Buongiorno e buona Domenica! Oggi voglio raccontarvi la storia di questo libro di un autore emergente che ho appena finito di leggere. Si tratta di "Notti in bianco, baci a colazione" di Matteo Bussola.
L'autore è veneto e più precisamente veronese, è un padre di 3 figlie tutte femmine e racconta in questo libro la sua vita quotidiana come se fosse un diario segreto.
Come potete vedere la copertina è molto bella e attira il lettore, infatti Matteo come lavoro fa il fumettista, sua vera passione. Alla mattina presto si sveglia, mentre tutto il resto della famiglia dorme, così nel silenzio riesce a concentrarsi e a lavorare; poi porta le figlie a scuola e inizia la sua giornata.
Matteo si ritrova a rispondere alle domande e ai dilemmi delle figlie facendoci notare il punto di vista di alcune situazioni con gli occhi delle bambine.
Tra le pagine, si intuisce l'amore di un padre verso la sua famiglia, sia verso le bambine che verso la moglie, finendo perfino a comprare per volere di quest'ultima un cane a Lucca dopo aver visto un annuncio con foto appeso in un ristorante.
Vi posso dire che è un libro molto scorrevole, formato di dialoghi e capitoli molto corti che descrivono le varie situazioni comuni di ogni giorno, ma quello che più mi è piaciuto è che è scritto in modo divertente e ironico rivelando il carattere dell'autore. Ci sono alcune parole in dialetto veneto prese dalla quotidianità (che sono comunque comprensibili) e perfino una lettera scritta a Fedez di cui la figlia adolescente è fan.
Vi consiglio questo libro in quanto permette di "divertirsi" e "svagarsi" ma fa anche riflettere sulle varie situazioni della vita quotidiana e sulla condizione genitoriale di essere padre.
TRAMA
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le
notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande
difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male,
le scarpe da allacciare, il solletico, i "lecconi", i baci a tutte le
ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo
Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio
guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di
ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo
sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova
a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche,
riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in
testa. Nell'"abitudine di restare" si scopre una libertà inattesa, nei
gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la
paternità.
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