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martedì 8 giugno 2021

Intervista a Francesca Patitucci autrice di "Nuda l'anima in risacca"

 Buongiorno lettori e lettrici 😉

Oggi ho il piacere di ospitare l'intervista che ho fatto a Francesca Patitucci autrice di "Nuda l'anima in risacca" edito Dragonfly Edizioni

Si tratta di una silloge poetica, ma conosciamo meglio Francesca. 





- Ciao Francesca, ti do del tu, presentati a chi ci legge


Sono una donna calabrese, vivo a Salerno da quando ero ragazzina, per motivi di studio.

 Qui mi sono fermata a vivere per sempre, vicino al mio amato mare, come quello della mia terra d'origine.

Sposata con due figli, ho lavorato per circa venti anni in una multinazionale tedesca, nell'ambito delle Risorse umane.

Ora docente di lingua inglese in un Istituto paritario, poiché ho laurea in lingue e letterature straniere.




- Quando hai iniziato a scrivere?

Da bambina ho sempre amato leggere e scrivevo il mio diario del cuore, lì confidavo sentimenti, angosce, desideri, sogni, emozioni.

Se un pensiero mi colpiva andavo subito ad annotarlo, per non dimenticarlo.

Mi piaceva scrivere ma, nel tempo, gli impegni mi hanno allontanata dalla mia passione.

Ho ripreso a scrivere da circa 6 anni, un po' per gioco , un po' per la mia passione mai sopita.

Il mio scrivere non saprei definirlo bene.

Poesia, prosa…io dico che ogni cosa che mi emoziona mi porta spontaneamente a mettere nero su bianco, d’istinto, senza risparmio.

È un qualcosa di viscerale che nasce spontaneamente. 




- Parlaci del tuo libro di poesie NUDA L’ANIMA IN RISACCA, come è nato? 

Beh, scrivendo sui vari gruppi social dedicati alla poesia, ho avuto dei riscontri positivi e incentivanti e alcuni amici di penna, già molto avanti, mi hanno incitata a raccogliere questi miei scritti in una silloge.

Dopo vari tentennamenti ho deciso. 

Il titolo mi si è palesato molto naturalmente, in quanto ho sempre associato il movimento del mare a quello dell'anima.

Il mare mi ha sempre ispirata a profonde riflessioni.

E poi lo adoro sopra ogni cosa…o quasi!



A chi sono dedicate le tue poesie? 

Non scrivo, solitamente, pensando preventivamente a chi o cosa dedicare i miei versi.

Tranne in casi eccezionali,  come le poesie dedicate al mio adorato padre, che non c’è più da tanti anni.

Scrivo di getto su vari temi, con una vena di malinconia, propria del mio sentire ma sempre con note di speranza e fame di vita.




- Dedichi del tempo alla lettura, oltre che alla scrittura?

Certamente.  È il mio cibo quotidiano.

Non potrei fare a meno di leggere.

Leggo un po' di tutto anche se non amo molto il genere Fantasy e Thriller. 



- Che genere di libri ami leggere?

Amo leggere storie di vita, narrativa, letteratura ma, ripeto, leggo diversi generi, soprattutto se la trama mi intriga.




- Qual è il tuo autore/autrice preferito? 

Eh bella domanda. Ne ho tanti, potrei dire che adoro la Mazzantini, la Allende, De Giovanni,  Carofiglio, N. Sparks, Sandor Marai, De Silva, Grossman, Marone, Gramellini e tanti altri. 



- Cosa si prova a vedere il proprio libro pubblicato? 

È sicuramente un’emozione molto bella e profonda ma più che altro una passione che si concretizza per consegnarla a chi poi ne farà sua l’interpretazione.




- Che cosa ti appaga di più nello svolgere l’attività di scrittrice? 

È un’esigenza ormai, come mangiare, dormire, passeggiare in buona compagnia.

È un’attività molto naturale, sgorga dal cuore e ne nascono versi.

Ciò mi rende felice, soprattutto la condivisione con chi vorrà apprezzare.





Che altre passioni hai oltre la scrittura/lettura?

La musica, il mare, organizzare eventi,  anche in piccolo, ho un diploma di Event Creator ma, in passato, ho fatto cose del genere all'interno del mio lavoro. 

Mi piace viaggiare, spero presto. Mi appassiona molto conoscere nuove culture e vedere nuovi posti.

Mi attirano molto i borghi medievali, di cui l’Italia è ricca.



Hai altri progetti editoriali per il futuro? 

Per adesso non ci penso. Stavo abbozzando qualcosa di semi-autobiografico, già da tempo. Magari un giorno ci ritornerò.

Mai dire mai, vedremo.




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