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mercoledì 26 febbraio 2025

Recensione "Pietra Dolce"

 Buongiorno lettori e lettrici 😚

Oggi vi parlo di "Pietra dolce" di Valeria Tron edito Salani che ringrazio di cuore per la copia e la collaborazione. 

pietra dolce

SCHEDA

Autrice: Valeria Tron 

Titolo: Pietra dolce

Lunghezza stampa: 448 pagine

Lingua: Italiano

Editore: Salani

Data di pubblicazione: 28 maggio 2024





Dopo aver letto "L'equilibrio delle lucciole" che mi è piaciuto davvero moltissimo, sono stata contentissima di aver avuto la possibilità, grazie a Salani, di leggere questo secondo volume. 

I due volumi sono comunque autoconclusivi, anche se ambientati nello stesso luogo. 

Anche in questo romanzo la protagonista è la Val Germanasca, terra in cui abita l'autrice Valeria, anzi Leria come ama farsi chiamare. 

E' una valle con pochi abitanti, molto semplice in cui si parla il patois, con boschi, camini accesi d'inverno e una miniera di talco che in questo volume è ben descritta ed è parte centrale della storia.  

Il protagonista è Lisse, non Ulisse, un bambino che viene partorito da una giovane madre, ma poi lasciato nel prato e accolto così da tre madri che se prenderanno cura. 

La prima madre è proprio una capretta, che lo trova e gli dà il suo latte, una scena bellissima e molto dolce. 

Conosceremo Lisse dalla nascita fino all'età adulta e con lui tutti i suoi amici della valle: Mina, Giosuè, Lumière, Tedesc, Alma. 

I capitoli si alternano tra passato e presente (il 2016 per l'esattezza) e così ci troviamo a leggere due filoni di storie che inizialmente sembrano distaccate, ma in realtà...

Ad ogni capitolo la narrazione è ricca di avvenimenti ed è proprio questo che ti coinvolge e ti fa proseguire la lettura, il punto di forza di questo libro sono senz'altro i personaggi. Accade tutto con semplicità e ci si affeziona a ognuno di loro. 

Oltre a raccontare la vita nella miniera e la quotidianità, mi è piaciuta la parte dei libri e del gruppo di lettura chiamato "Il circo dei Liberi".

Ho avuto la fortuna di incontrare l'autrice alla presentazione di questo libro e devo dire che è stata una bella presentazione, dove è emerso tutto l'amore che Valeria prova per la sua valle. 

Ciò che ne ho tratto è proprio la semplicità, la semplicità di una comunità, l'aiutarsi a vicenda, il rispettarsi, il volersi bene e la voglia di stare assieme e condividere la quotidianità.

Valeria dedica questo libro al padre e lo ha scritto per lui, sicuramente ne sarà orgoglioso. 

"Pietra dolce" è un ossimoro dedicato al talco, ma che può benissimo adattarsi anche al messaggio che ne ho ricavato dal romanzo: ogni pietra può essere dolce, così come ogni persona lo è o lo può essere. 

Sicuramente la lettura di questo romanzo ti entra dentro e ti addolcisce grazie ad una scrittura davvero intensa, quasi poetica. 

I personaggi sono tutti ben caratterizzati e il mio personaggio preferito è sicuramente Giosuè. 

Grazie Valeria per tutte le emozioni che mi hai donato con questa lettura. 

Consiglio la lettura a chi abbia voglia di qualcosa di semplice, ma allo stesso tempo di molto intenso, a chi vuole immergersi nella pace e nel silenzio della natura e dell'animo umano. 

Buona lettura :) 


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TRAMA 

In Val Germanasca la natura detta le proprie volontà: nella miniera di talco, negli orti, nei boschi, nelle borgate che guardano la cascata. Così accade anche il giorno del crollo: tre boati tanto forti da far tremare la montagna. Due minatori mancano all'appello e nel piazzale si scava tra i detriti. L'ultimo a uscire dal foro nella roccia è un giovane che tutti conoscono. Si chiama Lisse, senza la U, e in quella lettera mancante è già scritta gran parte della sua vita. È ferito, eppure a far sanguinare l'animo di Lisse sono ben altri tagli. Quell'uomo partorito in un prato, accolto e nutrito dalla sua gente, è anche l'invisibile, il senza-storia, esiliato entro i confini della sua Valle. Stravolto da quell'ennesima sciagura, Lisse si rifugia in una baracca a Paraut, dove è nato. Giosuè Frillobèc, l'amico di sempre che zoppica sulle parole, non può stare a guardare. E con lui nemmeno Mina, che ha cresciuto entrambi come una madre; e Lumière, il gigante che fa oracoli; e Tedesc, il vecchio liutaio che parla tre lingue. Insieme escogiteranno un piano per riportare Lisse a casa e restituirgli speranza, immaginarsi ancora possibile. L'arrivo di Alma, partita dall'Argentina con una chitarra in spalla, porterà nelle loro vite il canto delle Ande e un sogno gentile da coltivare. Passano molti anni, Frillobèc ha lasciato la Valle e vive isolato tra le colline, con la sola compagnia di una corva. A spezzare la sua solitudine è l'improvvisa visita di un ragazzo, Jul, venuto dalle montagne a riportargli un oggetto che gli è appartenuto. Insieme cuciranno la storia, gli amori distanti un oceano, le libertà sfilacciate dal tempo, le promesse incompiute. Una miniera di piccole cose, incise nella pietra dolce.




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