Buongiorno lettori e lettrici 😃
Oggi vi parlo di "Una brava madre" di Elisabetta Cametti. Ringrazio di cuore Matilde e la casa editrice Piemme per la collaborazione e la copia cartacea.
Autrice: Elisabetta Cametti
Titolo: Una brava madre
Lunghezza: 512 pagine
Editore: Piemme
Che bel romanzo thriller molto significativo! 😀
E' il primo romanzo che leggo di Elisabetta e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente colpita.
L'autrice poi è davvero gentilissima e super disponibile.
Il romanzo entra subito nel vivo con il primo caso di omicidio, una ragazza di nome Arianna, infatti, si ritrova in una stazione di servizio con un coltello in mano ed è convinta di aver ucciso l'uomo che le è accanto.
Arianna viene quindi interrogata e portata in prigione, lei è una giovane tatuatrice dai capelli blu che non ricorda nulla di cosa sia successo.
Ad indagare sul caso è Annalisa, una poliziotta della Squadra Mobile di Milano che è anche una donna e madre di due ragazzi. Lei non è sempre presente a casa, ma comunque ricopre il ruolo di madre a suo modo con delle telefonate. Il figlio Andrea, purtroppo, ha intrapreso una strada molto difficile che è quella dello spacciatore e lei da madre non può che voler bene a suo figlio, anche se è molto difficile.
Nel frattempo, un uomo di nome Fabrizio scompare e ad indagare c'è una giornalista di nome Giorgia che nel suo programma, una sorta di "Chi l'ha visto?" indaga su questi casi di sparizioni.
Giorgia intervista la famiglia di Fabrizio e la sua fidanzata Brigitta. Fondamentale sarà l'intervista a Lucrezia, la sorella di Fabrizio, che lei decide di vedere anche di persona, che le rivelerà molti segreti che avevano tra fratelli.
Ci sono quindi due casi separati e paralleli, uno in cui indaga Annalisa e l'altro in cui indaga Giorgia nel suo programma televisivo.
Ma presto verranno ritrovati anche altri cadaveri e la situazione si complicherà.
Possono i due casi essere collegati tra loro? C'è qualcuno che non sta dicendo la verità? Chi sarà il colpevole?
Questo è un romanzo tutto al femminile, mi è piaciuto molto che le donne siano le protagoniste, soprattutto Annalisa e Giorgia.
Naturalmente come da titolo, si mette in evidenza il ruolo di madre, ci sono varie figure femminili madri in questa storia, ognuna con i propri pregi e i propri difetti.
Alcune di loro sbagliano, altre mantengono segreti, altre non hanno perso la speranza, altre cercano di far di tutto per il bene dei propri figli.
Proprio questo tema profondo dell'essere donna e madre mi è piaciuto molto in questa storia, che non è un thriller crudo e fine a sé stesso, ma anzi è molto profondo, potrebbe essere quasi reale per i personaggi realistici che lo compongono.
Devo dire che inizialmente non riuscivo ad inquadrare la storia perché ci sono vari punti di vista, poi ho intuito dei due casi paralleli e poi il finale devo dire mi ha sorpreso moltissimo perché molte cose non me le aspettavo assolutamente.
E' come se la trama fosse un gomitolo, ogni capitolo si scopre qualcosa facendolo sciogliere fino ad arrivare alla verità.
Per quanto riguarda i personaggi il mio preferito è sicuramente Giorgia. Lei è una giornalista che si inizia a conoscere pian piano anche nella sua vita privata. Dopo un evento che l'ha segnata punta tutto sulla sua carriera da giornalista. Mi è piaciuta la sua tenacia, la sua voglia di non arrendersi, il legame con il suo cane e il rapporto che ha con suo padre. I capitoli dedicati al rapporto padre-figlia mi sono piaciuti moltissimo.
Annalisa è un altro personaggio che mi è piaciuto molto, anche lei ha un carattere tosto soprattutto riguardo il figlio e la sua squadra di poliziotti, è un ottimo capo.
Aria è una ragazza che all'inizio non riuscivo a capire, ma pian piano l'ho apprezzata molto, nonostante abbia commesso un errore, è una vittima, e l'ho compresa capendo che infondo è un'anima buona.
Penelope mi ha stupito, verso la fine del libro appare questo suo pov in cui mi sono chiesta chi fosse questo personaggio e perché venisse narrato il suo passato. Poi naturalmente ho intuito, ma la sua storia sicuramente vi farà rimanere a bocca aperta come è successo a me.
Lucrezia è un altro personaggio femminile che ho apprezzato molto, è una figura particolare, che all'inizio non sapevo se fidarmi oppure no, ma che poi ho apprezzato perché è una dei pochi personaggi a essere sincera.
Per quanto riguarda lo stile posso dire che il romanzo è super scorrevole, nonostante sia un bel mattoncino ad ogni capitolo viene rivelato qualcosa che spinge il lettore a proseguire la lettura. Ho apprezzato moltissimo che i capitoli siano brevi e che ci siano vari pov, ma in un numero contenuto che permetta di avere dei punti di vista diversi. Il ritmo è sicuramente fluido e dà la giusta curiosità sulla verità.
Un romanzo che mi è piaciuto molto per i suoi temi delicati, dal concetto di madre a quello di famiglia.
Alcuni personaggi che magari all'inizio non si considerano molto, regalano alla fine speranza e mi è piaciuto questo messaggio positivo che rimane al lettore.
Sono molto contenta di aver conosciuto l'autrice attraverso questo romanzo che consiglio a chi non vuole solo leggere un thriller, ma che vuole anche riflettere su alcuni temi di attualità.
E tu, quali qualità pensi debba avere una brava madre?
Buona lettura :)
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TRAMA
Fabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un'importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell'incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l'arma del delitto e confessa l'omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano "la serial killer dell'inchiostro", la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza. Due casi paralleli. Due strade lastricate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili. Un unico segreto, taciuto per oltre trentacinque anni. Elisabetta Cametti, una delle massime esperte di true crime in Italia, affonda gli artigli nelle pieghe più oscure della mente criminale. E ci mostra che il male è ovunque. Anche qui e ora.
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