Buongiorno lettori e lettrici 😉
Oggi vi parlo di "Le ragazze della scienza" che ho letto grazie alla Readalong organizzata da Tandem Collective.
Ringrazio Camilla e la casa editrice Aboca per l'opportunità e la copia 💖
SCHEDA
Autrice: Olivia Campbell
Titolo: Le ragazze della scienza
Lunghezza stampa: 438 pagine
Lingua: Italiano
Editore: Aboca Edizioni
Data di pubblicazione: 31 gennaio 2025
#girlpower 💪
Una lettura perfetta in occasione della Giornata della Memoria e non solo!
"Le ragazze della scienza" è un libro molto interessante, perché ci permette di zoomare sulla scienza del periodo nazista in Germania. Cosa succedeva agli scienziati, ai ricercatori, ai fisici, agli insegnati in quell'epoca?
E soprattutto come erano viste le donne che intraprendevano questa carriera?
Attraverso questo romanzo, anzi più un saggio direi, conosciamo la storia di quattro donne: Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen che nonostante i loro studi e la loro carriera, dovettero fuggire dalla Germania in quanto ebree o perché considerate contro il nazismo.
Ciò che più colpisce è come per loro la strada sia sempre stata sbarrata, essendo donne non venivano considerate, non riuscivano ad avere un lavoro, nemmeno delle referenze.
Per fortuna, ad un certo punto, hanno trovato qualcuno che credeva in loro e le hanno aiutate, e posso dire che queste quattro donne sono state molto fortunate, ma sicuramente ce ne saranno state altre che non hanno avuto la loro stessa fortuna.
La società in quegli anni era davvero molto severa e piena di pregiudizi nei confronti delle donne e con il nazismo tutto ciò si aggravò ancora di più.
Le nostre quattro protagoniste, da un momento all'altro perdono tutto, il loro lavoro e il loro sacrificio, per fuggire dalla Germania che è la loro unica via di salvezza.
Lise andrà in Svezia, dove inizialmente è molto difficile per lei adattarsi, mentre le altre vanno negli Stati Uniti aiutate da alcune associazioni che mettevano a disposizione dei fondi e da alcuni amici.
Ed è proprio qui che il loro talento emerge, anche se sempre con un po' di difficoltà, fino a compiere delle vere e proprie scoperte importanti in campo fisico.
Devo dire che da questo volume emerge chiaro e tondo il coraggio e la determinazione delle donne. L'autrice ha voluto renderle protagoniste, dare loro i giusti riconoscimenti e meriti.
E' proprio un libro #girlpower come ho riportato all'inizio!
Leggendo le varie tappe, ho postittato molte frasi molto dure e intense, alcune delle quali mi hanno davvero fatto innervosire, queste donne (e chissà quante altre) hanno dovuto subire davvero un sacco di discriminazioni.
Ci sono delle parti in cui sono raccontate le loro scoperte che sono più tecniche, ma comunque non difficili, anche se l'autrice secondo me, vuole mettere in evidenza principalmente il contesto sociale e culturale che ha influenzato le loro vite e carriere.
Credo che un libro come questo, per quanto intenso e molto impegnativo da leggere, sia comunque necessario per apprendere il passato, ma per guardare anche il presente e sperare in un futuro in cui il talento e l'intelligenza possano essere espressi senza ostacoli.
Un bel saggio che ci insegna che dobbiamo avere coraggio e resilienza nei momenti più difficili.
Buona lettura :)
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TRAMA
Negli anni Trenta, la Germania era una fucina del pensiero scientifico ma, dopo che i nazisti presero il potere, le cittadine ebree e le donne furono costrette a lasciare i loro incarichi accademici. Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen erano scienziate eminenti nei loro campi ma, a causa delle loro origini ebraiche o dei loro sentimenti antinazisti, non ebbero altra scelta che fuggire. Lo straziante viaggio che le condusse fuori dalla Germania divenne una questione di vita o di morte... Lise Meitner fuggì in Svezia, dove poi scoprì la fissione nucleare (anche se il merito fu attribuito solo a Otto Hahn…), e le altre scapparono negli Stati Uniti, dove portarono la fisica avanzata nelle università americane: Hertha Sponer fece progredire lo studio degli spettri di numerosi composti chimici; il brevetto messo a punto da Hedwig Kohn migliorò l’illuminazione e il suo lavoro condusse all’interpretazione quantistica della dispersione ottica; Hildegard Stücklen fu in grado di determinare l’effetto delle radiazioni cosmiche sui meteoriti. A prescindere da dove approdarono, ognuna di loro rivoluzionò il campo della fisica quando sembrava non avessero nessuna possibilità di riuscirci, spronando altre giovani donne a fare lo stesso. Frutto di un accuratissimo lavoro di documentazione durato anni e scritto con una prosa cinematografica, Le ragazze della scienza dà finalmente voce a queste straordinarie donne pioniere: il loro intelletto era altrettanto abbagliante di quello di tutti gli uomini con cui collaborarono, ma dovettero lavorare il doppio per dimostrarlo. Lise Meitner, Hedwig Kohn, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen contribuirono a creare, di fatto, la prima generazione di fisiche, mostrandoci inoltre come la sorellanza e la curiosità scientifica possano trascendere i confini e persistere di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili.