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venerdì 25 novembre 2022

Recensione "The climate book"

 Buongiorno lettori e lettrici 😉

Oggi vi parlo di "The climate book" il libro creato da Greta Thunberg che ho letto grazie a Tandem Collective Global e a Mondadori. 

Ringrazio sia Tandem che Mondadori per la copia cartacea e per avermi coinvolta nella Readealong con altre blogger. 

Ogni giorno abbiamo letto un tot di pagine e abbiamo discusso portando ogni giorno dei contenuti diversi tra stories, reel e post. 


the climate book
SCHEDA

Titolo: The climate book

Lunghezza stampa: 464 pagine

Lingua: Italiano

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione:1 novembre 2022





Non pensavo mi prendesse così tanto!

Sono rimasta davvero sorpresa dalla lettura di questo libro e sono veramente contenta di aver partecipato alla Tandem Readalong con un libro così diverso dal solito, in quanto non è un romanzo, ma è un vero e proprio manuale con articoli scritti sia da Greta Thunberg sia da vari esperti: geofisici, matematici, oceanografi e meteorologi, ingegneri, economisti, psicologi e filosofi. 

Inizialmente pensavo di trovare in "The Climate book" cose che già sapevo sul cambiamento climatico, invece è stata una vera e propria scoperta in quanto con l'aiuto di grafici e immagini significative senza mezzi termini il libro narra la realtà così com'è. 

Per questo libro infatti ho fatto una cosa insolita: ho sottolineato a matita, appuntato le frasi che più mi colpivano e messo molti post it, cosa che non faccio mai con i romanzi, ma che qui ho trovato sensato fare per evidenziare i punti principali.  

La cosa che più mi ha colpito è che lo scenario presente non è dei migliori, ma se non si agisce ora e subito il futuro non è assolutamente ottimale per le generazioni future. 

Greta infatti fin dalle prime pagine, invita prima a prendere coscienza del problema del cambiamento climatico, poi ad informarsi sul tema e poi agire cercando di evitare i punti di non ritorno. 

Già il cambiamento climatico si può vedere in alcune zone del mondo: lo sbiancamento dei coralli per esempio, le minori piogge e lo scioglimento dei ghiacciai. 

Naturalmente viene puntualizzato che questo problema non è sorto ora, ma ce lo siamo portati dietro da anni e nessuno ha mai agito e alcune volte i politici e le istituzioni facevano addirittura finta di vedere o dichiaravano dati falsi sulle emissioni.

Il fatto importante è però che non è ancora andato tutto perduto e che qualcosa si può fare per evitare il peggio, ma se un'intera collettività agisce e si rende conto del problema. 

Il problema principale è la quantità di Co2 emessa nell'atmosfera dai combustibili fossili. Per questo gli alberi sono importanti e il disboscamento dell'Amazzonia sicuramente non aiuta. Ci vorrebbero infatti molte più aree verdi, anche nelle nostre città perché gli alberi attraverso la fotosintesi assorbono la Co2. 

Ho scoperto che a causa del cambiamento climatico molte persone sono costrette a migrare, soprattutto nei paesi più poveri e così anche molti animali. Molte specie, addirittura, come le api e i bombi, rischiano l'estinzione. 

L'articolo che più mi ha colpito e mi ha fatto riflettere è che in Lapponia anche le renne sono in difficoltà e molte muoiono. Loro infatti sono abituate al freddo e alla neve e con un cambiamento climatico non stanno bene nel loro habitat. 

Un'altra conseguenza del cambiamento climatico è l'innalzamento del livello dei mari, in molti paesi caraibici questo è già evidente in quanto la spiaggia si è ridotta di molto e quindi anche il turismo diminuisce. 

Altra cosa che non sapevo e che ho imparato è con il cambiamento climatico le malattie vengono maggiormente trasmesse, come accade con la malaria. La zanzara che vive al caldo può migrare anche in altri Paesi ora caldi e quindi trasmettere la malattia in località dove questa malattia prima non c'era. 

Ho scoperto che anche la nostra alimentazione può influire sul clima, soprattutto la carne rossa ha un grande impatto ambientale. 

Cosa fare quindi per affrontare questo problema climatico?

Prima di tutto Greta ci invita ad informaci e a parlarne, poi ci invita a cambiare qualche nostra abitudine sia come singoli che come società. 

Possiamo fare più attenzione al consumismo, non comprando cose inutili e che non ci servono e soprattutto informarsi da dove proviene un prodotto. 

Si può ridurre o eliminare l'uso della plastica e quindi prestare più attenzione agli imballaggi. 

Si può camminare per raggiungere le brevi distanze senza usare l'auto o i mezzi così da non inquinare e godersi la natura. 

Questi sono solo alcuni esempi, ma possiamo davvero fare molto cambiando qualche nostra piccola abitudine. 

Come società invece, sono i politici e soprattutto i media e i giornalisti che dovrebbero parlare di più di questo problema, essere sinceri e riportare i dati e i grafici educando le persone e dando un senso di speranza. 

Sicuramente non è stata una lettura semplice, anzi, davvero molto riflessiva e alcune parti davvero molto intense

E' un libro che va letto proprio per il primo punto che Greta ci invita a fare, cioè quello di informaci e convincerci che il cambiamento climatico è un problema che esiste, è presente e che possiamo fare qualcosa. 

Ho letto questo libro a mente libera senza grandi pretese e pensando che fosse soltanto un libro informativo e non mi aspettavo che in realtà mi prendesse così tanto, sicuramente dopo la lettura cambierò alcune piccole cose quotidiane che prima non facevo. 

Per me questa lettura è stata una vera e propria scossa, mi ha aperto gli occhi su un problema di cui si parla molto poco, ma che in realtà è molto grande. 

Spero nel mio piccolo, con i miei contenuti e con questa recensione di avervi fatto passare il messaggio che il problema esiste e che bisogna agire ora, per evitare che sia troppo tardi e che ognuno nel suo piccolo può contribuire. 






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