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sabato 14 ottobre 2017

La più amata

Buongiorno a tutti e buon sabato! :)
Oggi vi parlo di questo romanzo che ho appena terminato leggere. Il titolo è "La più amata" di Teresa Ciabatti
E' un libro finalista del Premio Strega 2017 e di questo libro se né parlato dappertutto, per questo anche rapita dalla copertina ho deciso di leggerlo.

Il romanzo è autobiografico, Teresa infatti racconta la storia della sua vita, dall'infanzia all'età adulta in Toscana.

Principalmente si racconta la storia del padre che è un chirurgo molto conosciuto nella Maremma, ma allo stesso tempo con la famiglia si rivela un uomo vendicativo.
Durante l'infanzia Teresa si deve confrontare con i suoi compagni di classe e fa uso della ricchezza della sua famiglia per essere "accettata da loro".

Durante l'adolescenza Teresa si accorge che nella sua famiglia qualcosa si spezza. La madre infatti soffre di depressione e costretta anche dal marito intraprende la cura del sonno.
Un fatto improvviso sconvolge la famiglia, un giorno mentre Teresa e il fratello sono in piscina, quest'ultimo elemento farà da sfondo a tutta la storia, e la madre prende il sole, un uomo entra nella villa e punta la pistola su papà Lorenzo, probabilmente per una sua affiliazione con la Massoneria.

Troviamo poi una Teresa adulta con il coraggio di ripercorrere tutta la sua vita e di analizzare il passato per poter andare avanti.

Per quanto riguarda lo stile, all'inizio un po' spiazza perché non è semplice e scorrevole, ma è costituito da frasi corte, è un libro molto originale, che secondo me piace o non piace.
Da riconoscere sicuramente è il coraggio dell'autrice ad aver scritto un libro con pregi e difetti della famiglia.

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TRAMA
"Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quattro anni, e sono la figlia, la gioia, l'orgoglio, l'amore del Professore." Il Professore - un inchino in segno di gratitudine e rispetto - è Lorenzo Ciabatti, primario dell'ospedale di Orbetello. Lo è diventato presto, dopo un tirocinio in America, rinunciando a incarichi più prestigiosi, perché è pieno di talento ma modesto, un benefattore, qualcuno dice, un santo. Tutti lo amano, tutti lo temono, e Teresa è la sua figlia adorata. È lei la bambina speciale che fa il bagno nella smisurata piscina della villa al Pozzarello, che costruisce un castello d'oro per le sue Barbie coi 23 lingotti trovati in uno dei cassetti del padre. Teresa: l'unica a cui il Professore consente di indossare l'anello con lo zaffiro da cui non si separa mai. L'anello dell'Università Americana, dice lui. L'anello del potere, bisbigliano alcuni - medici, infermieri e gente del paese: il Professore è un uomo potente. Teresa che dall'infanzia scivola nell'adolescenza, e si rende conto che la benevolenza che il mondo le riserva è un effetto collaterale del servilismo nei confronti del padre. La bambina bella e coccolata è diventata una ragazzina fiera e arrogante, indisponente e disarmante. Ingrassa, piange, è irascibile, manipolatrice, è totalmente impreparata alla vita. Chi è Lorenzo Ciabatti? Il medico benefattore che ama i poveri o un uomo calcolatore, violento? Un potente che forse ha avuto un ruolo in alcuni degli eventi più bui della storia recente? Ormai adulta, Teresa decide di scoprirlo, e si ritrova immersa nel liquido amniotico dolce e velenoso che la sua infanzia è stata: domande mai fatte, risposte evasive. Tutto, nei racconti famigliari, è riadattato, trasformato. E questa stessa contrarietà della verità a mostrare un solo volto Teresa la ritrova quando si mette a scrivere, ossessivamente prova a capire, ad aggrapparsi a un bandolo e risalire alle risposte. Esagerazione, mitomania, oppure semplici constatazioni? Con una scrittura densa, nervosa, lacerante, che affonda nella materia incandescente del vissuto e la restituisce con autenticità illuminandone gli aspetti più ambigui, Teresa Ciabatti ricostruisce la storia di una famiglia e, con essa, le vicende di un'intera epoca. Un'autofiction sincera, feroce, perturbante, che nasce dall'urgenza di fare i conti con un'infanzia felice bruscamente interrotta.

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