Buongiorno lettori e lettrici 😀
Oggi vi parlo del nuovo romanzo breve di Imma Pontecorvo.
Dopo aver recensito il suo romanzo "Il bivio" (la recensione la trovate qui 👉https://www.lalibreriadianna.it/2021/03/recensione-racconto-il-bivio.html ) oggi vi presento "Il diritto di vivere. La voce di Angela"
Titolo : Il diritto di vivere. La voce di Angela
Autrice: Imma Pontecorvo
Editore : Youcanprint (17 agosto 2021)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 202 pagine
Un romanzo che posso definire formativo e pedagogico, mentre "Il bivio" trattava del tema della sicurezza stradale, in questo "Il diritto di vivere" il tema principale sono le barriere architettoniche.
Angela è una ragazzina di 14 anni che ha una vita normale e la passione per i cavalli.
Ed è proprio una caduta da cavallo che cambia la sua vita. Purtroppo cadendo si è fatta male alla schiena e deve rimanere in sedia a rotelle.
Da quel giorno Angela deve imparare a convivere con questo nuovo mezzo e non vuole essere un peso per gli altri.
Naturalmente i suoi genitori sono sconfortati, ma cercano di incoraggiare Angela a riprendere la sua vita, perché anche se ha perso un'ala può comunque vivere.
Anche il fratello minore cambia atteggiamento nei suoi confronti, da quel giorno sembra cresciuto e maturato e si offre di aiutarla.
Ilaria e Giada sono le sue migliori amiche, le sono sempre state vicino e ancora lo sono dopo l'incidente, anche se quando vogliono uscire, in alcuni posti, come al mare, Angela non può andare, perché non c'è un accesso per la sedia a rotelle e questo l'imbarazza.
Anche a scuola la sua classe è situata al secondo piano e il padre di Angela parlando con la direttrice le chiede di far inserire un montascale.
I parcheggi per i disabili inoltre sono sempre occupati e il padre deve sempre parcheggiare lontano facendo fare un tragitto troppo lungo alla figlia.
Sono molti gli ostacoli che Angela dovrà affrontare e superare, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente.
Inizialmente infatti quando usciva con le amiche non beveva nulla per non farsi poi accompagnare in bagno e alle feste non può ballare e divertirsi come gli altri.
A scuola Angela viene anche bullizzata da un suo compagno e si chiude in sé stessa non raccontando a nessuno di questo episodio, ma scrivendolo in un diario che la madre trova per caso e capisce perché la figlia non voleva più uscire di casa.
Con fiducia e coraggio Angela riesce ad accettare la sua condizione e a diplomarsi alla scuola media con un 10 e lode. Inizia a raggiungere i suoi obiettivi e anche a provare nuove emozioni come l'innamoramento.
Infine un incontro per caso con una persona che Angela conosce già, permetterà a lei di aderire ad un'associazione di diversamente abili e di testimoniare la sua esperienza e le sue difficoltà riguardo le barriere architettoniche.
Un racconto di tristezza, di forza, di coraggio, ma anche di speranza nel dar voce a queste persone come Angela, che vivono ogni giorno varie difficoltà per spostarsi.
Mi ha fatto riflettere su come nella nostra società il problema in alcuni casi viene risolto, in altri no e quindi è difficile per le persone in sedia a rotelle accedere a certi luoghi.
Per quanto riguarda i personaggi, ho apprezzato molto che l'autrice abbia pensato ad una protagonista così giovane. La storia entra ancora di più nel cuore e ci si affeziona a questa ragazzina e al suo cambiamento di vita radicale.
Ho amato come le sue amiche le siano sempre state a fianco e non l'abbiano mai lasciata, ma anzi cercano di spronarla a uscire con loro e a divertirsi alle feste.
Per quanto riguarda lo stile, devo dire che essendo un romanzo breve, non ci sono capitoli, ma la narrazione è unica, come fosse un racconto. Lo stile è molto semplice e anche le parole sono molto semplici per permettere la lettura di tutti, anche dei ragazzi più giovani.
Un racconto che fa riflettere sulla vita e sulla nostra società adatto ad essere letto anche dai ragazzi più giovani e nelle scuole per trattare il tema della disabilità.
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TRAMA
Angela è una quattordicenne piena di vita, che, a causa di una caduta da cavallo, si ritrova su una sedia a rotelle. La sua è una condizione irreversibile che cambia radicalmente la quotidianità della ragazza e quella dei suoi familiari. La madre Luciana, all'inizio, nega l'accaduto rifiutandosi di accettare che Angela ha definitivamente perso l'uso delle gambe. La ragazzina, al suo rientro dall'ospedale, dietro pressione delle amiche, riprende a uscire, anche se le barriere architettoniche non le sono d'aiuto e limitano la scelta dei posti a cui può avere accesso a bordo della sua carrozzina. Alla fine dell'anno scolastico, si diploma a pieni voti e decide di iscriversi al Liceo Classico, insieme alle sue due amiche di sempre, Ilaria e Giada. Sebbene le difficoltà, nella sua nuova condizione, non manchino, Angela non smette mai di lottare, dando prova di tenacia e forza d'animo. Passano un paio di anni e l'incontro casuale con la sua ex insegnante di sostegno le apre nuove prospettive. Potrà finalmente mettere la sua esperienza al servizio degli altri lottando con loro per un obiettivo comune, perché l'unione fa la forza e ciò che conta è non arrendersi, qualsiasi cosa accada.