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lunedì 20 settembre 2021

Recensione "Il sussurro di Aiace"

Buongiorno lettori e lettrici 😀

Buon lunedì e buon inizio settimana.

Oggi vi parlo di un romanzo giallo "Il sussurro di Aiace" che gentilmente le autrici Rita Serra e Daniela Anedda mi hanno mandato in copia digitale e le ringrazio 😀


il sussurro di aiace
SCHEDA

Titolo: Il sussurro di Aiace

Autrici: Rita Serra e Daniela Anedda

Genere: Romanzo Giallo

Pagine: 187






Scrivere un giallo penso che non sia facile, soprattutto quando c'è un caso complicato da risolvere e si deve arrivare all'assassino. Deve essere pianificato tutto nei massimi dettagli, avere una scaletta da seguire e cercare di depistare il lettore. 

"Il sussurro di Aiace" è un giallo che ha tutti questi elementi che il genere richiede: un caso da risolvere, delle prove da trovare, la ricerca della verità. 

Siamo nel 2016, il commissario Sertani sta tenendo una conferenza in cui parla dei diversi tipi di suicidio. 

Prima di concludere il suo discorso, una donna del pubblico alza la mano per intervenire e cerca di sfidarlo a colpi di dialettica. 

Soltanto il giorno dopo Sertani capirà che la donna della conferenza è il nuovo medico legale Olimpia Rivelli che tornando a casa dall'incontro assieme al marito è stata testimone di un suicidio; un uomo si è buttato da un parapetto davanti ai loro occhi. 

Da questo momento iniziano le indagini, si scopre che l'uomo che si è suicidato è un famoso notaio che in tasca tiene dei biglietti del cinema per il giorno seguente. 

Il commissario inizia le indagini dalla famiglia del notaio cioè dalla moglie e dal figlio tredicenne. Scopre così che la moglie soffre di depressione ed è proprio lei a rivelare che il marito non si prendeva più cura di lei e del figlio e probabilmente aveva un'amante. 

Secondo la moglie, l'amante è la segretaria, ma anche per lei è molto strano che il marito si sia suicidato. 

Viene alla luce il passato, Sertani scopre che un certo signor Vitali minacciava il notaio perché alla morte della zia, l' avrebbe convinta a non lasciare nulla al nipote. 

Ed è qui che a Sertani viene un dubbio: il notaio si è suicidato o qualcuno lo ha convinto a farlo?

Alla fine del romanzo, la verità verrà a galla e Sertani assieme alla sua squadra riuscirà a risolvere il caso. 

Per quanto riguarda i personaggi posso dire che Sertani è un personaggio molto determinato, ma anche molto sensibile. E' stato lasciato all'altare perché la sua ragazza è fuggita con il suo migliore amico e ora vive con un pappagallo. E' molto bella e amorevole questa amicizia che ha con il pappagallo e mi ha fatto anche sorridere in alcuni passaggi. 

Spero che nei prossimi volumi di questa serie anche Sertani conoscerà l'amore e mi piacerebbe conoscere di più anche il personaggio di Olimpia, il medico legale di cui non si sa molto. 

Lo stile a quattro mani delle autrici è molto semplice, non è un giallo complicato con molti personaggi e molti indizi in cui ti perdi, ma anzi si riesce a seguire bene la storia e sono stata coinvolta e incuriosita fino alla fine. 

E' stata una lettura piacevole, un libro non impegnativo di circa 200 pagine che si leggono volentieri in poco tempo. 

Una storia che mi è piaciuta molto, sia per il caso in sè che per i personaggi della squadra di Sertani che vorrei sicuramene ritrovare in un prossimo volume.

Già da questo primo volume posso dire che diventerà una bella collana e una bella serie perché è davvero ben scritto. 

Lo consiglio ovviamente agli amanti del genere giallo. 

Buona lettura! 


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TRAMA

Un anno dopo essere stato incluso come beneficiario di un testamento milionario, il notaio Guido Romagnoli si suicida.

Se il medico legale Olimpia Rivelli ha assistito al suicidio della vittima, perché l'autopsia conduce verso l'ipotesi di un omicidio?

Cosa è successo veramente al notaio Romagnoli e perché ci sono altri casi simili archiviati come suicidi?

Se sono stati uccisi, chi è il loro assassino?

Sarà il commissario di Polizia Elia Sertani a portare alla luce una verità inaspettata.


 LE AUTRICI

Rita Serra: nata nel 1989, è laureata in Filologie e Letterature Classiche e Moderne. Ama leggere libri sin da quando all’età di sei anni i genitori le regalarono un libro per Natale.

Da quel momento, libro dopo libro, è nata in lei la voglia di cimentarsi con la scrittura. Così, nell’anno del diploma, scrive il manoscritto fantasy “I guerrieri di Nur”, che la madre invia a un editore. Nel 2009, arriva la risposta positiva della casa editrice e l’autrice fa il suo esordio. Nel 2016 pubblica con Il mio libro il suo secondo romanzo fantasy “Il sacrario dei Padri”. Nel 2021 pubblica due raccolte di ballate e apre il blog “Il pub dei racconti” in cui pubblica sotto lo pseudonimo di Victoria Dark. Dietro richiesta dei lettori del blog, i racconti vengono raccolti e pubblicati nel libro che porta il titolo del blog stesso.

A febbraio del 2021, crea con la madre Daniela Anedda il personaggio del commissario di Polizia Elia Sertani e a giugno pubblica il primo romanzo che lo vede protagonista.

Daniela Anedda: nata nel 1960, è un’appassionata lettrice con una predilezione particolare per i libri gialli. “Il sussurro di Aiace” è il suo romanzo d’esordio.

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