovo romanzo ci saranno gli stessi personaggi o qualche new entry?


Troverete tutti i personaggi, qualcuno avrà maggiore spazio, ma ci saranno anche diverse newentry, tra cui una che sconvolgerà gli equilibri del gruppo.


Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura? Se sì, che libri ami leggere?

Purtroppo ho sempre meno tempo, ma di leggere non posso farne a meno. Leggo quasi di tutto, tranne horror e polizieschi puri. In questo periodo alterno romanzi sentimentali e thriller psicologici.


Qual è il tuo autore/autrice preferito? Hai preso ispirazione da lui/lei?

Mi piacciono molto Isabel Allende, Sophie Kinsella, Joanne Harris, Joël Dicker, ci sono anche altri autori di cui ho letto per ora solo un libro ma che già mi hanno colpito molto. Non so se ho preso ispirazione, senz’altro si assorbe qualcosa da tutto ciò che si legge e soprattutto da cosa ci piace.


Che cosa ti appaga di più nello svolgere l’attività di scrittrice?

Scrivere per me è un vero bisogno, mi piace creare nuove storie e riuscire a comunicare i miei pensieri, emozioni. Trovare riscontro nelle lettrici è quello che appaga più di ogni cosa, perchè in quel momento sento di aver raggiunto l’intento e di aver trasmesso quella data emozione, riflessione o interrogativo che io stessa mi ero posta.


Cosa si prova a vedere una propria opera pubblicata?

Soddisfazione e tanta ansia… quella mi rimarrà sempre.


Che rapporto hai con i lettori e con le recensioni?

Non sono una che controlla ogni giorno le recensioni, per fortuna devo dire che per ora ho avuto dei buoni riscontri, ma in ogni caso non amo le polemiche e ognuno è libero di commentare se pur si spera sempre in modo sincero e ragionato. Al di là di quello amo incontrare i lettori nelle fiere, nelle presentazioni… pur essendo timida, ve lo dico… mi commuovo ogni volta che qualcuno mi scrive in privato, come quando mi hanno chiesto di proseguire il primo romanzo perché non volevano abbandonare Bibery e il suo mondo, il rapporto diretto è bellissimo.


Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?

Mi piaceva molto dipingere su ceramica, per un periodo mi sono dedicata anche ai quadri di sabbia, ma ora non ho più tempo. Mi piace il mondo olistico, sono anche counselor, e ho seguito corsi di reiki, pranic healing, amo rilassarmi col dolce suono delle campane tibetane o immergermi nei bagni di gong. E fosse per me viaggerei sempre, ma ahimè, lo faccio molto…molto di più nei miei libri.


In conclusione non posso che chiederti: hai altri progetti editoriali per il futuro?

In primavera dovrebbe uscire un nuovo storico, un romance regency, per me sarà il terzo di questo genere.


giovedì 27 luglio 2023

Intervista a Francesca Gerla

Intervista


Buongiorno lettori e lettrici 😊

Grazie all'agenzia letteraria Saper Scrivere e a Elisa ho intervistato l'autrice Francesca Gerla del romanzo "L'isola di Pietra" e la ringrazio per il suo tempo e la sua disponibilità.

Ecco il calendario dell'Inteview tour e l'intervista completa.


24 luglio: Paper Purrr

25 luglio: Le letture di Adso

26 luglio: Lilith Hendrix

27 luglio: La libreria di Anna

28 luglio: Buona Lettura


Ciao Francesca, benvenuta sul blog, ti do del tu, ti va di presentarti brevemente a chi ci legge?


Ciao! Grazie mille. Allora, da sempre coltivo una passione per le lingue straniere e per la letteratura, in particolare quella anglofona. Scrivo fin da piccolina un po’ di tutto. Nella vita ho lavorato a lungo come traduttrice e redattrice, e da qualche anno insegno lingua e letteratura inglese nella mia città. Prima di stabilirmi definitivamente a Napoli, ho vissuto in varie città perché ero curiosa di conoscere il mondo. Ho vissuto sia in Italia che all’estero, ma alla fine il mio cuore restava nel Golfo e ho scelto di tornarci.


Quando hai iniziato a scrivere?

Da piccolissima. Facevo un gioco, e cioè prendevo le figurine avanzate dagli album, le incollavo su dei fogli e scrivevo dei racconti ispirati alle immagini che vedevo, credo fossi in prima elementare. Poi ho continuato, scrivendo poesie, racconti e soprattutto un diario, che ho iniziato a dieci anni e ho scritto fino ai ventinove. Durante le settimane antecedenti la data del mio matrimonio, mi sono impegnata nella rilettura di tutti questi diari: in questo modo ho potuto osservare i cambiamenti che avevo vissuto con il passare degli anni, sia per quanto riguarda la percezione del mondo, essendo passata dall’infanzia alla giovinezza, sia per quanto riguarda lo stile. Considero questo momento di rilettura dei miei diari una sorta di spartiacque: da allora non ho mai più tenuto diari, ma ho iniziato a pensare seriamente alla pubblicazione delle storie che inventavo.


Parlaci del tuo libro “L’isola di Pietra”, come è nato? 

