Buongiorno lettori e lettrici 😀
Oggi vi parlo di "Rotta verso il Nepal" di Claudio Longo che ringrazio molto per la collaborazione e per la copia cartacea 😀
Titolo: Rotta verso il Nepal
Autore: Claudio Longo
Lunghezza stampa: 250 pagine
Lingua: Italiano
Data di pubblicazione: 6 novembre 2020
"Rotta il verso il Nepal" è un diario di viaggio dell'autore Claudio Longo.
Ammetto che mi incuriosiva questo libro soprattutto perché mi immaginavo di scoprire posti che non ho mai visto dal vivo, ma solo in tv e così è stato.
Claudio racconta in prima persona il cammino che ha fatto in Nepal. Mi ha sorpreso come lui avesse il suo lavoro da cuoco e abbia abbandonato tutto per partire alla ricerca di sé stesso. La sua vita aveva bisogno di una svolta che solo lasciando tutto e partire poteva rendere viva e unica.
Dopo aver visitato molte nazioni e continenti approda in Nepal, dove inizia il suo cammino a piedi.
La sua avventura inizia con un'atmosfera di umidità altissima, l'autore racconta che i vestiti erano sempre bagnati e alla sera era difficile asciugarli per il giorno dopo.
In un viaggio in pullman sgangherato e che perdeva pezzi di carrozzeria incontra Rafa, un ragazzo spagnolo, con cui farà amicizia e saranno compagni di viaggio lungo quasi tutto il cammino fino a raggiungere l'Himalaya.
L'autore in ogni capitolo descrive il paesaggio che lo circonda, la vegetazione, ma anche la popolazione che lo abita, sempre molto ospitale e generosa con i turisti stranieri.
Vengono descritti i bambini nepalesi, il cibo e le bevande del posto, ma anche gli ostacoli che ha dovuto affrontare.
La parte che mi ha colpito di più è stata senz'altro quella che riguarda le sanguisughe.
L'autore spiega dettagliatamente che il viaggio non è solo divertimento e conoscere posti nuovi, ma è soprattutto fatica, spirito di adattamento e prendere del tempo con sé stessi, per questo durante il cammino molte volte sia lui che Rafa hanno bisogno di alcune pause per meditare.
Posso dire che è stata una lettura molto profonda e intensa, scoprire questi luoghi anche solo dalla lettura mi ha permesso di immergermi nel paesaggio e immaginare davvero quei posti.
Ho apprezzato moltissimo come l'autore tra un capitolo e l'altro inserisca delle foto che ha scattato lui e sono perlopiù primi piani di nepalesi che lui stesso ha incontrato. Mi sono emozionata a vedere i primi piani dei bambini e degli anziani che nonostante la loro povertà hanno sempre il sorriso sulle labbra.
Penso che fare un viaggio del genere non sia semplice, ci vuole molto coraggio a lasciare tutto e partire, ma anche molta forza e resistenza, soprattutto in paesi come il Nepal con condizioni climatiche molto particolari.
Sicuramente un viaggio così non è per tutti, ci vuole allenamento e tenacia e per questo ammiro molto Claudio per la sua forza, anche in momenti spiacevoli ha cercato di andare avanti, anche quando c'è stato un problema con la sua macchina fotografica non si è arreso e ha cercato di ripararla.
Una lettura che consiglio a chi ama i diari di viaggio perché è un racconto introspettivo in cui l'autore con uno stile comunque ricercato e con alcune frasi filosofiche si mette a nudo e racconta tutto ciò che gli succede in modo diretto.
Auguro all'autore molti bei e lunghi viaggi alla scoperta del nostro meraviglioso mondo e gli consiglio di continuare a scrivere i suoi diari di viaggio arricchiti da fotografie.
Buona lettura
LINK AMAZON
TRAMA
Ho scelto Il Nepal per cercare me stesso.
Seguendo la direzione di un viaggio che mi ha concesso una nuova forma di evoluzione per combattere nella mia interiorità tutti i limiti che fino a prima non mi avevano concesso di osservare i miei sogni.
Perché non avevo ancora compreso che dentro i miei sogni c'era l'immagine di quella felicità sempre apparentemente distante.
E allora il destino mi ha condotto fino a 4000m, sul meraviglioso cammino di trekking dell’Annapurna, dove ho trovato la concessione e il desiderio spirituale di una libertà che ha visto i suoi colori nascere lungo ogni alba infuocata sull’Himalaya, davanti alla scenica di vette pronte a togliere il fiato.
Il Nepal. Il luogo per urlare apertamente al mondo tutto ciò che non funziona in me. Per cercare ampiezza negli sguardi puri di quei volti orientali, spiccanti nel donarti sacralità ed un senso diretto con una vita che non ero stato capace di riconoscere con il dovuto senso di sfida.
È stato il viaggio a salvarmi la vita e “Rotta verso il Nepal” nasce come un diario introspettivo che, attraverso paesaggi divini, ritratti di anime libere e versi vagabondi, spalanca con agognata sincerità il desiderio di voler credere in se stessi, di realizzarsi e procedere, ascoltando il nostro cuore come unica leva ispiratrice.
Nessun commento:
Posta un commento