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domenica 16 maggio 2021

Recensione "Le api di Waterloo"

 

review le api di waterloo



Buongiorno lettori e lettrici 😊 

Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Giulia De Martin "Le api di Waterloo" edito Words Edizioni che ringrazio di cuore per la disponibilità. 😉

Legata al romanzo c'è una bellissima iniziativa e parte del ricavato della vendita del libro andrà a un'azienda che si occupa della salvaguardia delle arnie e quindi delle api, un motivo in più per acquistarlo! 



LE API DI WATERLOO

SCHEDA

TITOLO: Le Api di Waterloo
AUTORE: Giulia De Martin 
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Romance storico/Epoca Regency
FORMATO: Ebook (2,99) - Cartaceo (15,90)
PAGINE: 340


RELEASE DATE: 12.05.2021

DISPONIBILE SU AMAZON E IN TUTTE LE LIBRERIE


Dopo aver letto e recensito con molto piacere il suo primo romanzo d'esordio "Come la pioggia e la Scozia" (di cui trovate la recensione qui 👉 https://www.lalibreriadianna.it/search?q=come+la+pioggia) non potevo farmi scappare il secondo romanzo di Giulia "Le Api di Waterloo" di genere regency.

Mi sono completamente affidata a leggere il romanzo dalla copertina, senza leggere la scheda e la sinossi, andando sul sicuro che anche questa storia mi avrebbe coinvolta e appassionato avendo già conosciuto la penna dell'autrice. 

E proprio così è stato, mi sono trovata ancora una volta di fronte a un romanzo storico ambientato nell'800 che ormai sapete essere la mia epoca storica preferita!

La protagonista è Phèdre, una giovane ragazza dagli occhi diversi, uno marrone e uno azzurro, che non ama i balli e la ricchezza, ma ama passare il tempo nella serra a coltivare i fiori e a dedicarsi alle arnie. 

Una vera "fata dei boschi" come la chiama Richard Hale, il marchese di Northampton appena la vede. 

Il loro primo incontro avviene per casualità, ma fin da subito c'è qualcosa che li lega e la proposta di matrimonio non si fa di certo attendere. 

Phèdre sposa il suo amato Richard, ma non sa che qualche tempo dopo dovrà partire per la guerra. Phèdre naturalmente ne rimane sorpresa e addolorata dalla notizia e vuole che lui le rimanga accanto proprio per godersi la vita matrimoniale da poco iniziata. 

Richard vorrebbe rimanere accanto alla moglie e anche alla madre Portia, ma non può non partire per orgoglio e per la patria. 

La battaglia si svolgerà proprio a Waterloo, battaglia che tutti noi abbiamo studiato sui libri di scuola. 

Il cambiamento della storia è dovuto al fatto che Richard non torna dalla guerra e Phèdre deve affrontare il suo lutto e il suo nuovo stato di essere vedova. 

Non sarà un momento facile, anche se verrà supportata dalla sorella Charlotte, anche lei sposata e con una bambina, e da Portia, la madre di Richard. 

Entrambe le donne si sostengono a vicenda, dato che una ha perso il marito e l'altra il figlio e il loro legame diventa sempre di più, di vera amicizia. 

Ma con una scena clou che arriva circa a metà romanzo, l'autrice fa entrare in scena Edward, il bel ragazzo irlandese dagli occhi di ghiaccio, cugino di Richard. 

Edward sarà l'erede di tutti i beni, perché proprio per la legge inglese Fee Tail, l'eredità a quel tempo non poteva essere divisa, ma andava a un unico erede maschile. 

Perché quindi non sposare per affari Edward che è diventato l'unico erede e quindi il più ricco?



Phèdre con il suggerimento di Portia convince Edward a sposarlo, ma lui inizialmente rifiuta perché capisce che lo vuole fare solo per la ricchezza e non per vero amore. 

Edward riesce a comprendere lo stato di Phèdre e più volte ne rimane affascinato, soprattutto quando per un the indosserà un abito Blu Pavone, ma vuole sposarla solo se anche lei si lascerà andare. 