Il romanzo nasce da una immagine: una ragazza che corre sulle rocce dell’isola di Ventotene inseguita da un ragazzo una sera estiva, sotto lo sguardo benevolo della luna. L’idea era creare una metafora del rapporto tra uomini e donne: lei sicura e apparentemente spericolata, lui incerto, di fronte al grande dirupo del vero amore…


Perché un lettore dovrebbe rimanere incollato alle pagine del tuo libro? Cosa ha di speciale?

Credo che, al di là del significato che ho voluto dare a questa storia, delle metafore e dei simboli che ciascuno potrà ritrovare secondo la propria sensibilità, si tratti anzitutto di una storia d’amore, piena di segreti, colpi di scena, flashback, collegamenti, ritrovamenti. Il tutto, secondo un filo che collega ogni elemento del passato della protagonista: un ricordo evocato da tante sensazioni sensoriali quante sono quelle che la visitano durante le contrazioni. Il presente della narrazione, infatti, coincide con il parto di Pietra.


C’è qualcosa del tuo ambito personale che hai voluto riportare nel romanzo? 

In genere nei miei romanzi lascio sempre spie che chi mi conosce può riconoscere. Ad esempio, parlo di una gelateria dove andavo da bambina, oppure descrivo una casa avendo presente una vera abitazione che conosco, o rivesto un personaggio con le stesse fattezze dei miei conoscenti e parenti. Una curiosità: Pietra ha un occhio nero e uno nocciola, come una mia cara amica che si è subito riconosciuta… Ma, a parte questi omaggi, di mio nei romanzi c’è solo il desiderio di narrare e rispondere ad alcuni interrogativi di varia natura che mi pongo io personalmente sull’esistenza. Per il resto, è una storia inventata di sana pianta.


Nel romanzo viene trattato il tema della maternità, come mai questo tema?

Più che di maternità, si parla soprattutto di gravidanza e parto, una parte della vita della donna che raramente trova spazio, con dovizia di dettagli, nella narrativa. L’ispirazione nasce dal fatto che l’ho concepito poco dopo il mio primo parto e l’ho poi completato e organizzato per la pubblicazione mentre ero incinta della seconda. Le sensazioni che descrivo sono le mie: mi sono solo divertita a immaginare cosa avrei provato se avessi avuto un figlio da sola in una città non mia… Ho scelto di descrivere il parto perché è un momento speciale nella vita di una donna, in cui il corpo diventa padrone in maniera prepotente e sconvolgente. In una società come la nostra, così attenta a ripulire la vita quotidiana dagli elementi più vistosi e magari meno piacevoli della corporalità, spesso si perde di vista il dato inconfutabile che siamo animali e, in quanto tali, abitiamo un corpo che comanda su di noi più di quanto vorremmo. Nel quotidiano, la vita dell’anima appare preponderante, nel nostro costante confronto con il nostro io; ma nei momenti in cui il corpo vive esperienze estreme, come nella malattia e nel parto, siamo costretti a riconoscerci per quello che siamo veramente, una fusione di tensioni opposte, eppure necessarie le une alle altre. Con questo romanzo ho voluto sottolineare il ruolo predominante del corpo nella organizzazione dei nostri pensieri e della nostra vita intima.


Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura? Se sì, che libri ami leggere? 


La passione per la scrittura nasce dalla passione per la lettura, non riesco a immaginare la prima senza la seconda. Amo i romanzi che parlino di questioni esistenziali, che affrontino grandi temi. Non amo molto i romanzi di genere, anche se ogni tanto mi piace anche variare. Amo i grandi classici e le storie contemporanee appassionanti, che ci aiutano a capire meglio chi siamo oggi. L’ultimo libro che ho finito di leggere, ad esempio, è un bellissimo romanzo di Gianni Solla, scrittore napoletano, edito da Einaudi: Il ladro di quaderni. Una storia delicata e profonda. Attualmente, invece, sono alle prese con la rilettura di Frankenstein di Mary Shelley: spiegandolo in classe, infatti, mi sono resa conto di aver dimenticato alcuni passaggi fondamentali. Ho la fortuna di poterlo leggere in inglese, per cui intervallo alla lettura dei romanzi italiani quella di altri paesi e, se posso, leggo in lingua originale.


Qual è il tuo autore/autrice preferito? Hai preso ispirazione da lui/lei? 


I libri che ho amato sono tanti. Non tutti ovviamente mi hanno ispirato allo stesso modo. Tuttavia, posso dire che il titolo dell’isola di Pietra è un omaggio all’isola di Arturo di Elsa Morante, una storia che mi ha colpito molto quando ero ragazzina e che parla della bellissima isola di Procida.


Che cosa ti appaga di più nello svolgere l’attività di scrittrice? 


Creare personaggi, storie, vite che mi sembrano vere. La creazione è un processo entusiasmante, nel quale calarsi può risultare così coinvolgente da farci cambiare la nostra percezione della vita.


Cosa si prova a vedere una propria opera pubblicata? 


È sempre una bellissima emozione, come sentire il parere delle persone che lo hanno letto. Una soddisfazione impagabile.


Che rapporto hai con i lettori e con le recensioni? 


Sono sempre molto curiosa di sapere cosa ne pensano gli altri di quello che scrivo, anche perché non di rado mi è capitato che i lettori cogliessero elementi che non avrei immaginato. Spesso i punti di riflessione che mi hanno suggerito recensori e lettori hanno condizionato costruttivamente la mia scrittura.


Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?


Amo molto il mare, come si può capire anche leggendo il romanzo. Adoro andare a teatro, cinema, nei musei soprattutto di arte contemporanea. Amo viaggiare, trascorrere molto tempo con la mia famiglia (non mi sembra mai abbastanza), e frequentare i miei tanti amici cui dedico tempo e attenzioni.


In conclusione non posso che chiederti: hai altri progetti editoriali per il futuro? 


Ho nel cassetto un romanzo inedito, ma attualmente sto lavorando a una raccolta di poesie che credo vedrà la luce nel 2024. È la prima volta che mi cimento in un progetto così esteso di poesie: spero davvero di riuscire a essere soddisfatta di questa ulteriore prova…


giovedì 25 agosto 2022

Intervista a Eveline Durand

 


 


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi qui con la rubrica "L'intervista del mese". 

Come sapete ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Con il mese di agosto, ho intervistato Eveline Durand, autrice del romanzo "White Colors" edito Delrai

Vi lascio il suo libro con la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 

white colors
TRAMA

Lorena ha quasi diciannove anni e lavora duramente per costruirsi un futuro. L’egoismo dei genitori, in eterno conflitto, l’ha spinta a crescere in fretta per ritagliarsi il suo angolino d’indipendenza. Alessandro vanta un nutrito conto in banca, una carriera d’ingegnere informatico in ascesa e la libertà che ogni ventinovenne vorrebbe avere. Lorena soffre di sindrome di abbandono. Alex è albino. È The Chariot, un celebre gioco online a farli conoscere. Sulla piattaforma virtuale, Lorena non è complessata per i suoi traumi o per la sua eccessiva altezza e Alex può sfuggire agli sguardi della gente che sussulta di fronte al suo aspetto pallido. La loro vita, però, subisce una svolta repentina non appena si incontrano. Finalmente avranno il coraggio di essere se stessi, in una società che rifiuta il diverso.

ROMANZO AUTOCONCLUSIVO.


Ciao Eveline, ti va di presentarti a chi ci legge?

Ciao Anna. Grazie mille per questa opportunità! 

Eveline Durand è il mio nome d'arte, l'ho scelto per poter spaziare con la fantasia e dedicarmi a ogni genere letterario (e poi, ho sempre desiderato un soprannome ma nessuno me l'ha mai dato).



Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato alle elementari. Sono arrivata qui da Madrid a otto anni; imparare l'italiano scrivendo storie mi è sembrata una scelta divertente.

Alle medie mi hanno regalato una Olivetti lettera 92 e ho scritto la mia prima "opera", seguendo la scia avventurosa dei Goonies. 



Parlaci del tuo libro White Colors

White Colors – tutti i colori del bianco, per me è stata la prima storia romance ambientata in Italia. Ho scelto la mia Versilia perché mi manca da morire, infatti ho ripercorso le piazze, i locali e i paesaggi della mia adolescenza. Avevo conosciuto una coppia che si è innamorata online, con tanto di problemi legati alla lontananza e alla provvisoria impossibilità di vivere un rapporto fisico. Il "muro" che ho scelto per dividere Alex e Lorena si chiama albinismo da una parte e insicurezza dall'altra.



Che temi tratta il tuo libro? 

Ho tentato di descrivere una storia come tante, pur nella sua diversità. Le persone hanno un universo dentro di sé, c'è molto da dire senza andare a cercare drammi e problematiche per accattivarsi i lettori. Eppure, da brava amante dei cliché, mi sono invischiata in una storia di sofferenza personale e alienazione. Il tutto è molto soggettivo, perché Alex non ha mai subito bullismo da bambino, anzi, per la sua diversità era considerato una specie protetta, una mosca bianca (scusate il gioco di parole).


A chi è dedicato? 

Quando l'ho scritto l'ho dedicato a un'amica, una persona che credevo di conoscere a fondo ma che poi mi ha delusa su diversi fronti.  Ho mantenuto la dedica per rimanere coerente (e perché ogni cosa può diventare una lezione). In quel momento della mia vita era la cosa giusta da fare e non voglio rinnegare niente. 



Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Sì, ma non mi accontento mai. Vorrei avere una giornata di almeno una quarantina d'ore, soprattutto perché ho due figli e altre passioni a cui non posso rinunciare.



Che genere di libri ami leggere?

Il mio amore va a Doyle, Lovecraft, Cussler, Follet, Musso…

Però mi piace fare la "talent scout" dei poveri… nel senso che ricerco piccoli gioielli nel mondo del self. A volte mancano i mezzi per raggiungere i lettori, pur sapendo scrivere divinamente, quindi, perché non dare la precedenza ai talenti senza voce? 



Che cosa ti appaga di più nello svolgere l’attività di scrittrice? 

Dare forma a un'idea, passando da uno scarabocchio a uno schemino su un Post-it, per poi modellare personaggi vividi e profondi e far soffrire e sospirare i lettori.



Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?

Sono una creativa a tutto tondo. Disegno, creo, improvviso. Nel mio gruppo diamo vita a rievocazioni storiche in costume (vittoriano, ovviamente) e cene con delitto. Sono un Vecchio lupo scout, leggo manga e guardo anime… eh sì, la lista è troppo lunga, quindi smetto… 



Hai altri progetti editoriali per il futuro?

