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venerdì 13 ottobre 2023

Recensione "Il vento soffia dove vuole"

 Buongiorno lettori e lettrici 😊

Oggi vi parlo di "Il vento soffia dove vuole" il nuovo romanzo di Susanna Tamaro edito Solferino

Ringrazio ancora di cuore la casa editrice e Camilla di Tandem Collective Global per aver organizzato la Readelong e avermi dato questa opportunità di lettura. 

il vento soffia dove vuole

SCHEDA

Autrice: Susanna Tamaro

Titolo: Il vento soffia dove vuole

Lunghezza stampa: 240 pagine

Lingua: Italiano

Editore: Solferino

Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023





Dopo aver letto "Va' dove ti porta il cuore" ho letto assieme ad altri blogger questo romanzo che è definito un po' il seguito "morale" di "Va' dove ti porta il cuore". 

Lo stile infatti è molto simile ed è implicito fare dei confronti con il grande classico che ha venduto milioni di copie, anche se sono completamente due romanzi diversi, con personaggi diversi. 

Anche in questo nuovo romanzo lo stile è quello delle lettere. Qui però non c'è n'è solo una, ma ce ne sono ben tre. 

Non è più una nonna a scrivere una lettera, ma è una madre, Chiara, che scrive le lettere alle sue due figlie e al marito. 

Chiara non è soltanto una madre, è anche una moglie e una figlia e nelle sue lettere conosciamo la sua vita presente e il suo passato. 

Durante le vacanze di Natale, Chiara si ritrova da sola nella casa di collina, in quanto sia i figli che il marito sono fuori casa per qualche giorno. Decide così di aprire il suo cuore e scrivergli delle lettere per sentirsi vicina a loro. 

La prima lettera che scrive è per Alisha, una ragazza che è stata adottata, ormai ventenne, in cui Chiara racconta il motivo dell'adozione e i suoi sentimenti. Chiara inizia a rivelare a lei un segreto che non aveva mai rivelato a nessuno riguardo al suo passato da ragazzina e scrive che ora è una donna forte, ma è sempre stata fragile. 

La seconda lettera la scrive a Ginevra, la figlia naturale di diciott'anni che ha un carattere totalmente diverso da Alisha. Ginevra è stata sempre legata alla nonna che proviene da una famiglia altolocata. Da lei ha preso la passione per l'arte, per i quadri e per i ritratti e anche il suo essere un po' vanitosa. A lei la madre rivela la sua infanzia piena di regole impartite dai suoi genitori aristocratici, mentre lei voleva solo essere una bambina come tutte le altre e godere della sua libertà. A Ginevra racconta anche come ha conosciuto il padre, da come sia passata da ragazza chiusa e solitaria a lasciarsi andare ad una storia d'amore. 

L'ultima lettera è quella scritta al marito Davide, questa lettera l'ho trovata molto dolce e anche straziante per certi versi. Mi ha fatto riflettere su come a volte certe persone vengono additate da certe parole e pregiudizi non veri e devono cercare di difendersi e dimostrare il contrario. 

Le lettere che mi sono piaciute di più sono quelle di Alisha e del marito Davide. 

Per quanto riguarda Chiara penso che da madre volesse con queste lettere fermarsi un attimo, pensare alla sua vita, riflettere su ciò che ha vissuto e raccontarlo alle sue persone care, lasciando un po' di sé stessa in ognuno di loro. 
Un po' mi è dispiaciuto non trovare una lettera dedicata al piccolo Elia. 

Per quanto riguarda lo stile dell'autrice devo davvero ringraziare Tandem per avermi fatto scoprire questa autrice, non avevo mai avuto l'occasione di leggere nulla di suo, ma Susanna Tamaro ha una scrittura talmente profonda che in più punti bisogna fermarsi, riflettere e interiorizzare. 
E' uno stile molto profondo e intenso caratterizzato da molte tematiche. Originale è anche il fatto che non ci siano capitoli, ma solo le tre lettere scritte una dopo l'altra. 

In questo romanzo sono presenti sicuramente molti temi: le differenze generazionali, la famiglia, l'adozione, il rapporto genitori/figli, ma anche il rapporto tra sorelle. 

Mi è piaciuto molto che questo romanzo sia ambientato ai giorni nostri, con temi e problematiche reali e attuali. Rispetto a "Va' dove ti porta il cuore" è più moderno e al passo con i tempi. 

Il finale mi ha lasciato molta speranza e molta serenità per questa famiglia e l'ho apprezzato. 

Detto ciò, per me, questi due romanzi di Susanna Tamaro sono stati una vera lettura coccola, entrambi i volumi mi hanno fatto riflettere e mi hanno toccato in alcuni punti. 

"Va dove ti porta il cuore" forse mi è piaciuto di più perché l'ho sentito maggiormente per alcuni temi e perché era il primo volume dell'autrice che leggevo, ma comunque entrambi i libri sono state delle belle letture. 

Ringrazio ancora per questa opportunità e sono contenta di aver letto questi romanzi e averne discusso con altri lettori. 

Buona lettura :) 

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TRAMA 

Ci sono momenti nella vita in cui si sente il bisogno di prendersi una pausa e ripercorrere con calma, senza le continue incombenze quotidiane, le tappe della nostra esistenza. Un viaggio che, anche nei momenti difficili e bui, ci ha portato a provare un sentimento di riconoscenza e gratitudine verso chi ha condiviso con noi il cammino, le prove, le epifanie. Così Chiara, alla soglia dei sessant’anni, approfittando dell’improvviso silenzio che avvolge la sua casa in collina, decide di scrivere tre lettere. La prima alla luminosa figlia adottiva, Alisha, ormai ventenne; la seconda alla diciottenne Ginevra, la problematica figlia naturale; e la terza all’amato e solido marito Davide, con il segreto intento che un giorno la farà leggere anche al piccolo Elia, arrivato in un momento di grande crisi familiare. Sono tutte, in qualche modo, lettere d’amore, declinate nei diversi linguaggi in cui si esprime questo sentimento invincibile e misterioso che ci lega indissolubilmente gli uni agli altri, aprendo nel nostro cuore porte segrete che non sapevamo di avere. Trent’anni dopo Va’ dove ti porta il cuore, Susanna Tamaro ci riporta all’interno di complesse dinamiche generazionali, regalandoci pagine preziose che sovrastano il vociare confuso di questi tempi. Il vento soffia dove vuole ci cattura, ci consola e ci guarisce. Un romanzo profondo, appassionante e ricco di umorismo che è un inno alla forza dei legami familiari e all’importanza di dare un senso alla nostra vita.

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