Buongiorno lettori e lettrici 😊
Oggi vi parlo di "Sovrumani-Le ceneri della memoria" di Manuel Malavenda edito da De Tomi Editore.
N.B. Questo è il terzo volume della trilogia.
Recensione del primo volume qui 👉 https://www.lalibreriadianna.it/2024/11/recensione-sovrumani-il-fiume-dei-sogni.html
Recensione del secondo volume qui 👉 https://www.lalibreriadianna.it/2025/06/recensione-sovrumani-la-frattura.html
Autore: Manuel Malavenda
Libro: 3 di 3 Sovrumani
Lunghezza stampa: 336 pagine
Editore: De Tomi Editore
Data di pubblicazione: 20 novembre 2025
Il finale più inaspettato di sempre!
Leggere l'ultimo volume di una saga, in questo caso di una trilogia, è di per sé sempre emozionante perché si chiude quel cerchio di emozioni e sensazioni che hai provato, si hanno le risposte alle varie situazioni rimaste in sospeso, e sai che non leggerai più di quei personaggi che ti hanno fatto compagnia e che hai imparato a conoscere.
Non volevo piangere, mi sono trattenuta fino all'ultimo, ma ad un certo punto, ad una determinata scena, mi è scesa una lacrimuccia, per poi piangere a fiumi da una certa "lettera "in poi, fino al finale.
Finale, che di certo non mi aspettavo così, ma che mi ha piacevolmente colpito e sorpreso perché racchiude un messaggio molto bello per il libro e per l'intera trilogia.
Essendo un terzo volume e anche il volume conclusivo non posso dire più di tanto della trama perché farei spoiler, però vi posso dire che l'avvicinarsi di uno scontro si fa sempre più imminente e che i vari personaggi reagiscono in modo diverso preparandosi a esso.
C'è un'ampia parte, con molti capitoli, riguardanti il passato, con Kalev e Joel, due personaggi che ho amato e che mi hanno fatto capire che l'amore va oltre ogni cosa, anche fondamentalmente, ciò che si è.
I loro capitoli, inoltre, permettono di far capire cosa è avvenuto anni prima e perché ora nel presente ci si ritrovi in questa situazione.
Kalev e Joel sono due personaggi "opposti" ma uniti da un sentimento molto forte, che va oltre al pregiudizio, alle battaglie tra schieramenti ed entrambi, avendo vissuto la guerra in prima persona, fanno di tutto per il raggiungimento della pace.
In questo volume ho tifato per Ocean, sono stata dalla parte di Ailea, che fin dal primo volume ho amato come personaggio per il suo carattere e per il suo rapporto con il padre, ho odiato ancora di più Mathis e ho stimato molto Ludwig, dichiaratamente mio villain preferito della trilogia.
Nomino a parte Nathan, che ho conosciuto nel secondo volume, ma che qui ho rivalutato per il suo carattere molto divertente e simpatico. Mi è piaciuta molto la parte in cui lui e Ailea sotto le stelle, pensano al futuro.
E nomino a parte Anjeline, che non sopportavo dal primo volume, ma che ha avuto un glow up pazzesco e ammetto di essermi ricreduta su di lei.
In questo volume ti ritrovi a ridere, a piangere, ad avere ansia per ciò che potrebbe accadere, ma oltre a tutto ciò, c'è sempre spazio per la riflessione ed è proprio per questo che questa trilogia deve essere letta e ne vale la pena.
I temi sono davvero tantissimi in tutti i volumi e anche in questo le parti che ho postittato sono davvero molte. Si parla di pregiudizio con la citazione (che mi ha fatto rabbrividire) di Ethelberth di "amore disfunzionale", ma anche di ecologia e ambiente. Di pace, di guerra, di amicizia e di amore, del passato che a volte ritorna, di vendetta e di sacrificio e molti altri.
Questa trilogia non è solo una trilogia fantasy con angeli e demoni stereotipati, ma è molto di più, è un testo che fa riflettere sul presente e sulla nostra umanità.
Siamo angeli? Siamo demoni? Siamo semplicemente umani e come tali valiamo molto, anche se a volte lo diamo per scontato o non ci pensiamo.
Sicuramente come umanità abbiamo molti difetti, che vengono menzionati più volte in questi volumi, ma sono gli stessi difetti che citano personaggi che in realtà ci venerano.
Mi è piaciuto molto riflettere su questo, raccogliere tra le righe i messaggi che Manuel lanciava.
La trilogia è perfetta per voi se cercate questo tipo di approccio oltre alla storia in sé.
La scrittura di Manuel ti accompagna in modo dolce, ma anche incisivo e diretto in alcuni punti, non lasciando nulla al caso.
Essendo il terzo volume, è quello delle spiegazioni, il cerchio si chiude, ma non sono state pesanti o prolisse, ma anzi la tecnica del flashback del passato mi è piaciuta e ha catturato l'attenzione.
Ma è scorrevole questo volume?
Ebbene sì, ho concluso questo volume in un giorno e non riuscivo a staccarmi!
Penso che questa trilogia rientrerà tra le mie saghe del cuore, ho sostenuto con affetto Manuel fin dal primo volume e anche la casa Editrice De Tomi che ringrazio per aver dato luce a questa storia.
E nulla, ora rimango un po' disorientata, spaesata, ma ricca nel cuore di molti insegnamenti e di molte emozioni.
Buona lettura!
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TRAMA
“A volte la guerra mi sembra come le sabbie mobili. Più ti dimeni e più rimani invischiato”. Tutto è già accaduto. Gli scontri, i Ribelli, la volontà di liberarsi da un destino già scritto. Ma quando la verità è sepolta nei ricordi, l’unica speranza è che tra le ceneri della memoria giacciano braci ancora ardenti, capaci di ravvivare il fuoco e gettare luce sul misterioso futuro di Avila. Tra inganni, rivelazioni e una battaglia che sconvolge ogni certezza, l’ultimo capitolo della trilogia è una riflessione sull’interminabile follia di una guerra che non conosce confini.