Certo! Non vedo l'ora di poter spifferare cosa abbiamo in mente per le prossime uscite (ma non posso dire niente, Malia potrebbe linciarmi). Insieme alla Delrai Edizioni, che sostiene le mie follie narrative, abbiamo in programma un 2023 con il botto.

 


CONTATTI

Pagina IG eveline_durand








venerdì 29 luglio 2022

Intervista a Noemi Granà

 


 


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi qui con la rubrica "L'intervista del mese". 

Come sapete ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Con il mese di luglio, ho intervistato Noemi Granà, autrice del romanzo "You and I" 

Vi lascio il suo libro con la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 


YOU AND I
TRAMA

Kristen, una ragazza del Minnesota ha accanto a sé Nicole, la sua amica d'infanzia con cui trascorre la maggior parte del tempo.

Durante la sua adolescenza, si ritrova a convivere con una realtà difficile e questo la porta a cambiare città, sperando in una vita migliore, sperando di accantonare il passato. Ed è proprio lì, a Boston, dove in parte ci riuscirà.

Grazie ai ragazzi che l'accoglieranno tra risate e scherzi, avrà modo di trovarsi in una vera famiglia.

James, scontroso e solitario, la noterà. E questo darà inizio a vari eventi, avvicinamenti e lontananze.


Ciao Noemi, ti do del tu, ti va di presentarti a chi ci legge?

Ciao, ho 22 anni e vivo in Sicilia in un piccolo paesino della provincia di Palermo. Oltre a leggere, mi piace molto guardare serie tv, film, anime e ascoltare musica. Amo gli animali, soprattutto i cani. Mi piace fare shopping online e mangiare. 



Quando hai iniziato a scrivere? 

Ho iniziato a scrivere nei primi anni di superiori. Sulla piattaforma Wattpad.



Come mai hai deciso di dedicarti al genere romance?

Perché penso che l’amore possa rendere deboli ma subito dopo anche più forti. Proprio come è successo a James. 

Ho voluto parlare di questo tipo di amore: un amore fatto di sguardi, sensazioni, pazienza, paura, semplicità, conforto… 



Parlaci del tuo libro “You and I”


Kristen, convive con una realtà difficile: il padre violento e la madre assente a causa del lavoro. 

Questo la costringe a cambiare città, lasciare la sua migliore amica Nicole… lasciare la sua città natale. 

A Boston conoscerà un gruppo di ragazzi che l’accoglieranno, tra questi c’è James. Un ragazzo solitario, arrogante e sensibile. 

Da questo momento si inizia a conoscere la sua storia. 

Kristen è una figura femminile molto forte. 



Che temi tratta il tuo romanzo? 

Attraverso questo libro ho cercato di trasmettere alcuni messaggi come: problemi familiari, violenza domestica, insicurezze, il lutto, la paura di guardarsi dentro, di accettarsi, ecc… 



Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Si, mi piace molto leggere. E quando posso, blocco del lettore permettendo dedico molto tempo alla lettura. 



Che genere di libri ami leggere?

Mi piacciono molto i romance, horror, fantasy, thriller. Non mi attraggono molto le poesie e i gialli. 



Hai altri progetti editoriali per il futuro? 

Si, in questo periodo sto finendo di scrivere il sequel di You and I, sarà una dilogia. 

Dopo mi dedicherò a completare le storie iniziate tanti anni fa. 


CONTATTI AUTRICE 

Potete trovarmi anche su:

 TikTok  noemig.autrice99 

Wattpad   n_oemi00 

Twitter   noemig9900 



venerdì 24 giugno 2022

Intervista a Alessia Malvestio e Michele Boschiero

 


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi qui con la rubrica "L'intervista del mese". 

Come sapete ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Con il mese di giugno, ho intervistato Alessia Malvestio e Michele Boschiero, autori del romanzo "Breve come la notte" per la Bre Edizioni. 

Io ho avuto il piacere di leggere e recensire il romanzo 👉 https://www.lalibreriadianna.it/search?q=breve+come+la+notte

Vi lascio la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 

breve come la notte

TRAMA

Irene è una ragazza con un presente nebuloso e un passato che la tormenta. Introversa e disponibile, ama Riccardo e adora Alice, l’amica di una vita, ma il lavoro non la soddisfa. Ha sempre sognato di diventare pasticcera, non ce la fa più a consegnare pasti alle mense aziendali a bordo del suo sgangherato furgoncino. Aspetta solo una telefonata che potrebbe cambiarle la vita. È quando sembra che le cose vadano per il meglio, che scoppia un nuovo temporale: riappare Andrea. Perché l’ex fidanzato è tornato dalle macerie del passato? Cosa ne sarà di lei ora? Sarà disposta a dubitare delle proprie certezze? Ignorarlo è impossibile, cercarlo inevitabile. Nella vita, nel lavoro e in amore è necessario fare delle scelte. Bisogna rischiare e spesso le soluzioni non sono scontate. Sul suo cuore sta per calare una nuova Notte, troppo breve per dipanare ogni incertezza. Siamo davvero disposti a perdere noi stessi senza sapere cosa ci aspetta?



Ciao Alessia e Michele, vi va di presentarvi a chi ci legge?

