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mercoledì 21 ottobre 2020

Recensione "L'uomo con il berretto rosso"

Buongiorno lettori e lettrici 😊

Oggi giornata di recensione.

Vi parlo del romanzo thriller "L'uomo con il berretto rosso" di Emanuela Navone che gentilmente mi ha mandato e che ringrazio.


SCHEDA

Titolo: L'uomo con il berretto rosso

Autrice: Emanuela Navone

Genere: thriller

Editore: indipendently published

272 pagine

2,99 euro digitale

15,00 euro cartaceo


E' il primo libro dell'autrice che ho letto, quindi non la conoscevo, ma sono rimasta piacevolmente stupita. 

Oltre ai romance infatti adoro ogni tanto leggere qualche thriller, ma questo genere mi deve prendere fin dalle prime pagine e incuriosirmi. 

Devo dire che leggendo questo libro, mi è successo, fin dall'inizio infatti il personaggio di Patrizio mi ha preso. 

Il protagonista Patrizio è un amante del gioco, un uomo dalla vita complicata che in treno sembra scorgere un uomo con il berretto rosso.

Quest'uomo sembra seguirlo dappertutto, lo rivede infatti ogni tanto in posti diversi. Tuttavia nessuno a parte lui lo vede. 

Patrizio ha anche un fratello, il cui rapporto non è molto affettuoso, tuttavia cerca di legare un rapporto con i suoi nipoti. 

L'adrenalina di scappare da quell'uomo con il berretto rosso porta il romanzo a scorrere veloce e alla voglia di capire chi è davvero questa persona. 

Lo stile è semplice e il libro è ben strutturato in capitoli non troppo lunghi.

Purtroppo il tema che si evince è l'abbandono e la solitudine, oltre alla sanità mentale, quindi posso dire che è anche un romanzo psicologico che fa riflettere. 

Nonostante non abbia molte pagine, è un romanzo comunque ricco di colpi di scena. 

Lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di particolare e agli amanti del genere thriller. 


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TRAMA 

Ti segue ovunque. Nessuno lo vede. Tranne te.


Ormai era chiaro che non si trattava di una coincidenza.

Coincidenza è quando incontri uno sconosciuto sul treno e questo ti fissa.

Coincidenza è quando lo stesso uomo lo incontri anche davanti al ristorante dove lavori. E ti fissa.

Ma non è più una coincidenza se il medesimo soggetto si presenta vicino al bar, sempre nella stessa posizione, e poi, ancora, di nuovo davanti al ristorante.

 

Non sai cosa voglia da te, sai solo che ovunque tu vada lui è lì. Immobile, a fissarti.

Potresti chiedere aiuto, ma a chi?

Nessuno, a parte te, vede l'uomo con il berretto rosso.

Stai perdendo la testa?

Sai che non è vero, ma tutti intorno a te ne sono convinti: la tua fidanzata, tuo fratello, la sua famiglia.

È un vortice quello che ti ha preso, e uscirne è sempre più difficile.

Fino a quando non incontri qualcuno che, come te, sembra vedere l'uomo con il berretto rosso.

E allora dovrai agire e guardare in faccia le tue paure.

 

Dall’autrice del romanzo “Io sono l’usignolo” e dei racconti “Reach” e “Buia fu la notte”, una storia ad alto tasso di suspense che indaga i meandri della mente umana e invita a porsi più di una domanda sulle ossessioni e le paure che albergano in tutti noi.


«Ti ho tenuto d’occhio i giorni successivi. Il tuo comportamento era tale quale il mio. Lì ho avuto la conferma. E ho riso di gioia.»

«Perché?» Patrizio lo fissava oltre il fumo della sigaretta.

«Perché se anche tu lo vedi allora ho sempre avuto ragione io. Non sono pazzo. E neanche tu.»


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