Fino a quel momento soffrirai come un cane

Buongiorno lettori e lettrici 😊 

Oggi ringrazio la casa editrice "Saper scrivere" che mi ha mandato un libro di un autore emergente  Giuliano Petrigliano dal titolo "Fino a quel momento soffrirai come un cane".

Il titolo un po' bizzarro mi ha incuriosito e leggendo il libro si nota che è anche il titolo di una poesia contenuta all'interno.

E' un libro di poesie ma con lo stile della prosa. 

La copertina inoltre, ha attirato la mia attenzione in quanto come potete vedere sembra veramente un quadro astratto. 

SCHEDA 

Titolo: Fino a quel momento soffrirai come un cane

Autore: Giuliano Pertrigliano

Data di uscita: 25 maggio 2020

Pagine: 162; prezzo: 15 (copertina flessibile)

Definirei questo libro una raccolta di pensieri dell'autore. 

Giuliano con ironia, ma anche con spirito critico descrive la sua vita sotto l'aspetto di vari pensieri. 

Mi sono immaginata l'autore che alla sera riporta tutta la sua giornata, con le sue ragazze, con le persone che incontra, al bar.

E' facile rimanere coinvolti dalle sue avventure e dai suoi episodi raccontati.

Pian piano proseguendo con i capitoli si conosce l'autore, si scopre che è un musicista, che suona ai matrimoni per guadagnarsi qualcosa e perché gli piace esprimersi con la musica.

Gli piace passare qualche serata al bar del paese e pian piano il libro si colora di temi quali l'amore, la rabbia, le infatuazioni.

Pensate che vengono descritte serate passate con donne bellissime e altre molto noiose!

 

E' un genere nuovo che non avevo mai letto, molto ironico e comico in cui l'autore si "mette a nudo" con sincerità al lettore. Si percepisce che non c'è nulla di artefatto, ma che descrive la sua realtà e la sua vita così com'è senza tanti fronzoli.

Vi lascio un estratto così da capire un po' meglio il genere: 

"Se sei uno che non si fa domande

non puoi capire di cosa sto parlando

così se ti fai troppe domande 

non puoi capirlo lo stesso"

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TRAMA 

Una raccolta scanzonata, dissacrante, a volte ironica: non c'è la forma ricercata della lirica, ma lo stile scorrevole della prosa; eppure, nel suo modo di raccontare e raccontarsi, Petrigliano riesce a guardare negli occhi il lettore e a raccoglierne l'empatia.

Ecco quindi che, girata l'ultima pagina, si ha quasi l'impressione di aver rivisto un vecchio amico, di aver bevuto con lui al bancone di un bar e aver ragionato insieme, con un pizzico di cinismo e un po' di tenerezza, di tutti quegli amori, avventure e sconfitte che si stagliano sotto il cielo di questa grande giostra che è il mondo.