Siamo Alessia e Michele, autori di “Breve come la notte”, e per quanto possibile cercheremo di parlare al plurale. Ognuno di noi si è avvicinato alla scrittura ormai diversi anni fa. Crediamo che questa passione sia intrinseca in noi stessi, come qualcosa di innato a cui non possiamo e non vogliamo rinunciare. È uno strumento che sfruttiamo per sfogarci, ma anche per imparare a esprimere emozioni e sensazioni quotidiane.



Quando avete iniziato a scrivere?

Alessia: la mia nonna ha una vecchia macchina da scrivere che mi ha sempre incuriosito. Ѐ stato proprio con questa che ho scritto le mie prime storie, prima di dedicarmi alla scrittura con l’attuale consapevolezza.

Michele: sono prima di tutto un appassionato lettore e la voglia di scrivere nasce proprio dai romanzi che ho letto. Fin da ragazzino ho invidiato le storie che leggevo, desiderando raccontarne altrettanto belle per affascinare altri lettori come me.


Parlateci del vostro libro “Breve come la notte”

Breve come la notte racconta la quotidianità, con le sue difficoltà e contraddizioni. Tutti noi abbiamo degli obiettivi da raggiungere e dei sogni a cui aspirare. Irene è esattamente questo: cerca la stabilità emotiva ed economica. Dopo anni di tormenti, finalmente tutto sembra andare per il verso giusto, con un lavoro, un fidanzato e una migliore amica, ma basta poco per far vacillare ogni certezza. L’ex Andrea ritorna nella sua vita con una proposta troppo allettante: un lavoro in una pasticceria, quello che ha sempre desiderato.

Irene è davvero disposta a mettere in discussione le proprie certezze?


Di che genere è? 

“Breve come la notte” è un romanzo rosa ma anche e soprattutto un romanzo di formazione. Attraverso le storie d’amore di Irene, prima quella con Andrea e poi quella con Riccardo, la nostra protagonista ha l’occasione di interrogarsi sulla propria vita, sul lavoro, su ciò che davvero vuole per se stessa. Nel corso del romanzo cercherà di trovare una risposta alle centinaia di domande che le daranno il tormento in seguito al ritorno di Andrea.


Che temi tratta il vostro romanzo? 

Il romanzo tratta temi delicati come la violenza sulle donne, fisica e psicologica. Riccardo infatti non è il fidanzato perfetto, ma è spesso preda della sua stessa rabbia, che in passato ha sfogato su Irene. Inoltre, cerca in tutti i modi di ostacolarla, di impedirle di prendere scelte che potrebbero avvicinarla alla realizzazione dei suoi sogni. E, purtroppo, anche questa è una forma di violenza.


Dedicate del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Certo, siamo convinti che non si possa essere bravi scrittori se non si è anche lettori. Entrambi leggiamo molto, spesso generi diversi. Ci piace la tranquillità e la spensieratezza che solo perdersi tra le pagine ci permette di ottenere.


Che genere di libri amate leggere?

Alessia: Amo leggere soprattutto storie drammatiche, che riescano a trasmettermi emozioni. 

Michele: leggo volentieri romanzi classici e d’avventura, ma anche narrativa contemporanea.


Che altre passioni avete oltre la scrittura/lettura?

Ci piace viaggiare, fare lunghe passeggiate tra i boschi e andare alla ricerca di posti nuovi da scoprire. Ultimamente molto meno, per i motivi che ormai tutti conosciamo, ma contiamo di rimetterci presto lo zaino in spalla. 


Avete altri progetti editoriali per il futuro? 

Entrambi stiamo continuando a scrivere, perché semplicemente non potremmo vivere senza. Stiamo sviluppando due storie diverse che speriamo possano raggiungere il pubblico molto presto. Al momento non possiamo dirvi altro, ma sentirete ancora parlare di noi.


Contatti

Per qualsiasi curiosità potete contattarci su Instagram, dove siamo presenti come @alessia_malvestio e @michele.bosk, su Facebook con i nostri account personali, e Alessia anche con la sua pagina “Alessia Malvestio autrice”. Ovviamente per conoscerci meglio potete leggere “Breve come la notte”. Si capisce molto delle persone leggendo ciò che scrivono.






giovedì 17 marzo 2022

Intervista a Carola Cestari

 


 


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi qui con la rubrica "L'intervista del mese". 

Come sapete ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Con il mese di marzo, ho intervistato Carola Cestari, autrice del romanzo "Nero Catrame" per la Dragonfly Edizioni. 

Vi lascio il suo libro con la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 


TRAMA

L’uomo si muoveva velocemente al buio, tra le foto appese ad asciugare e discuteva animatamente con il suo interlocutore. “Le riconosci? Dove sono ora? Devi fermare tutto questo…”Il silenzio faceva eco alle sue parole che si disperdevano lentamente assorbite dall'oscurità.








Ciao Carola, ti do del tu, ti va di presentarti a chi ci legge?

Volentieri. Mi chiamo Carola Cestari, abito a Milano con la mia famiglia e 3 gatti. Adoro viaggiare, leggere e coltivare piante sul balcone. Scrivo per hobby e per passione.


Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato nell’estate del 2018. I miei figli erano partiti con gli amici per le vacanze e io ho improvvisamente realizzato di aver del tempo libero per me. Così, avendo notato in internet l’annuncio di un concorso per racconti, ho deciso di parteciparvi. Da lì è nato tutto. Da allora, una cinquantina di miei racconti sono stati premiati in concorsi vari. Quando ho vinto un concorso della casa editrice Dragonfly nel dicembre 2020, mi è stata data la possibilità di pubblicare un romanzo e nel maggio 2021 è uscito “Nero catrame”.


Come mai hai deciso di dedicarti al genere giallo/thriller?

Sono un’appassionata lettrice di thriller e quindi è stato il genere che mi ha attratto maggiormente. In realtà, ho poi scritto tantissimi racconti diversi, in particolare di fantascienza. 


Parlaci del tuo libro “Nero Catrame”

Con piacere. Il titolo trae origine dalla sensazione che prova la protagonista, Anna, una giovane poliziotta di Vancouver, quando l’assalgono crisi d’ansia e di panico. Le sembra di essere assorbita di una sostanza vischiosa e scura che la fa soffocare. In effetti, Anna ha avuto un’infanzia e un’adolescenza traumatiche e da quei ricordi non riesce a liberarsi. Il suo lavoro di poliziotta non sempre l’aiuta, perché si trova ad affrontare situazioni complesse, che acuiscono le sue fragilità, ma si sforza in ogni modo di portare a termine i casi che le vengono affidati. In particolare, quello della scomparsa di alcune giovani, che non sembrano avere alcuna relazione fra loro. Cercherà di immedesimarsi in loro, mentre la sua vita personale e lavorativa si intrecceranno sempre più, fino all’epiloga che porterà alla risoluzione del caso, ma nuovi misteri si affacceranno nella sua vita. Da qui prenderà l’avvio il sequel di “Nero catrame” che sarà pubblicato nei prossimi mesi.


Ti sei ispirata a qualche autore in particolare per scriverlo?

No, non mi sono ispirata a nessuno in particolare ma a tutti in generale. Ho letto tantissimi autori e non saprei davvero fra quali scegliere. Tutte quelle letture mi hanno sicuramente influenzato, ma quello che volevo mettere in particolare evidenza erano le fragilità di Anna, una persona nella quale ognuno di noi può immedesimarsi, non il solito poliziotto senza paura.


Che temi tratta il tuo romanzo? 

Svariati: affronta il tema della solitudine delle giovani donne che vivono in grandi città, della genitorialità assente o anaffettiva, di figli non voluti o ripudiati, delle molestie sessuali sui minori. Ma anche dell’importanza dell’empatia, delle amicizie, della perseveranza e del coraggio.


Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Direi che leggo molto più di quanto scrivo. In realtà, fatico sempre a trovare il tempo di scrivere. Lo faccio solo da pochi anni, mentre leggere per me è sempre stato una compagnia fedele fin da quando ero bambina. Dal momento che lavoro a tempo pieno e ho una famiglia, riesco a scrivere solo durante le vacanze, nel weekend o negli spostamenti in metro.


Che genere di libri ami leggere?

Amo i thriller ma anche i romanzi di fantascienza. Inoltre, la narrativa in genere, in particolare Alice Munro, che parla di donne e storie familiari. Non trascuro la lettura di libri di poesia. L’amo molto, soprattutto i classici latini e greci.


Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?

Amo coltivare piante sul balcone, talvolta piccoli orti. Abito in città perciò il mio terrazzo rappresenta l’unico fazzoletto di “terra” che posso coltivare. Perciò mi ingegno in ogni modo per adornarlo di piante officinali e fiori colorati. Il tutto, circondata dai miei 3 gatti, che ho adottato abbandonati in strada anni fa.


Hai altri progetti editoriali per il futuro? 

Sì, a inizio febbraio è stato pubblicato, sempre da Dragonfly Edizioni, il mio secondo libro. Si tratta di una raccolta di 15 racconti gialli, in cui il mistero si interseca con la vita quotidiana dei protagonisti, con varie sfumature di intensità, dal giallo al noir più acceso. 

Vi sono narrate relazioni d’amore nelle quali il caso modifica il corso delle esistenze, rapporti fra fratelli e amici che affrontano morti inaspettate e inspiegabili, ritrovamenti casuali di oggetti che modificano per sempre la vita dei fortuiti possessori. Senza dimenticare alcuni anziani che guidati dalla curiosità, scoprono verità finora celate ai più. Coloro che vengono coinvolti negli enigmi sono a volte semplici spettatori, in altre situazioni influiscono attivamente nel trasformare gli eventi inspiegabili in veri e propri casi da risolvere.

Oltre a ciò, tra pochi mesi verrà pubblicato il sequel del mio romanzo giallo “Nero catrame”, nel quale la protagonista, Anna, dovrà risolvere un altro caso e molti avvenimenti interverranno ancora nella sua complicata vita personale.


CONTATTI CON L'AUTRICE 


I miei libri sono disponibili, in versione e-book e cartaceo, su Amazon, sul sito della casa editrice Dragonfly edizioni e ordinabili in libreria. Inoltre, sul sito di Dragonfly, in caso di e-book, è possibile scegliere la copertina di “Nero catrame” fra 3 diverse versioni, a piacere.

Io sono comunque sempre a disposizione dei lettori per discutere e chiacchierare dei miei libri, sia su Instagram che Facebook.

