"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario."
TRAMA
Sage Singer è una ragazza solitaria. Evita ogni contatto con il mondo,
nasconde il proprio volto sfregiato in seguito ad un incidente, si
rifugia in una relazione clandestina perché le consente di non
impegnarsi fino in fondo. Finché non stringe amicizia con un vecchio
signore, Josef Weber. Insegnante in pensione, di origine tedesca, Weber è
un filantropo benvoluto da tutti nella piccolo comunità in cui vive. Ma
un giorno, contando sul rapporto di stima e affetto che li lega, Weber
chiede a Sage un favore molto particolare che sconvolgerà la ragazza.
Scioccata, confusa, Sage non acconsente ma non può rifiutarsi di
ascoltare la confessione dell’anziano amico. Weber è stato nelle SS ed
era fra le guardie di Auschwitz. E la nonna di Sage è una sopravvissuta
ai campi di sterminio… Più voci narranti si alternano nella scrittura
di Jodi Picoult, come sempre magistrale nel riannodare il filo dei
ricordi sepolti nel passato e delle emozioni che agitano il presente. E
la chiave, ancora una volta, sta nella potenza della narrazione: «Un
racconto può essere molto potente. Può cambiare il corso della storia.
Può salvare una vita. Ma può anche essere un buco nero, o le sabbie
mobili, in cui si rimane impantanati, incapaci di scrivere per
liberarsi». Sta a noi, alla nostra coscienza, scegliere la strada da
prendere.
TRAMA
Edek e Mala: un giovane prigioniero
politico polacco e una ragazza ebrea bella e vitale s’innamorano nel
campo di sterminio di Auschwitz. Mala Zimetbaum ha fascino, carisma,
cultura – conosce molte lingue e per questo viene scelta dalle SS come
interprete e traduttrice – oltre a essere una donna di grande
generosità, di cui dà prova aiutando in ogni modo le compagne di
prigionia. Anche Edek, Edward Galiński, è una persona fuori
dall’ordinario: tra i primissimi deportati di Auschwitz-Birkenau,
incarcerato meno di due mesi dopo l’apertura del lager voluto
da Heinrich Himmler, Edek ha visto nascere e crescere la macchina del
genocidio ma non si dà mai per vinto.
Nel 1944, sebbene il Terzo Reich si
avvicini alla sconfitta, nei campi di sterminio il massacro continua a
pieno ritmo. Il 24 giugno, Mala e Edek riescono a fuggire grazie a un
travestimento: comprando l’aiuto di un ufficiale nazista Edek recupera
un’uniforme da SS e, con Mala vestita da prigioniero, esce dal campo
esibendo un permesso falso. Purtroppo il loro sogno di libertà
naufragherà presto: ricatturati sul confine polacco, in
circostanze ancora oggi non del tutto chiare, Edek e Mala vanno incontro
con coraggio al loro destino.
TRAMA
Se questo è un uomo racconta la storia di Primo Levi, prigioniero per circa un anno a Auschwitz, prima della liberazione; in queste pagine l’autore ci racconta la disumana e disumanizzante vita nel campo: umiliazioni, offese, distruzione fisica e psicologica.
Fulcro del libro non è tanto l’orrore della deportazione, delle baracche e delle camere a gas, quanto l’abbrutimento dell’uomo,
la sua identità limitata a un numero, la sua riduzione ad animale, per
cui esiste solo l’istinto alla sopravvivenza e, quando anche questo
viene meno, si riduce ad un’ombra consumata.
Lo stile del libro,
diretto, lineare e semplice, rende i fatti raccontati ancora più
angoscianti e non lascia via di fuga a chi legge, che è chiamato a
interrogarsi, a chiedersi se l’uomo descritto dalle pagine sia ancora un
uomo o se sia diventato irrimediabilmente altro.
TRAMA
Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È
cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma
quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme
ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà
dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la
sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come
Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare
il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la
povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo
figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello
spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo
con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro
sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore…
TRAMA
Anne Frank è una ragazzina ebrea che durante la Seconda Guerra Mondiale è
costretta a nascondersi per sfuggire ai nazisti. Insieme ad altri sette
compagni vive in clandestinità nella casa sul retro in Prinsengracht
263 ad Amsterdam. Dopo più di due anni questi clandestini vengono
scoperti e deportati nei campi di concentramento. Il padre di Anne, Otto
Frank, è l'unico degli otto inquilini dell'Alloggio segreto a
sopravvivere. Il diario che Anne ha scritto durante il periodo trascorso
in clandestinità la renderà famosa in tutto il mondo.
