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giovedì 25 agosto 2022

Intervista a Eveline Durand

 


 


Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi qui con la rubrica "L'intervista del mese". 

Come sapete ogni mese intervisterò un autore/autrice per conoscere di più la loro vita oltre la scrittura. 

Con il mese di agosto, ho intervistato Eveline Durand, autrice del romanzo "White Colors" edito Delrai

Vi lascio il suo libro con la trama e l'intervista. 

Buona lettura! :) 

white colors
TRAMA

Lorena ha quasi diciannove anni e lavora duramente per costruirsi un futuro. L’egoismo dei genitori, in eterno conflitto, l’ha spinta a crescere in fretta per ritagliarsi il suo angolino d’indipendenza. Alessandro vanta un nutrito conto in banca, una carriera d’ingegnere informatico in ascesa e la libertà che ogni ventinovenne vorrebbe avere. Lorena soffre di sindrome di abbandono. Alex è albino. È The Chariot, un celebre gioco online a farli conoscere. Sulla piattaforma virtuale, Lorena non è complessata per i suoi traumi o per la sua eccessiva altezza e Alex può sfuggire agli sguardi della gente che sussulta di fronte al suo aspetto pallido. La loro vita, però, subisce una svolta repentina non appena si incontrano. Finalmente avranno il coraggio di essere se stessi, in una società che rifiuta il diverso.

ROMANZO AUTOCONCLUSIVO.


Ciao Eveline, ti va di presentarti a chi ci legge?

Ciao Anna. Grazie mille per questa opportunità! 

Eveline Durand è il mio nome d'arte, l'ho scelto per poter spaziare con la fantasia e dedicarmi a ogni genere letterario (e poi, ho sempre desiderato un soprannome ma nessuno me l'ha mai dato).



Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato alle elementari. Sono arrivata qui da Madrid a otto anni; imparare l'italiano scrivendo storie mi è sembrata una scelta divertente.

Alle medie mi hanno regalato una Olivetti lettera 92 e ho scritto la mia prima "opera", seguendo la scia avventurosa dei Goonies. 



Parlaci del tuo libro White Colors

White Colors – tutti i colori del bianco, per me è stata la prima storia romance ambientata in Italia. Ho scelto la mia Versilia perché mi manca da morire, infatti ho ripercorso le piazze, i locali e i paesaggi della mia adolescenza. Avevo conosciuto una coppia che si è innamorata online, con tanto di problemi legati alla lontananza e alla provvisoria impossibilità di vivere un rapporto fisico. Il "muro" che ho scelto per dividere Alex e Lorena si chiama albinismo da una parte e insicurezza dall'altra.



Che temi tratta il tuo libro? 

Ho tentato di descrivere una storia come tante, pur nella sua diversità. Le persone hanno un universo dentro di sé, c'è molto da dire senza andare a cercare drammi e problematiche per accattivarsi i lettori. Eppure, da brava amante dei cliché, mi sono invischiata in una storia di sofferenza personale e alienazione. Il tutto è molto soggettivo, perché Alex non ha mai subito bullismo da bambino, anzi, per la sua diversità era considerato una specie protetta, una mosca bianca (scusate il gioco di parole).


A chi è dedicato? 

Quando l'ho scritto l'ho dedicato a un'amica, una persona che credevo di conoscere a fondo ma che poi mi ha delusa su diversi fronti.  Ho mantenuto la dedica per rimanere coerente (e perché ogni cosa può diventare una lezione). In quel momento della mia vita era la cosa giusta da fare e non voglio rinnegare niente. 



Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Sì, ma non mi accontento mai. Vorrei avere una giornata di almeno una quarantina d'ore, soprattutto perché ho due figli e altre passioni a cui non posso rinunciare.



Che genere di libri ami leggere?

Il mio amore va a Doyle, Lovecraft, Cussler, Follet, Musso…

Però mi piace fare la "talent scout" dei poveri… nel senso che ricerco piccoli gioielli nel mondo del self. A volte mancano i mezzi per raggiungere i lettori, pur sapendo scrivere divinamente, quindi, perché non dare la precedenza ai talenti senza voce? 



Che cosa ti appaga di più nello svolgere l’attività di scrittrice? 

Dare forma a un'idea, passando da uno scarabocchio a uno schemino su un Post-it, per poi modellare personaggi vividi e profondi e far soffrire e sospirare i lettori.



Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?

Sono una creativa a tutto tondo. Disegno, creo, improvviso. Nel mio gruppo diamo vita a rievocazioni storiche in costume (vittoriano, ovviamente) e cene con delitto. Sono un Vecchio lupo scout, leggo manga e guardo anime… eh sì, la lista è troppo lunga, quindi smetto… 



Hai altri progetti editoriali per il futuro?

Certo! Non vedo l'ora di poter spifferare cosa abbiamo in mente per le prossime uscite (ma non posso dire niente, Malia potrebbe linciarmi). Insieme alla Delrai Edizioni, che sostiene le mie follie narrative, abbiamo in programma un 2023 con il botto.

 


CONTATTI

Pagina IG eveline_durand








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