Ti ringrazio per questa bella intervista e grazie anche ai lettori che ci hanno seguite.


LINK AMAZON 


Nero Catrame




sabato 26 febbraio 2022

Intervista all'autrice Stefania Da Forno


 


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi qui con la rubrica "L'intervista del mese". 

Come sapete ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Con il mese di febbraio, ho intervistato Stefania Da Forno, autrice del romanzo "Sei in ogni parte di me" per la Delrai Edizioni. 

Vi lascio il suo libro con la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 


sei in ogni parte di me
TRAMA

L’amore ha varie forme e Leeann lo ha provato sulla sua pelle, per poi allontanarlo. Fuggire dal passato che l’ha resa una donna cinica e anaffettiva le ha permesso di costruirsi una vita indipendente, come articolista freelance per un giornale di cultura, ma questo non le ha fatto dimenticare la se stessa di un tempo, ben nascosta dentro la sua anima ferita, ancora alla ricerca di qualcosa di vero e sincero, di qualcuno che tenga veramente a lei.

Liam, avvocato e uomo pieno di risorse, è alla ricerca di tutto, tranne che dell’amore. Non ne ha paura, non lo allontana, ma sa bene che non è un sentimento facile da provare. Succede, semplicemente, imprevedibile come un uragano, e quando accade è impossibile farne a meno, non lo si può cercare in ogni donna. Un incontro che scombina i piani di entrambi, sconvolgendo la vita dell’uno e obbligando l’altra a scontrarsi con difficoltà che non avrebbe altrimenti mai affrontato. Un susseguirsi di perdersi e ritrovarsi, inseguirsi e respingersi, per trovare quindi la risposta… insieme.


- Ciao Stefania, ti va di presentarti a chi ci legge?

Ciao a tutti, mi chiamo Stefania, abito in un paese sulle Dolomiti Bellunesi, sono una mamma e una lavoratrice part-time. La scrittura e la lettura sono i miei hobby, gli unici che mi aiutano a elaborare le cose belle e brutte che mi succedono, e che mi fanno staccare la spina per qualche ora.



- Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere a trent’anni, per gioco e per divertimento, non per un necessario bisogno. Poi ho visto che non ero così male e ho cominciato a crederci davvero. Quindi, nessuna passione coltivata in tenera età.



- Parlaci del tuo libro "Sei in ogni parte di me"


"Sei in ogni parte di me" è un romanzo nato con non poche difficoltà. È un romanzo sentimentale dove i miei sentimenti sono stati interpretati e messi nero su bianco. Non sempre è facile. Liam e Leeann sono due protagonisti che mi hanno dato tanto e a cui io stessa ho dato tanto. Spero traspaia nelle pagine.



- Che temi tratta il tuo libro? 

Questo libro parla di amore in ogni forma. Amore tra due persone, amore tra amiche, amore per il lavoro, per la famiglia. Parla di amore e della parte più oscura di esso. L’altra faccia della medaglia, insomma.




- A chi è dedicato? 

Questo libro è dedicato alle donne della mia famiglia, perché ognuna di esse ha dovuto sopportare dolori immensi, e ne sono uscite. Io spero di aver ereditato la stessa forza.


- Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Assolutamente. Credo che per scrivere bene, migliorarsi e apprendere, la lettura sia fondamentale. Uno scrittore che non legge non è uno scrittore.



- Che genere di libri ami leggere?

Non ho un genere preferito, mi piace spaziare, alternandoli. Spesso abbino un classico a un fantasy, o un horror a un romanzo rosa. Leggo anche due libri nello stesso periodo, non sono monogama quando si tratta di libri.




- Che cosa ti appaga di più nello svolgere l’attività di scrittore? 

Credo che quello che mi appaga di più sia pensare che le mie figlie, quando saranno grandi, potranno leggere quello che ho scritto. Potranno essere orgogliose di me, e avere sempre qualcosa di mio con loro, dato che in ogni mio libro c’è un pezzo di me.



- Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?

Direi nessuna degna di evidenza. Sono una persona noiosa e semplice. Per me il massimo del divertimento è leggere, scrivere o stare sul divano a guardare un film. 



- Hai altri progetti editoriali per il futuro? 

Per l’anno 2022 non ho niente in programma, mi sono presa una pausa per lavorare più serenamente al prossimo progetto che spero vedrà la luce l’anno prossimo.



CONTATTI DELL'AUTRICE 


 Profilo Instagram: https://www.instagram.com/stefania_daforno/




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domenica 30 gennaio 2022

Intervista a Rachel Sandman


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Oggi sono super emozionata perché inauguro una nuova rubrica per questo 2022 "L'intervista del mese". 

Ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Iniziamo con il mese di gennaio, come prima autrice ho intervistato Rachel Sandman, autrice dei romanzi Echo e Robin per la Delrai Edizioni. 

