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venerdì 3 marzo 2023

Recensione "Il tavolo blu"


review il tavolo blu

Buongiorno lettori e lettrici 😉

Eccomi oggi con la mia tappa del review party del romanzo "Il tavolo blu" di Manuela Costantini

Ringrazio l'agenzia letteraria Saper Scrivere e Elisa per l'opportunità.

Ringrazio la Morellini Editore per la copia cartacea. 

La settimana scorsa è uscito il mio articolo su un tema molto importante del romanzo che trovate qui 👉 https://www.lalibreriadianna.it/2023/02/seconda-tappa-blogtour-il-tavolo-blu-il.html


il tavolo blu
SCHEDA

Titolo: Il tavolo blu

Autrice: Manuela Costantini

Lunghezza stampa: 239 pagine

Lingua: Italiano

Editore: Morellini Editore

Data di pubblicazione: 27 gennaio 2023





Sapevate che ogni colore ha un proprio significato?

"Il tavolo blu" è un romanzo che tratta storie familiari, il passato contrapposto al presente, il dualismo vita e morte, ma anche i colori con il loro significato. 

La vicenda si svolge ad Amalbena, un piccolo paese che si affaccia sul mare. 

Mirna è una ragazza che ha appena perso la madre e che ora non le rimane che vivere con Ottavio, che non è il suo padre biologico. 

Sua madre Diana si è infatti suicidata e Mirna non riesce a capirne il motivo. Sua madre non l'avrebbe mai fatto, non l'avrebbe abbandonata dopo il passato che ha vissuto. 

Tra Mirna e Diana c'è sempre stato un bel rapporto e addirittura Diana è partita con la figlia piccola proprio per raggiungere Amalbena e ricominciare una nuova vita. 

Tra i vari dubbi e la ricerca della verità, Mirna lavora e la sua vita sentimentale è divisa tra due uomini. 

Da una parte c'è Germano, che però è impegnato con la sua migliore amica e sta per sposarsi con lei, dall'altra Stefano, un ragazzo dai capelli rossi che la corteggia, ma a cui lei non sembra interessata. 

Il momento che sta passando Mirna non è certo dei migliori, sta cercando di elaborare il lutto della madre ed è innamorata di un uomo che si sta per sposare con la sua amica. 

Un giorno Mirna passeggiando per la cittadina, entra in un ristorante dai tavoli colorati e decide di sedersi al tavolo blu. 

Rachele, la proprietaria, le si avvicina e vedendo che è sola inizia a parlarle. 

Questo incontro sarà determinante per Mirna perché nota che Rachele ha la stessa collanina che aveva anche sua madre, anche se di un colore diverso. 

Mirna scopre così che Rachele conosceva benissimo sua madre e che erano addirittura come sorelle. Rachele ha passato l'infanzia in un orfanotrofio assieme a Diana, da lì non si sono più lasciate, insieme hanno condiviso tutta la loro vita, fino a poi separarsi in età adulta. 

Da allora non si erano più viste e Rachele scopre solo ora che Diana si è suicidata e non ha avuto occasione di rivederla di persona. 

Mirna inizia così a conoscere sua madre tramite i racconti di Rachele e i loro incontri si fanno sempre più frequenti. Addirittura Rachele cerca di aiutare Mirna a elaborare il lutto insegnandole a scolpire. 

Ma Mirna scoprirà qualcosa in più di sua madre grazie anche ad un diario che Ottavio le dà, era il diario dei ricordi in cui Diana scriveva i suoi pensieri in modo molto semplice e spontaneo. 

Mirna lo legge non solo per curiosità, ma per cercare di trovare qualche indizio e qualche segnale che abbia indotto la madre a fare un gesto estremo. 

Intanto Rachele e Mirna entrano in sintonia e Mirna le confida che vorrebbe conoscere anche il suo vero padre. Rachele però le rivela che non lo conosce ma che è disponibile ad accompagnarla per cercarlo. 

Riuscirà Mirna a scoprire la verità sul suo passato? E la verità sulla morte di sua madre Diana?

Questo romanzo mi è piaciuto molto per i temi che vengono affrontati, per le storie familiari, i segreti, gli intrighi e perché è un romanzo con molti personaggi femminili. 

Per quanto riguarda i personaggi infatti, Mirna è un personaggio complesso, in alcuni momenti l'ho compresa e capita, in altri un po' meno, anche se molte scelte secondo me sono dettate proprio dal suo stato d'animo. Ho comunque apprezzato il suo lato psicologico, il rimorso e la tristezza per la morte della madre, la voglia di superare questo momento ma allo stesso tempo di cercare delle risposte. 

Mi è piaciuto anche il personaggio di Rachele, questa donna che cerca di aiutare Mirna e che le racconta tutto il suo passato vissuto con Diana. 

Una menzione non posso che farla per i personaggi maschili di Ottavio e Scorza. Ottavio anche se non è il padre di Mirna è sempre un padre per lei e lo dimostra, Scorza invece è un personaggio molto particolare, un pescatore che vive a contatto con la natura e pertanto uno spirito libero. 

Per quanto riguarda lo stile, Manuela scrive in terza persona, ogni personaggio è ben caratterizzato e delineato. Lo stile è scorrevole, con i giusti dialoghi e descrizioni. Anche i capitoli sono brevi e questo mi ha permesso di leggere il libro in due giorni. 

Le tematiche sono davvero molteplici, si passa da argomenti forti come il suicidio, la perdita, il lutto, il tradimento, all'amore, amicizia e famiglia. 

Una storia che devo dire mi ha coinvolto, di solito saghe familiari non ne leggo tantissime, ma questa è sicuramente una storia che mi ha preso fin dalle prime pagine proprio perché si entra subito nel racconto "in medias res". 

Non posso che consigliarvi questa storia, ricca di sentimenti, di metafore e di personaggi che potrebbero davvero essere realmente esistiti. 

Un intreccio di vite che formano un romanzo ricco di emozioni. 

Buona lettura 


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Il tavolo blu


TRAMA

Mirna vive ad Amalbena, una piccola città sul mar Adriatico. Ci è arrivata da bambina, insieme a sua madre Diana, che ora è morta. Mentre cerca di raccogliere i pezzi e affrontare il lutto insieme al suo patrigno, incontra Rachele, che ha da poco preso in gestione un ristorante in città. Si è trasferita per ricominciare, un'altra volta. Quando Mirna entra nel ristorante di Rachele e va a sedersi al tavolo blu, le due scoprono di avere molto in comune: Diana. Diana e Rachele sono cresciute insieme in un orfanotrofio, hanno vissuto diciannove anni in simbiosi come sorelle, nonostante non avessero neppure un gene in comune. Tra Rachele e Mirna nasce un rapporto fatto di confidenze, avvicinamenti e distanze. Tra loro lo spettro del ricordo di Diana, sempre presente.

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