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giovedì 14 ottobre 2021

Recensione "L'ombra dell'acchiappasogni"

 Buongiorno lettori e lettrici 😀

Oggi vi parlo di un libro di genere thriller "L'ombra dell'acchiappasogni" che gentilmente l'autore Davide Rigoni mi ha mandato e che ringrazio.

l'ombra dell'acchiappasogni
SCHEDA

TITOLO: L’OMBRA DELL’ACCHIAPPASOGNI

AUTORE: DAVIDE RIGONI

EDITORE: PLACEBOOK PUBLISHING

COLLANA: I NOIR

GENERE: THRILLER POLIZIESCO

NUMERO DI PAGINE: 403 







Nonostante le 400 pagine che magari a qualcuno possono mettere paura e ansia, posso dire fin da subito che è un thriller molto incalzante e scorrevole e pagina dopo pagina si entra nel vivo per scoprire l'assassino. 

Ma vediamo nel concreto di cosa tratta il romanzo. 

Siamo nel 2009 e Andrew è il protagonista, un ragazzo che vive e lavora a Londra per Scotland Yard. 

A lui viene affidato un caso di una donna scomparsa Sarah e di una donna Rachel uccisa probabilmente dal marito che però non vuole ammettere la verità. 

Ma per Londra si aggira un'ombra misteriosa e un giorno Andrew viene richiamato in un appartamento dove è stato ritrovato il corpo senza vita di John, un ragazzo giovane che ha una vita normale. 

John tra le mani ha un biglietto che subito Andrew dotato di guanti decide di prendere e nota che dietro la porta in alto è appeso un acchiappasogni

Avete presente quell'oggetto intrecciato con le piume tipico dei pellerossa?

Guardando meglio il corpo, Andrew nota che che è stato sezionato ed esportato il cuore come in un rituale e pensa che è un killer professionista che conosce bene la cultura dei nativi americani. 

Il caso di John però passa poi alla sezione Crimini Speciali, ma Andrew non può fare a meno di indagare su questo caso, visto anche il suo passato e le sue conoscenze di questa cultura.

Dopo due giorni viene ritrovato dalla madre, il corpo di un bambino costretto alla sedia a rotelle per una malattia, anche lui per terra con un biglietto in mano e, indovinate? Un acchiappasogni appeso come firma dell'assassino. 

Ma perché uccidere queste persone? Qual è lo scopo dell'assassino?  

Ed è così, come una catena, che ogni due giorni viene trovato un corpo senza vita nelle stesse modalità, ma ad un certo punto Andrew decide di cercare di fermare questa catena e di evitare il quinto assassinio. 

Andrew inizia ad indagare su tutti i pellerossa presenti a Londra e sui giornali, si perché è proprio attraverso gli articoli di giornale che l'assassino cerca le sue vittime e con un rituale dice di liberarle da questa vita. 

Riuscirà Andrew a trovare l'assassino? 

Devo dire che ho apprezzato questo thriller per la tematica che sono riuscita a trarne, cioè che tutte le vittime in questo libro sono persone con delle problematiche, persone spesso emarginate dalla società. 

Si parla tra le righe di disabilità, di omosessualità, dell'aspetto fisico e dell'apparenza e della povertà dei barboni. 
Ma tema importante che viene trattato è anche il razzismo. Si parla dei pellerossa e degli europei e si rifà a molte violenze e discriminazioni che i pellerossa hanno subito. 

Per quanto riguarda i personaggi, Andrew è un personaggio molto determinato, condizionato molto dal passato e da ciò che ha vissuto, ma è sempre alla ricerca della verità, avrei voluto magari leggere di più sulla sua vita privata, come vive, se ha una ragazza, le sue abitudini al di fuori del lavoro così da entrare più in sintonia, ma capisco che per i thriller ci si concentri di più nel ricercare indizi e il colpevole. 

Gli altri personaggi sono comunque ben caratterizzati e soprattutto come già ho detto, la scelta delle vittime ha un senso logico. 

Per quanto riguarda l'ambientazione, il romanzo si alterna in capitoli in cui siamo nel 2009 a Londra e altri in cui siamo nel 1994. Londra è una delle città che più amo, l'ho visitata e ripercorrere alcuni luoghi descritti mi ha teletrasportato ad alcuni anni fa quando anch'io li ho visitati, quindi direi una bella ambientazione per un romanzo di questo tipo. 

Lo stile dell'autore è semplice e fluido, mi ha coinvolto nella lettura e anche se pian piano capivo chi era il killer, l'attenzione non si è affievolita, ho voluto arrivare alla fine per vedere se le mie teorie trovavano conferma. 

Tutto sommato, un bel thriller, non troppo crudo e violento, che porta a riflettere su alcune figure della società e soprattutto sui nostri pregiudizi nei confronti di queste persone. 

Consiglio sicuramente il romanzo a tutti gli amanti del genere. 

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TRAMA

Londra 2009. Un ragazzo ucciso. Un acchiappasogni. Una raccapricciante mutilazione. Nessun
movente.
E’ solo l’inizio di una scia di omicidi che diventeranno l’ossessione dell’ispettore Andrew Sozzi,
detective di Scotland Yard, un tempo Agente Indiano nelle Riserve del Sud Dakota.
Tra le strade di una Londra livida e caotica, i fantasmi del passato lo accompagneranno nella
caccia al killer fino allo sconcertante epilogo.

ESTRATTO

“Si mosse di scatto e girò l’angolo a destra per arrivare a vedere il grande salotto nella sua
interezza. Quello che le si presentò davanti agli occhi arrivò diretto allo stomaco come un
violentissimo pugno.
Per una frazione di secondo la vista si annebbiò e le gambe cedettero perdendo ogni impulso di
forza statica, mentre uno sgradevole odore acido misto tra ferro e sudore le riempiva le narici.
Fu un attimo, un breve istante di mancamento non sufficiente a farla cadere a terra. Dopo
essersi spenta dalla mente al corpo come se qualcuno le avesse staccato di colpo la corrente,
con la stessa violenza con cui stava per svenire recuperò ogni energia e lanciò un urlo lacerante
che riempì la scena e coprì ogni piccolo rumore di sottofondo, scattando un’istantanea reale
della scena.
A terra, in una pozza di sangue c’era Billy, supino.
Anche il torace era ricoperto di sangue. In quel momento la vista non era nitida, ma gli
consentiva solo una visione sfuocata di tutto ciò che era nella stanza. Vide la superficie del suo
petto del tutto irregolare, come se lembi di stracci strappati e intrisi di sangue ne rompessero
la linea morbida.
All’ingresso opposto della stanza c’era Jacques, steso sul pavimento nella posizione contraria,
con la faccia a terra, pulito, senza visibili macchie di sangue.
Con il terrore di chi rifiuta con assoluta fermezza la conferma di ciò che ancora non accetta come
reale, fece un timido passo verso il figlio minore, si concentrò per recuperare del tutto la
nitidezza del proprio sguardo e vide un profondo squarcio sul torace di Billy.
Vomitò e in quello stesso momento svenne.” 




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