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martedì 22 dicembre 2020

Recensione "Se poi me ne pento? "

Buongiorno lettori e lettrici 😊

Oggi vi parlo di un romanzo che gentilmente l'autrice Laura Conchi mi ha mandato e che ringrazio! 

Come vedete dalla copertina si tratta di "Se poi me ne pento?" La mia vita a trent'anni


se poi me ne pento


Dico subito che ho apprezzato molto che l'autrice mi abbia mandato la copia digitale del libro con la dedica personalizzata, non mi era mai capitato sulle copie digitali e ho davvero apprezzato molto! Grazie! 

Ma passiamo alla storia....

La protagonista è Laura, una ragazza alla soglia dei trent'anni che vive la sua vita in tranquillità, lavora infatti in smartworking da casa, non esce spesso e le piace stare in pigiama tutto il giorno.

Un giorno però sotto casa incontra un ragazzo che la convince a iniziare un percorso psicologico proprio per aiutarla a ritrovare sè stessa. 

Questo ragazzo bellissimo assomiglia a Geb, il suo cantante preferito fin dall'adolescenza di cui sa a memoria tutte le sue canzoni, perciò lo lascia salire in casa e accetta di iniziare il percorso.

Pensavo di trovarmi di fronte a un semplice libro romance, invece Geb la aiuterà ogni giorno a fare dei passi in più ed a aprirsi con il mondo; in ogni scelta e momento complicato lui ci sarà sempre.

Un romanzo psicologico molto carino, mi è piaciuta la storia, mi è piaciuta la tematica della difficoltà di questa ragazza di superare un lutto, mi è piaciuta la figura di Geb, punto di forza assieme alla sua migliore amica che cercano entrambi di spronarla e di farle vivere la sua vita nel miglior modo possibile.

Un po' devo dire che mi sono ritrovata in Laura, soprattutto in questo periodo di pandemia dove i rapporti sociali sono ridottissimi e si fa tutto da casa, lavorare, acquistare varie cose con l'e-commerce ecc...

Purtroppo il nostro stile di vita è cambiato e leggere questo libro in questo periodo lo trovo veramente azzeccato perché mi ha fatto riflettere;  molte persone soprattutto i ragazzi più giovani costretti a rimanere in casa subiranno delle conseguenze psicologiche molto importanti.

Però devo dire che è anche un libro di speranza e di coraggio, Laura si fa aiutare, ma alla fine ce la fa e ritrova la sua vita! 

Lo stile dell'autrice è semplice e a volte ironico, anche se con un leggero velo di tristezza.

Un romanzo che consiglio per riflettere ed emozionarsi! 


Buona lettura :) 


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TRAMA

Laura ha trent’anni e conduce un’esistenza al limite dell’isolamento. Ha deciso che vuole una vita – e non solo un lavoro – senza contatto con il “pubblico”. Redige articoli in smart working e ama scrivere romanzi, ma ultimamente preferisce contemplare i suoi libri sugli inetti. Le convenzioni sociali la soffocano, l’ansia è la sua peggior nemica, una massa fluttuante che le ripete con voce stridula: “Sei una nullità!”. Nelle sue memorie echeggia il mito degli anni ‘90, il periodo spensierato. Durante la giornata, trae beneficio dall’ascoltare i brani del suo cantautore preferito, Geb, un amore platonico; tanto quello tangibile l’ha solo delusa. Punto di riferimento è la sua mamma premurosa, ma è tempo per Laura di badare a se stessa e al nuovo appartamento.


Esce solo il sabato per fare la spesa, portandosi dietro quello che la sua migliore amica definisce “il carrello da vecchia”. Ginevra, infatti, prova a rigettarla nella mondanità, ma Laura è un’estimatrice di outfit come pigiami ingombranti e pantofole di peluche, insofferente alle discoteche. Si sente goffa, pensa di aprire un canale YouTube per diffondere i migliori tutorial su "Come fare tutto male", mentre rigetta l’aggressività che riscontra nei social network.


Di ritorno da una spedizione al supermercato, durante la quale ha comprato uno spray anti-insetti al posto del deodorante, si imbatte in una visione... Un ragazzo biondo, dagli occhi blu, un angelo custode sceso in Terra: è Geb! Ma no, quel tipo magari gli assomiglia, infatti si presenta come uno psicologo e le propone una terapia a punti che dovrebbe consentirle di ritrovare se stessa e un sano equilibrio. Potrà anche aggiudicarsi il premio in palio per i pazienti guariti: un viaggio a caccia dell’aurora boreale! Dopo la proposta, il “finto” Geb (come Laura lo definisce) si aggiudica una strigliata, ma continuerà a insistere e lei finirà con l’intraprendere il percorso.


Partecipare alla vita, mitigare le sofferenze, trovare la serenità, magari anche l’amore, sono bugie peggiori della gomma blu che cancella la penna o traguardi realmente conseguibili?



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