Vi lascio i suoi due libri con la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 


robin
TRAMA

Jeremy Rivers è un enigma. Ragazzo schivo e solitario, vive la sua vita in modo ossessivamente razionale e senza mai abbandonarsi troppo alle emozioni e ai legami affettivi. Le ombre cupe che cerca di lasciarsi alle spalle convivono in lui e minacciano ogni volta di distruggere la stabilità ritrovata nel corso degli anni. È un’anima colorata e luminosa, quella di una ragazza con le labbra rosse come il peccato, che scuote il suo mondo in bianco e nero, creando, pennellata dopo pennellata, sfumature di colore in grado di convincerlo ad affrontare fantasmi mai sopiti. Due mondi opposti che si incontrano e si amano in modo viscerale, alla ricerca di un’armonia imperfetta, ma autentica, capace di sanare ferite dovute a imposizioni passate e mai del tutto dimenticate. Questa è la storia di un pettirosso che vive la vita fino in fondo, attimo dopo attimo, senza mai scoraggiarsi, perché un bonsai può sopravvivere anche in un luogo inospitale, se lo si cura con devozione, e di una balena, un mostro gigante immerso in un oceano di caos, maestosa e terribile, che ricerca la propria dimensione, affamata di verità e sentimenti reali.



echo

TRAMA

Uno sguardo a volte può cambiare la vita. Ne sa qualcosa Tomas Riley in una Boston estiva, quando incrocia gli occhi di una sconosciuta e ne rimane folgorato. Lei, Samantha Bennett, è una ragazza sfuggente, inafferrabile, che guarda il mondo attraverso una solida corazza. Il loro primo incontro avviene un po’ per caso, ma il secondo… è destino. La sorte inizia a giocare le sue carte e Tom cerca in ogni modo di farsi notare, con battute e gaffe che attirano l’attenzione di Sam. Lei non capisce se il ragazzo è solo un presuntuoso o vuole farla arrabbiare. La passione per la musica avvicinerà due personalità diverse, ma uniche, in una storia come tante altre – o forse no –, perché spesso, se si tratta di emozioni, non è facile capire dove inizia il proprio cuore e finisce quello dell’altro. Il romanzo d’esordio di un’autrice dalla penna travolgente. Due protagonisti fragili, ma forti, vi racconteranno una tenera storia di passione e di vita, perché, anche quando sembra che non ci sia più speranza, l’esistenza riserva sempre una via d’uscita, chiamata amore.




- Ciao Rachel, ti va di presentarti a chi ci legge?

Buongiorno! Sono Rachel Sandman, ho 31 anni, sono una blogger, una libraia e sono autrice di Echo e di Robin. Vivo in un paesino Piemontese quasi sempre immerso nella nebbia e adoro il caffè. Meglio se macchiato caldo. 



- Quando hai iniziato a scrivere?

Penso che i miei primi approcci con la scrittura si possano ricollegare ai banchi di scuola: ero forse l’unica bambina che attendeva con ansia i temi in classe. Ma non l’ansia da agitazione o paura… no… L’ansia bella, l’eccitazione, di leggere quale trama avremmo dovuto seguire, realizzare, creare. 



- Parlaci del tuo libro Robin...

Robin è un romanzo di narrativa sentimentale. Racconta di due persone indipendenti, forti e ben strutturate che si incontrano per caso, per destino potremmo dire… Si piacciono ma sin da subito si percepisce che in lui, in Jeremy, ci sono ombre di un passato ma lasciato alle spalle. È un romanzo che racconta il superamento di questi ostacoli. Ostacoli mentali, che spesso sono frutto della nostra testa. 



- Che temi tratta il tuo libro? 

Un po’ ho già anticipato nella risposta precedente ma… in Robin si parla di crescita, di consapevolezza. C’è rimorso, c’è dolore. C’è una spiritualità che aleggia, in senso ampio, sia attraverso le filosofie orientali sia tra le pagine di una Bibbia consumata. Robin è un romanzo che parla attraverso simboli ma che arriva dritto al punto che è il sentimento, inteso non come semplice legame tra un lui e una lei ma è un qualcosa di più esteso, un affetto che è sì amore ma non solo tra uomo e donna, anzi. È amore quello tra amici, quello tra membri della stessa famiglia, quello tra componenti di una famiglia non di sangue ma comunque intensa. 



- A chi è dedicato? 

Mi piace dire che Robin è per lettori audaci. È per coloro che non hanno preconcetti e che hanno piacere di leggere una storia che non necessariamente può o deve essere etichettata in un genere ma che, in fondo, è semplicemente letteratura. 



- Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Assolutamente. Moltissimo. Sono una libraia quindi stare al passo con le nuove uscite editoriali è simili fa parte del pacchetto. 


- Che genere di libri ami leggere?

Anche qui, detesto pormi limiti. Per questo sono diventata lettrice Onnivora. Non ho un genere che mi precludo a prescindere. Mi lascio stimolare dalle trame. 



- Che cosa ti appaga di più nello svolgere l’attività di scrittore? 

Il confronto con i lettori: quando capisco che una mia storia ha toccato l’animo di qualcun altro. Allora capisco che la magia è parte di questo mondo ed è meravigliosa. 




- Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?

Mi piace molto scattare fotografie. Mi piace realizzare schizzi qua e là. Mi piace guardare film strappalacrime e magonarci su per settimane. 



- Hai altri progetti editoriali per il futuro? 

Al momento sono abbastanza ferma. Diciamo che questi ultimi anni non sono stati facili. Spero di sbloccare presto questa situazione. 



CONTATTI DELL'AUTRICE 

Instagram @rachelsandman2190 

FB Rachel Sandman Author 

Blog rachelsandmanauthor.wordpress.com