Buongiorno lettori e lettrici 😀
Oggi vi parlo del romanzo "Ci vediamo quando torno" che gentilmente l'autore Nicola Francioni mi ha mandato in copia digitale e che ringrazio :)
SCHEDA
Titolo: Ci vediamo quando torno
Autore: Nicola Francioni
Pagine: 219
Casa editrice: bookabook
Genere: Formazione
L'autore ha deciso di devolvere il ricavato della vendita di questo romanzo all’AIL - Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma.
"Ci vediamo quando torno" è un libro molto originale, più che una lettura è stata una vera e propria esperienza, perché con alcune domande che si incontrano durante la lettura si riflette e ci si interroga cercando delle risposte.
E' una storia in cui il protagonista è il libro stesso, sì avete capito bene, il punto di vista è in prima persona un libro, ma non un libro qualsiasi, un libro bianco, con le pagine bianche e la copertina bianca.
Il libro contiene soltanto delle istruzioni nella prima pagina scritte dall'autore, Nicola, in cui spiega che chiunque verrà in contatto con questo libro dovrà scrivere un pensiero e poi lasciarlo in un posto casualmente, così che altri lo trovino e lo rifacciano girare.
Nicola lo abbandona sulla spiaggia con solo le istruzioni scritte e da qui inizia un vero e proprio viaggio del libro bianco.
Il libro girerà il mondo, verrà a contatto con mani diverse, di persone diverse, in luoghi diversi.
Attraverso le parole descritte dal libro stesso si conoscono molte storie interessanti e i pensieri che ogni persona scrive nel libro sono molto profondi e riguardano la sua vita.
La storia è un vero dialogo tra il libro stesso e il lettore, mi sono soffermata più volte a rispondere ai quesiti che vengono posti tra le pagine e ho pensato che un libro viaggiante così nella realtà sarebbe davvero una bella idea!
Chissà se nella realtà qualcuno ci ha mai pensato di far girare un libro vuoto da scrivere!
Il romanzo ha una struttura circolare, si apre e si chiude allo stesso modo e nello stesso luogo: la biblioteca.
Ho apprezzato come tra le pagine l'autore abbia inserito varie citazioni sulla lettura, sui libri, sulla scrittura.
Ha riportato anche l'origine e la provenienza di alcune parole che trovo sempre interessante scoprire.
Da lettrice non posso che essere stata coinvolta e ho trovato l'originalità di trovare molti personaggi diversi legati dallo stesso libro come se il libro fosse stato messo lì per essere trovato da quelle determinate persone.
Un romanzo che trovo davvero particolare, non avevo mai letto un libro così in cui un libro è protagonista e "parli" e racconti in prima persona.
Una bella lettura introspettiva e curiosa che mi ha permesso davvero di viaggiare!
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ESTRATTO
Perché ho scritto questo libro?
E se fosse stato lui a scrivere me? Sì perché credo che in realtà comporre, sotto tutte le sue forme, sia un’azione passiva frutto di una esigenza incontrollata. Un bisogno che nasce dalla recondita necessità di condivisione, da cui sviluppare pensieri e riflessioni volte al confronto con chi, coscientemente, decide di dedicarti il suo tempo.
TRAMA
«La ragione di tutto quel muovermi, di quell'andare continuamente fuori in cerca di qualcosa era semplice: io non avevo niente dentro di me. Ero vuoto. Vuoto come è vuota una spugna, pronta però a riempirsi di quello in cui è tuffata. La metti nell'acqua e dell'acqua s'imbeve, la inzuppi nell'aceto e diventa acida. Non avessi viaggiato non avrei avuto niente da dire, da raccontare; niente su cui riflettere.
Viaggiare mi esaltava, mi ricaricava, mi dava da pensare; mi faceva vivere.»
Le parole di Tiziano Terzani sono la sintesi ponderata di chi sia Edmondo ovvero la voce narrante di un viaggio che da una parte si sviluppa tra persone, luoghi, situazioni e dall’altra per mezzo di pensieri, parole, riflessioni.
Una insolita prospettiva da cui, paradossalmente, leggere l’essere umano.
E tu sei pronto a vestire i panni del protagonista?
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