TRAMA
Quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario e quali le
tecniche per annientare la personalità di un individuo? Quali rapporti
si creano tra oppressori e oppressi? Chi sono gli esseri che abitano la
"zona grigia" della collaborazione? Come si costruisce un mostro? Era
possibile capire dall'interno la logica della macchina dello sterminio?
Era possibile ribellarsi? E ancora: come funziona la memoria di una
esperienza estrema? Le risposte dell'autore di Se questo è un uomo nel
suo ultimo e per certi versi più importante libro sui Lager nazisti. Un
saggio per capire il Novecento e ricostruire un'antropologia dell'uomo
contemporaneo.
TRAMA
Peter Faber è un soldato semplice, un insegnante spedito sul fronte
orientale. Katharina Spinell è una ragazza di Berlino, con un lavoro
poco attraente e genitori oppressivi. I due si sposano senza essersi mai
conosciuti: è un matrimonio di assoluta convenienza, che garantisce a
lui una licenza di dieci giorni, a lei una pensione dovesse Peter morire
in guerra. Inaspettatamente, i due ragazzi si innamorano a prima vista,
e al momento della separazione si scambiano promesse di fedeltà e di un
futuro insieme. Il ricordo dei brevi giorni passati con Katharina e il
sogno di una vita familiare al ritorno, sono le uniche cose che
permettono a Peter di resistere agli orrori del fronte russo, raccontati
nei dettagli, quasi sempre per dialoghi con il gruppetto di commilitoni
che lo accompagnerà fino a "quando tutto sarà finito". Anche Katharina,
a Berlino, si ripete che "quando tutto sarà finito" riuscirà a crearsi
una vita con Peter e il bambino che nel frattempo si accorge di
aspettare, e soprattutto a sfuggire al controllo ossessivo di un padre
convinto seguace della dottrina nazista: è questo il personaggio che
meglio di tutti rappresenta la Germania del tempo, quella della
"banalità del male", quella della gente comune che ritiene legittimo
impadronirsi delle case degli ebrei deportati, stanare i fuggiaschi e
continuare a brindare alla vittoria e a godere dei privilegi conquistati
all'interno del regime anche quando la realtà annuncia la sconfitta.
TRAMA
A10567: è ancora giovanissimo Alexander Altmann, ma non ha
bisogno di guardare il numero tatuato sul suo braccio, lo conosce a
memoria. Sa anche che per sopravvivere ad Auschwitz, dovrebbe
irrobustirsi, ma è difficile in quell’inferno.
Ogni giorno deve assistere a umiliazioni, violenze e soprusi indicibili.
Ma Alexander ha imparato subito che per non morire bisogna essere forti
e duri soprattutto nel cuore. Quando però gli viene affidato il compito
di domare il nuovo cavallo del comandante di Auschwitz, in Alexander
nasce un motivo di nuova speranza: se riuscirà a superare la diffidenza
dell’animale e a condurlo al passo, forse guadagnerà il rispetto dei
suoi carcerieri. Se fallirà, invece, sarà la morte per entrambi.
Si può rimanere umani dove non c’è più compassione? Ispirato a una storia vera, un racconto toccante e commovente.
TRAMA
Varsavia, 1942. Mira è una ragazza piena di coraggio e di amore per la
sua famiglia, rinchiusa nel ghetto di Varsavia sotto l'occupazione
nazista. Con lei vivono la madre e la sorellina Hannah, che Mira
protegge a ogni costo. Per loro, Mira sfida la feroce polizia, esplora
la città in cerca di cibo decente, protetta solo dagli occhi verdi che
non la fanno sembrare ebrea. Finché un giorno le «iene», come ha
soprannominato i gendarmi polacchi che prendono ordini dalle SS, la
fermano e sembrano non lasciarsi
ingannare dal suo aspetto, come se fiutassero con avidità una facile
preda. Ma mentre Mira si sente spacciata, un giovane biondo la afferra
improvvisamente e la bacia, facendola passare per la sua fidanzata. La
ragazza è salva, e da quel momento Daniel non la perderà più di vista.
