Buongiorno lettori e lettrici 😊
Oggi vi parlo di un autore emergente "La casa di Kimon" di Ivan Gambina che gentilmente mi ha mandato e che ringrazio.
Titolo: LA CASA DI KIMON
Data pubblicazione: Febbraio 2021
Lunghezza (versione cartacea): 255 pagine
Lingua: Italiano
ISBN: 979-8705512492
Leggere "La casa di Kimon" è stato un vero e proprio viaggio. Un viaggio in Sicilia, che ho avuto la fortuna di visitare, anche se per poco, qualche anno fa e un viaggio d'amore nel tempo tra presente e passato.
Il protagonista del romanzo è Salvo, un insegnante che vive a Genova che torna in Sicilia, a Siracusa, città dove è nato e cresciuto.
E si sa che quando ci si allontana dalla propria città e poi si ritorna affiorano i ricordi e il passato balza subito alla mente, i posti, i colori e i profumi ci fanno ricordare degli episodi vissuti, ed è proprio ciò che succede a Salvo.
Inizia quindi un flashback in cui conosciamo la vera adolescenza e maturità di Salvo: andava al liceo, aveva una migliore amica Chiara, l'unica e la prima a cui ha confessato il suo orientamento sessuale.
E proprio un giorno, per caso, dopo la scuola, Salvo incontrerà un ragazzo più grande di lui per il quale nutre fin da subito un sentimento particolare.
Il ragazzo si chiama Leonard, da Trento è arrivato a Siracusa perché studia Archeologia; proprio a Salvo decide di confessare una scoperta tra la vegetazione di una casa appartenuta a Kimon, Cimone in epoca classica.
Proprio questo luogo diventerà il loro nido d'amore, dove pian piano si conoscono, si amano e soprattutto scoprono la meraviglia di questo reperto che è il loro segreto.
Ma l'amore tra i ragazzi viene scosso dalla partenza di Leonard che deve tornare a Trento con la promessa che presto tornerà a prende Salvo e lo porterà con lui.
Non vi svelo di più perché rischierei di fare spoiler e di non farvi gustare il romanzo.
Mi è piaciuto come l'autore abbia impostato il racconto alternando capitoli del passato con i flashback a capitoli del presente mantenendo comunque una certa suspense.
Lo stile è molto semplice e scorrevole, l'autore ha costruito e curato molto bene la struttura del romanzo, l'ho letto in pochi giorni e mi ha davvero coinvolta.
Lo sfondo della Sicilia mi ha riportato lì, con i colori, i profumi e l'atmosfera tipica e ho apprezzato che all'interno del romanzo troviamo dei riferimenti veri, realmente esistiti e il mito di Aretusa che personalmente non conoscevo.
L'autore riporta oltre all'amore altre tematiche, alcune molto delicate come l'omosessualità , il rapporto complesso di Salvo con la famiglia, soprattutto con il padre, che all'epoca non tollerava e non accettava l'amore del figlio per un altro ragazzo, la violenza, l'amicizia.
SINOSSI
Dicembre del 1995. Dopo vent'anni di assenza, Salvo, un insegnante di Lettere quarantenne, ritorna nella sua città di origine, Siracusa. Il suo non è un viaggio di piacere, né una vacanza. Deve restare solo un giorno, giusto il tempo di sistemare alcuni documenti amministrativi, per poi ripartire immediatamente alla volta di Genova. Tuttavia, un evento inatteso lo convincerà a prolungare la sua permanenza di altre ventiquattr’ore, e lo costringerà a fronteggiare le affilate e taglienti lame del passato. La storia si sviluppa quindi su due piani temporali differenti, quello del presente (1995) e quello del passato (1975), quando il giovane Salvo vive la sua storia d'amore con Leonard, un dottorando in Archeologia classica, che si trova a Siracusa per condurre delle ricerche di studio. Due vicende distanti nel tempo, che camminano su binari paralleli, ma restano legate da una linea comune: il clamoroso ritrovamento archeologico di un'antica dimora greca, la Casa di Kimon.
ESTRATTO
Rimasero fermi, uno di fronte all’altro. Salvo aveva gli occhi lucidi e, appoggiando le mani sulle spalle di Leonard, gli disse solamente: «Verrò.» Si strinsero forte, poi tornarono nuovamente al centro della stanza e ricominciarono la loro danza. Salvo si lasciò guidare restando appoggiato al suo largo petto, sui passi di una musica che solo loro potevano udire. Come solo la sua mente riusciva a fare, immaginando un incantesimo, vide le pareti della casa liberarsi dalla vegetazione e innalzarsi attorno a loro; i muri si illuminarono, e si tinsero di sgargianti colori vivaci, mostrando decorazioni floreali e geometriche. Il soffitto bianco, attraversato da possenti travi di legno, si richiuse sulle loro teste e gli sembrò di percepire il calore di due grandi bracieri, che si materializzarono nei suoi pensieri e si accesero nelle due estremità opposte della sala. Per tutta la durata della loro danza, quel posto era tornato a splendere. Un uomo con una lunga tunica beige, appoggiato allo stipite di marmo scolpito, restò a guardarli in silenzio, sorridendo e accarezzandosi la folta barba scura.
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