Buongiorno lettori e lettrici 😀
Oggi recensione del libro "Storia di un numero" di Davide Rossi che gentilmente mi ha mandato e che ringrazio!
SCHEDA
Titolo: Storia di un numero
Autore : Davide Rossi
Editore: Rossini
Data di uscita: 30 dicembre 2020
Pagine: 219
Disponibile su: Amazon
"Storia di un numero" è un romanzo toccante e impegnativo, racconta infatti dell'importante e attuale tematica dell'immigrazione.
Kenny, il protagonista è un ragazzo nato e cresciuto in Africa in una realtà povera e in una famiglia che non lo ama abbastanza.
Decide quindi di lasciare la sua famiglia e cercare di raggiungere la Libia per poi arrivare in Italia per trovare una vita migliore.
Per tutto il romanzo viviamo in prima persona, dal punto di vista di Kenny il lungo viaggio per cercare di raggiungere la Libia.
Non è facile sconfinare, perché i trafficanti di persone sono sempre in agguato e riuscire a rimanere in vita non è semplice.
Kenny subirà violenze, sia fisiche che psicologiche che vengono descritte con crudeltà nel romanzo e il lettore non può che immedesimarsi e riflettere su ciò che alcune persone sono costrette a sopportare per volere di altre.
In certi capitoli l'odio e la violenza di queste persone non si può davvero commentare.
Kenny è un ragazzo ingenuo e puro che non sa a che cosa va incontro, in ogni tappa del suo viaggio si ritrova assieme ad altre persone e chiede a loro informazioni di dove si trova e che cosa gli faranno.
A volte attorno a lui qualcuno non ce la fa, ma lui resiste perché scappare dal suo continente e essere libero è diventata la sua priorità.
Nel romanzo trova spazio, anche se per poco tempo, anche l'amore.
Mi è piaciuta molto la metafora dei semi che diventano piante, i primi semi che Kenny riceve sono quelli del padre e poi se li porta sempre in tasca come dei beni preziosi, perché come dal seme nascerà la pianta così dal suo coraggio e dalla sua forza nascerà una nuova vita.
Lo stile è ben scandito e dettagliato, le scene descritte a volte crude, ma non troppo esagerate.
Un libro ben scritto, che sicuramente mi ha fatto riflettere su questa tematica sempre all'ordine del giorno.
Un romanzo impegnativo, non è facile scrivere di queste tematiche, tuttavia grazie a questo genere di libri gli autori ci ricordano che al di là di numeri, gli immigrati sono persone, con una loro vita da rispettare.
Buona lettura :)
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TRAMA
Un numero non è fine a se stesso: ha un'esistenza, una storia, un inizio e una fine. Un numero può essere umano, vivere e morire.In una contemporaneità corrosa dalla malavita e dall'opportunismo,
Kenny nasce in un piccolo stato africano, flagellato dalla povertà, messo in ginocchio dalla corruzione, dimenticato e disprezzato dagli stessi esseri viventi. Condizioni disperate per chiunque abbia un minimo di misericordia per se stesso, difficilmente sopportabile per la sua natura estrema che si impone nella quotidianità sugli esseri viventi.La sua infanzia la trascorre a osservare il mondo che gli ruota intorno, che ansima, grida, muore, violento e insensato. Lui scruta, annota, studia e prova a conformarsi, ad adeguarsi alla realtà, che cruda e violenta si manifesta, investendolo senza freni: la sparizione del padre, il trasloco in un'altra zona, la morte della adorata zia, la presunta anormalità. A confortarlo e a salvarlo dalla solitudine c'è lo studio, i pensieri, vivaci e senza limiti, la curiosità verso l'ignoto e la natura.
Camaleonte decide di adattarsi, di vivere secondo i canoni imposti senza rischiare, coltivando un'irrazionale voglia di responsabilità. Ciò non lo salva dai suoi simili, spietati e potenti, che lo costringono a scappare via dalla sua terra, verso un ignoto chiamato Europa.
Un viaggio lungo e pericoloso, attraverso posti incantevoli abitati da personaggi senza scrupoli, poveri diavoli, disperati, dalla sopravvivenza e dalla morte.
Storie di tanti numeri uniti nella speranza di una resurrezione e dall'infame destino di rappresentare solo delle anonime cifre. Un percorso lungo, attraverso deserto e mare, prigionia e amore, fra carcasse umane e di civiltà.
L'AUTORE
Davide Rossi è nato il 18/01/1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della pro-vincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina.
Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, porta alla realizzazione del film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film).
Parallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poe-sie e saggi.
"E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi. Pubblicato con Apollo Editore nel maggio del 2018, il romanzo riscuote un di-screto successo presso critica e pubblico, consentendo all’autore di presentarsi a un vasto pubblico di lettori attraverso un tour di presentazioni che ha superato le dieci date. Parallelamente a questo progetto, e a esso collegato, l’autore ha re-datto un manuale di scrittura creativa, “E alla fine c’è la scrittura”, che ha avuto il suo culmine con il corso presso l’associazione “Il cielo capovolto” di Torino.
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