Né nell'orrore, quando Mira scoprirà che tutti gli abitanti del ghetto,
nessuno escluso, sono destinati allo sterminio nei campi. Né nel
coraggio, quando lei deciderà di entrare nella resistenza. Né per tutti i
lunghissimi 28 giorni durante i quali, insieme a un gruppo di altri
ragazzi, sfiderà i nazisti nella più impensabile delle imprese: la
rivolta del ghetto contro le forze di occupazione. La più lunga rivolta
degli ebrei nella Seconda guerra mondiale.
Ne "I ragazzi del ghetto" la Storia assume le sembianze di un gruppo di
adolescenti con la loro incoscienza, i loro amori, le loro paure e il
loro impareggiabile coraggio. E si scrolla così dalla polvere del tempo
per diventare memoria viva, emozionante.
TRAMA
Il protagonista di questo libro è Bruno un bambino di nove anni che è
costretto al trasferimento da Berlino ad “auscit” a causa del lavoro del
padre. La passione di Bruno è esplorare e scoprire cose nuove. Con
questo personaggio l’autore ci fa vivere una vicenda, che è stata
sicuramente una delle peggiori avvenute nel corso della storia,
attraverso gli occhi di un bambino, che sicuramente non capisce la
gravità della situazione. Un bambino che subisce forti condizionamenti
dai parenti (in modo particolare dal padre), ma il cui modo di pensare
ed agire resta innocente ed ingenuo. Il padre di Bruno lavora
nell’esercito, ed’è a causa del suo lavoro che la famiglia è costretta
al trasferimento, infatti “il Furio” dice che ha grandi progetti per
lui. È un uomo molto rigido e attento al rispetto delle regole. Viene
sempre ammirato dal piccolo Bruno, che lo vede come un idolo. Si
trasferiscono in mezzo alla campagna in una casa fredda e isolata. Dalla
finestra della camera di Bruno si vedevano costruzioni di mattoni
rossi, dalle quali usciva del fumo. Bruno sentendosi solo non accettava
di vivere in quel posto, fino a quando un giorno esplorando la zona
intorno vide che dietro a una recinzione stava seduto un bambino, molto
magro, vestito con un pigiama a righe e così fece amicizia pensando di
aver trovato finalmente un amico con cui parlare e giocare. L'amicizia
diventa sempre più solida, fino a quando un giorno Shumel il bambino del
recinto, disse a Bruno di non riuscire a trovare più suo padre nel
campo.
Allora Bruno si offre di aiutarlo e trova un modo per entrare nel campo:
complice il pigiama a righe. Così Bruno scopre finalmente cosa si
nascondeva dietro a quel reticolo e inconsapevoli di tutto, i due
bambini, vengono portati insieme ad altre persone in uno stanzone
affollato dove c'è il finale della storia, un finale lasciato in sospeso
dall'autore ma che ci fa capire quello che è accaduto.
Passati diversi mesi, la madre e la sorella Gretel pensarono che Bruno
se ne fosse tornato a Berlino da solo e, decisero di fare ritorno anche
loro. Solo dopo un anno viene fuori la dura verità, quando il Furio si
recherà nel campo di concentramento, vedrà la recinzione sollevata e i
vestiti di Bruno, si renderà conto di aver perso il suo bambino.
TRAMA
Nella Germania della Seconda guerra mondiale, quando ogni cosa è in
rovina, una bambina di nove anni, Liesel, inizia la sua carriera di
ladra. All'inizio è la fame a spingerla, e il suo bottino consiste in
qualche mela, ma poi il vero, prezioso oggetto dei suoi furti sono i
libri. Perché rubarli significa salvarli, e soprattutto salvare se
stessa. Liesel infatti sta fuggendo dalle rovine della sua casa e della
sua famiglia, accompagnata dal fratellino più piccolo e diretta al paese
vicino a Monaco dove l'aspetta la famiglia che li ha adottati.
Nell'inverno gelido e bianco di neve, il bambino non ce la fa, ed è
proprio vicino alla sua tomba che lei trova il primo libro. Il secondo,
invece, lo salva dal fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti.
Col passare del tempo il numero dei libri cresce e le parole diventano
compagne di viaggio, ciascuna testimone di eventi terribili ai quali la
bambina sopravvive, protetta da quei suoi immortali, straordinari,
amorevoli angeli custodi.