Phèdre riuscirà a ricominciare? Riuscirà a vivere nuovamente le sue emozioni senza sentirsi in colpa?

Analizzando i personaggi, ho amato la protagonista Phèdre, il suo aspetto spensierato e ribelle, ma anche il suo carattere che prima sembra ancora acerbo, ma poi dopo la morte di Richard matura in fretta e la sua spensieratezza e allegria si spengono facendola diventare una donna più consapevole. 

Accanto a Phèdre ci sono altre figure femminili, tra cui la sorella Charlotte, la sorella più rigorosa e ligia alle regole e Portia, la suocera, che a me è piaciuta moltissimo. 

E' una donna che all'inizio vuole mettere alla prova Phèdre, che sembra quasi una matrigna facendola sfigurare davanti ai banchetti facendole suonare il pianoforte, strumento in cui Phèdre non eccelle. 
Poi invece, ho compreso il suo carattere, il perché del suo comportamento. 
E' una donna "moderna" rispetto al periodo storico e le sue scelte lo dimostrano. E' anche una stratega, una donna che sa bene come funzionano i titoli nobiliari.

Per quanto riguarda i personaggi maschili, la mia preferenza va senz'altro a Edward, il principe azzurro della storia, perché ha saputo con la sua dolcezza comprendere lo stato d'animo di Phèdre e ha saputo aspettare; anche se Richard è comunque è un bel personaggio maschile super innamorato che decide di partire per senso del dovere. 

L'ambientazione mi è piaciuta tantissimo, perché l'autrice non lascia nulla al caso, tutte le ambientazioni descritte e i palazzi esistono nella realtà e sono visitabili.  

L'epoca dell'800 appare poi anche nei dettagli degli abiti e dei gioielli come la famosa tiara della madre di Phèdre decorata con i fiori e foglie intarsiate. 

Ho riconosciuto subito lo stile dell'autrice, anche se devo dire che questo secondo romanzo l'ho apprezzato molto di più del primo, in quanto è circolare. Inizia con il prologo al presente, per poi raccontare del passato e alla fine tornare al presente con qualche dettaglio in più e dove la voce narrante non sarà più la prima persona di Phèdre, ma cambierà....

Si vede che l'autrice ama non solo raccontare una storia, ma fare delle ricerche storiche per essere il più precisa possibile, in fondo troviamo anche delle note in cui l'autrice spiega alcuni particolari: anche i nomi dei personaggi hanno un significato, così come le ambientazioni e soprattutto le api
Le api che troviamo anche in copertina, che sono proprio 3 stanno ad indicare i 3 personaggi protagonisti del romanzo e questi insetti ricorrono varie volte all'interno del libro.
L'ape infatti è proprio l'emblema dell'eterna rinascita e del rinnovarsi della natura ed è proprio questo che accade ai personaggi del racconto. 

Che dire di più? Ho amato questa storia che mi ha trasportato nell'Inghilterra ottocentesca che amo 😀
Lettura consigliata e complimenti all'autrice che mi ha stupito ancora una volta! 


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TRAMA

Phédre Hale, Marchesa di Northampton, ha solo vent'anni, quando si trova in balia della sorte avversa:
Waterloo le ha strappato l’amato marito e la spensierata fanciullezza. La lady Northampton che amava
trascorrere le giornate nella lussureggiante serra è ormai solo un ricordo. Phédre, però, sa che non può
soccombere agli eventi e che l’unico modo per sopravvivere è assecondare la propria condizione.
Intelligente e caparbia, non si tirerà indietro di fronte a niente per riacquistare sicurezza, anche se ciò
significa sposare Edward Hale, l’irlandese dagli occhi di ghiaccio, erede del casato e cugino dell’amato
marito disperso. Tuttavia, la vita spesso riserva risvolti inaspettati, fino a sgretolare anche la più solida
certezza. 
Le grandi tenute di campagna e i dolci pendii della brughiera fanno da sfondo a una storia d’amore e
morte, rinascita e assoluzione, intrisa del profumo delle peonie e cullata dal ronzio delle api.


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